domenica 22 febbraio 2015

ROMA OCEAN WORLD - Update Matteo Miceli 2015_02_21


Matteo si trova A 500 miglia a nord dalle isole Falkland e a circa 900 miglia a nord da Capo Horn ad una latitudine di circa 46 gradi sud. Orami è uscito dalla zona dei ghiacci che risalgono l’Atlantico dal Mar di Weddel. La temperatura dell’aria è di 16 gradi centigradi e quella dell’acqua è di circa 11 gradi. L’umore di Matteo è ottimo, il sole gli sta dando una iniezione di fiducia e di benessere.  Matteo mi ha chiesto di ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato per l’AIS tracking.  Pertanto ringrazio tutto il gruppo di e-geos ricordando i nomi di Luca Pietranera, Achille Ciappa, Vittorio Gentile, Maria Grazia Ciminelli, Pier Francesco Cardillo, Catia Rispoli, Dino Quattrociocchi; e i colleghi dell’ESA nelle persone di Piergiorgio Marchetti e di Jose Manuel Delgado Blasco.
 
Grazie di cuore anche per aver lavorato nei giorni festivi tenendo conto che per i ghiacci non esistono fine settimana.
Ringrazio inoltre anche Pier Paolo Pecoraro, Gianluca Cundari e l’immancabile Francesco Farina.
L’altro ieri Matteo ha completato il suo quarto mese di navigazione. Vi allego il rapporto mensile curato da Marco del Bianco della Modimar. Complessivamente Matteo ha percorso in 4 mesi circa 21200 miglia nautiche (quasi 40.000 km) e nell’ultimo mese ha percorso circa 5700 miglia ad una media di 7,7 nodi prendendosi raffiche di vento che hanno raggiunto i 64 nodi (circa 120 km/ora) con una temperatura dell’aria che è scesa a 5 gradi centigradi e dell’acqua che è arrivata a soli 3 gradi. Vi ricordo che al diminuire della temperatura la densità dell’aria aumenta per cui aumenta anche la pressione esercitata dal vento sulle vele.
Alcuni di voi mi hanno chiesto come Matteo gestisce il sonno.
Matteo è diventato un maestro nella gestione del sonno “polifasico” grazie agli insegnamenti di Claudio Stampi, medico italiano che è stato un precursore a livello mondiale della “fisiologia del sonno”. La tecnica del sonno polifasico consiste nell’eseguire brevi sonnellini della durata di circa 20 minuti intervallati da una veglia di pochi minuti nell’ambito della quale si controlla ciò che si deve controllare. E’ una tecnica che viene usata dai velisti solitari ma anche dagli astronauti e da tutti coloro che devono garantire uno stato di vigilanza per lungo tempo. Matteo è molto bravo ad addormentarsi in fretta e a svegliarsi dopo 15-20 minuti. Seguendo tale tecnica si riesce a limitare complessivamente il sonno a sole 4/6 ore al giorno mantenendo una buona lucidità mentale. Ogni tanto però bisogna recuperare il sonno perso. Stampi si è occupato della preparazione dei più famosi velisti solitari del mondo, di astronauti, di piloti, ecc.
Matteo ha dovuto imparare questa tecnica per stabilire i due record di traversata atlantica in solitaria e in doppio su un catamarano scoperto di 6,0 m di lunghezza privo di cabina, “Biondina Nera”.
In questo giro del mondo Matteo usa questa tecnica quando ci sono situazioni di pericolo. Ad esempio l’ha usata nella navigazione in Mediterraneo, pericolosa per l’elevato traffico marittimo, o durante le burrasche più violente che ha incontrato.
Comunque Matteo ha a bordo un efficace sistema dall’arme messo a punto da Francesco Farina. Il sistema gli segnala, mediante un altoparlante che emette la voce di Francesco, la presenza di navi identificate dall’AIS o il superamento di una soglia prefissata per la velocità del vento o l’eccessiva variazione di rotta di ECO 40.
Matteo ha riparato la mura della trinchetta. Vi allego un filmato e delle foto che riguardano la riparazione.

Anche per questa sera è tutto

Buon vento a Matteo, e buona domenica a tutti

Paolo De Girolamo


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