giovedì 26 febbraio 2015

Roma per 1/per 2/per Tutti - Matteo Miceli:" Torno e faccio la Roma per 2"


Riva di Traiano (Roma) 25 febbraio 2015 –   Continua la corsa di Matteo Miceli per portare a compimento il suo giro del mondo senza scalo e in autosufficienza energetica e alimentare.  Doppiato Capo Horn, sesto navigatore italiano a farlo in solitario, ha superato anche le Falkland/Malvinas e si accinge a risalire le coste prima dell’Argentina e poi del Brasile, per passare per la seconda volta l’Equatore e tornare nell’emisfero nord.

Si torna a casa Matteo?
“Si ma è ancora lunga. E poi i guai a bordo non finiscono mai. Ieri è stata una giornata faticosissima. Alle 10 UTC il pilota ha smesso di funzionare. C’erano 30 nodi e senza barre dei timoni non è stato semplicissimo fermarsi alla cappa. Sono state ore e ore di lavoro senza che riuscissi a trovare la soluzione. Alla fine, cambiando il motore del pistone idraulico e inizializzando di nuovo il pilota, è ripartito tutto. Non è stato semplice. Mi sono imbrattato completamente di olio per cercare di fare spurghi. Come sempre devo dire grazie al team di terra e questa volta in particolare a Valerio Brinati. A volte sembra quasi un angelo che mi assiste e mi da le soluzioni. Comunque ci sono volute 9 ore per rimettere a posto tutto e ripartire”.

Anche se è un dato assolutamente approssimativo, hai già un ETA più o meno probabile?
“Dovrei arrivare ad inizio aprile, nei primi giorni del mese, in tempo per fare la 'Roma per 2'. So che sembra assurdo dopo un giro del mondo di 5 mesi, ma devo assolutamente farla con Paolo De Girolamo. E’ una promessa ed intendo mantenerla. E poi oramai ho altri parametri per misurare il tempo. Cosa volete che siano altri tre giorni di mare? Non me ne accorgerò nemmeno”.

Ma conserverai il tuo nuovo look metà barbone e metà rasato anche per la Roma per 2? Potresti scioccare Paolo.
“Ancora non ho deciso. Comunque potrà scegliere se guardarmi da destra, la parte civilizzata, o da sinistra, il lato selvaggio. Per lui sarà come fare una Roma per 3, con due compagni diversi”.


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