Nelle ultime ore la flotta è tornata a
navigare su rotte quasi convergenti, nell'approccio “all'angolo” del
continente sudamericano, oltre Recife e Nadal. In questo punto la costa
disegna un angolo verso destra che segna il punto più ad est del
Brasile. Ed è qui, che le correnti oceaniche che circondano il pianeta e
che giocano un ruolo importante nella meteo, trovano un punto cruciale.
Le acque calde del flusso equatoriale, infatti, si muovono verso ovest e
colpiscono la costa brasiliana nell'area dove naviga la flotta.
Nell'avvicinarsi alla costa la corrente si dirige verso nord, dove poi
diventerà la Corrente del Golfo, e verso sud dove è conosciuta con il
nome di corrente sud equatoriale. Inoltre, a circa 25 miglia al largo
della costa c'è una montagna sottomarina che fa passare la profondità da
oltre 3.000 metri a meno di 50 metri, accelerando ulteriormente il
flusso della corrente.
“Abbiamo finalmente passato Alvimedica da sottovento, dopo avergli dato la caccia tutto il pomeriggio.” Racconta Matt Knighton da bordo di Abu Dhabi Ocean Racing. “La
loro luce in testa d'albero era ancora accesa mentre l'orizzonte
cominciava ad illuminarsi alle loro spalle. E' la costa brasiliana. C'è
una striscia di corrente stretta ma molto forte a meno di trenta miglia
dalla costa, e ci siamo entrati. È come un tapis roulant velocissimo che
ci ha fatto avanzare fra Alivedica a sinistra e team SCA a destra, a
quasi un nodo di velocità in più. Fra poco gireremo l'angolo del Brasile
dove inizia la vera autostrada, dato che tutta l'acqua dell'Atlantico
meridionale viene compressa e parte verso la costa nord del Sud
America.”
E, a quanto pare le sei barche hanno
passato il casello dell'autostrada e sono entrate in un flusso di vento
intorno ai venti nodi che permette loro di avanzare velocemente. I
leader sono ancora i franco/cinesi di Dongfeng Race Team il cui
vantaggio sugli spagnoli di MAPFRE si è però ridotto nelle ultime ore,
l'ultimo rilevamento delle posizioni li dava a 4,4 miglia davanti alla
barca rossa guidata da Xabi Fernandez. E anche gli olandesi potrebbero
rappresentare una seria minaccia per Charles Caudrelier e i suoi uomini,
visto che Team Brunel è solo otto miglia dietro.
Francisco Vignale, Onboard reporter di MAPFRE: “E'
cominciata una nuova settimana e MAPFRE continua a navigare in
Atlantico. Fra qualche tempo attraverseremo l'Equatore e rientreremo
nell'emisfero nord, da dove arriviamo quasi tutti, quindi sarà un po'
come tornare a casa. Durante il pomeriggio di ieri il vento ha
continuato a girare e abbiamo camminato davvero bene con 20 nodi da
nord-ovest lungo la costa brasiliana. Abbiamo continuato a duellare con i
nostri rivali di Team Brunel. Siamo davvero vicini, a momenti andiamo
di più noi, a momenti loro. È divertente una barca avere così vicino, e
ti fa stare concentrato anche sulla strategia a lungo termine.”
Alle spalle del terzetto di testa Team
SCA, la barca più a est della flotta, distanziata di poco più di 15
miglia ma che nelle ultime ore hanno fatto registrare la migliore
velocità media con quasi 21 nodi. Mentre le due barche che si erano
tenute su una rotta più occidentale, Abu Dhabi Ocean Racing e Team
Alvimedica sono rispettivamente quinta e sesta a 19,7 e 22,7 miglia.
Spiega Amory Ross dalla barca con bandiera turco/americana: “Penso
che non ci dovrebbe sorprendere il fatto che la prima barca che vediamo
dopo qualche giorno di solitudine sia anche l'ultima a cui avevamo detto
arrivederci prima di allontanarci dal gruppo. Siamo di nuovo vicini ad
Abu Dhabi e siamo di nuovo incollati allo schermo dell'AIS (Automatic
Identification System, che ha un raggio di copertura di circa 10
miglia). Sembra quasi che non sia cambiato nulla, avevamo bisogno di un
po' di aria fresca e ci siamo presi un fine settimana di vacanza...
Insomma, siamo di nuovo riuniti con la flotta e la nostra opzione a
ovest sembrava poter funzionare ma non lo ha fatto. Però siamo ancora a
contatto ed è ok.”
La flotta ora si sta posizionando per
attraversare la zona dei Doldrum, le calme equatoriali, e le previsioni
indicano che questa volta il passaggio potrebbe essere più agevole che
nel passato. Secondo il meteorologo della regata Gonzalo Infante, i team
hanno due opzioni diverse. “E' una situazione interessante, la
flotta sta per entrare nell'emisfero nord, e tutti pensano alle
strategie a lungo termine, cioè est o ovest? E' un'area di transizione,
non solo a causa dei Doldrum, ma anche perché c'è una bella corrente
lungo la costa. Quindi il dilemma è se stare a terra o al largo. La
ragione per stare sotto costa è una corrente favorevole di 1,5/2,5 nodi,
il fattore negativo è che c'è meno vento. Se stai fuori hai più aria e
un angolo migliore per gli alisei, quindi punti direttamente verso la
tua destinazione. Sarà interessante vedere cosa sceglieranno i team, per
Team SCA con il loro problema al Fractional 0 stare in terra potrebbe
essere un'opzione, ma a alto rischio.” Il taglio dei 0 gradi potrebbe avvenire già domani in giornata.
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