Il 9 giugno 2019, dopo
due regate disputate, le imbarcazioni Jalina del 1946 e Onfale del 1962 si sono
aggiudicate alle Grazie di Portovenere la vittoria rispettivamente nelle
categorie Yachts d’Epoca e Yachts Classici in occasione della seconda edizione
di “Le Vele d’Epoca nel Golfo”, evento organizzato dall’AIVE, Associazione
Italiana Vele d’Epoca, con la collaborazione tecnica del Circolo Velico La
Spezia, del Cantiere Valdettaro e il supporto dell’Associazione Vele Storiche
Viareggio. Il raggruppamento Storiche ha partecipato a una veleggiata svolta in
parallelo alla regata.
I VINCITORI DI “LE VELE D’EPOCA NEL GOLFO 2019”
Jalina tra gli Yachts d’Epoca e Onfale tra gli Yachts Classici. Sono
queste le barche a vela che lo scorso 9 giugno alle Grazie, nel Golfo della
Spezia, si sono aggiudicate la vittoria nella propria categoria in occasione
della seconda edizione di “Le Vele d’Epoca nel Golfo”, regate dedicate alle
imbarcazioni d’epoca e classiche organizzate dall’AIVE, l’Associazione Italiana Vele d’Epoca
presieduta da Pier Maria Giusteschi
Conti, in collaborazione con il Circolo Velico La Spezia, Cantiere Valdettaro e
il supporto dell’Associazione Vele Storiche Viareggio. Ospite dell’AIVE anche la onlus “Il Porto dei Piccoli”. Sono state 18 le imbarcazioni partecipanti. Due le regate disputate nel tratto di mare
compreso tra Porto Venere, l’Isola del Tino e Punta Bianca, con venti variabili
tra 5 e 10 nodi su percorsi a triangolo della lunghezza di circa 8,50 miglia. Jalina
è uno sloop bermudiano in fasciame di mogano varato nel 1946 dal cantiere
francese P. Jouet su progetto di Eugene Cornu. La barca, caratterizzata
da una forma della poppa cosiddetta “a canoa”, in passato ha collezionato
numerose vittorie tra cui la Cowes-Dinard del 1947, la Porto Azzurro-Anzio e
tre edizioni della Giraglia nella propria classe. Jalina ha preceduto in
classifica il Sangermani Alcyone del 1952 (nonostante un ‘pari merito’
che ha comunque premiato Jalina grazie alla vittoria nella seconda prova) e Ilda
del 1946, lo sloop bermudiano del fiorentino Gianni Fernandes, presidente
dell’Associazione Vele Storiche Viareggio. Onfale, trionfatrice tra i
Classici, è invece uno sloop costruito dal cantiere ligure Sangermani nel 1962
su progetto di Cesare Sangermani. La barca, leggera di dislocamento, ha
mantenuto inalterata nel tempo la propria originalità. Nel 1963 aveva vinto la
Giraglia nella propria categoria e l’anno successivo la Coppa Tigullio. Da
circa cinque anni fa base a Marina di Carrara (MS). Alle Grazie ha preceduto in
classifica altri scafi importanti come Kerkyra Ardi del 1968
(l’imbarcazione ha ripreso il nome originale di un tempo), commissionata
all’epoca dall’imprenditrice Marina Spaccarelli Bulgari, quella dei famosi
gioielli, e Grifone, lo storico 5.50 Metri S.I. (Stazza Internazionale)
del 1963 della Marina Militare. Tra le barche intervenute all’evento anche
Dragonera, Chaplin, Artica II e Caroly della Marina Militare, Chin Blu III,
Golondrina, Mä Vista, Margaret, Barbara e la goletta Rosie Probert Too. Ogni
Yacht iscritto ha ricevuto la sciarpa dedicata all’evento, disegnata dagli
artisti Federica Stricker e Franco Zappa, ed il piatto ricordo realizzato su
disegno di Giorgio Balestrero,
Commodoro AIVE. Presidente del Comitato di regata è stato lo spezzino Attilio Cozzani, mentre la Segretaria
dell’AIVE Roberta Talamoni ha
ricoperto il ruolo di coordinatrice dell’evento.
LA VELEGGIATA
Da segnalare, nel raggruppamento Vele
Storiche, comprendente imbarcazioni classiche o d’epoca che veleggiavano senza
certificato di stazza, la vittoria di Gazell dell’armatore fiorentino
Andrea Corvi, un modello di 40 mq Skerry Cruiser varato nel 1935 dal cantiere
svedese Küngsörs su progetto di Tore Holm. Gazell ha preceduto Squilla
Mantis, un modello di Alpa 11/Supermaica del 1967 oggetto di un recente
restauro.
ALLA SCOPERTA DEL RESTAURO DI “BIANCA”
Nella giornata di sabato 8 giugno, al termine
della prima regata, gli equipaggi si sono ritrovati presso il Cantiere della
Memoria per l’inaugurazione della mostra “Un mare, una barca, una penna”,
esposizione curata dal giornalista Corrado Ricci aperta fino al 20 luglio
prossimo, che racconta il restauro del gozzo centenario Bianca
dell’armatore-scrittore Alberto Cavanna. Costruito nel 1920 dal Cantiere Ferro di Varazze, salvato nel 2007
dalla demolizione dal padre di Alberto, Attilio, e poi restaurato con armo a
vela latina, il gozzo è diventato una star nei campi di regata. Da ieri è
ormeggiato nel porto-museo delle Grazie, piccola-ancella delle principesse e
delle signore del mare che popolano il cuore del borgo. Sabato sera, dopo la
proiezione delle immagini della regata di FoReVel Spezia e la cena
equipaggi in pineta, a cura della locale Pro Loco con vista sul
golfo, si è tenuto l’incontro con l’autore, intervistato dal professor Lorenzo
Tronfi, per la presentazione, sullo sfondo delle vele d’epoca, dell’ultimo romanzo
di Cavanna ‘A Tradimento’, nel quale Bianca è protagonista, espressione
dell’abbraccio generazionale e del valore della memoria per costruire il
futuro.
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