martedì 30 settembre 2014

PLATU25 - MONDIALI ANTIBES 2014 - EUZ II MONELLA VAGABONDA CAMPIONE DEL MONDO


Ancora loro, ancora una volta Campioni del Mondo. Dopo Gmunden, in Austria nel 2011 e Cala de' Medici nel 2012 e dopo un sofferto secondo a pari punti con i portoghesi di Credite Egs l'anno scorso a Portosin, in Spagna, i pugliesi di "Euz II Monella Vagabonda" di Francesco Lanera, con Sandro Montefusco al timone e il fratello Paolo alla tattica, si confermano Campioni del Mondo per la terza volta, e per giunta in anticipo di una giornata.  Per loro, infatti, non è stato necessario disputare l'ultima regata di sabato, perché con dieci punti di distacco dal secondo in classifica, i giochi erano ormai già fatti, dopo 11 prove e due scarti.

Con il titolo più ambito ormai assegnato, nell'ultima regata di sabato 27 settembre, è stata lotta furibonda per il secondo e il terzo posto tra i corregionali pugliesi di "Five for Fighting 3" di Tommaso De Bellis con Giulio Desiderato al timone, i ragazzi svizzeri di "Superbusi" con al timone Mathias Bermejo e i francesi di " Black Flag" con al timone Christophe Chaffardon. Alla fine De Bellis è riuscito a spuntarla, ed è stato sufficiente un quarto posto per aggiudicarsi il secondo gradino del podio. Gli svizzeri che durante questo Campionato del Mondo hanno collezionato quattro primi posti (quanti quelli di Euz II), hanno pagato un andamento incostante e si sono dovuti accontentare del terzo posto. Ottima la prestazione dell'equipaggio francese "Black Flag" che, tra alti e bassi, ha concluso al quarto posto, dimostrando di essere una tra le barche più competitive della classe internazionale.

Per Francesco Lanera è un altro bel momento da festeggiare: "Sono contentissimo, meglio di così non poteva andare. Abbiamo vinto con un giorno di anticipo rispetto al termine del Mondiale, e questa non è una cosa che capiti tanto spesso. Siamo felici del risultato. Grazie all'equipaggio e grazie ai "miei fratelli" Montefusco".


Anche Sandro Montefusco, il timoniere di Euz II, traccia un bilancio più che positivo, pur sottolineando le difficoltà vissute in questi cinque giorni di Campionato del mondo: "A cominciare dalla prima regata, con vento di 30 nodi e onda, in cui abbiamo provato l'ebrezza della velocità , nei giorni successivi le prove sono state molto impegnative soprattutto per i tattici a causa del vento incostante e dei salti di vento. Abbiamo regatato in tutte le condizioni, con vento forte, medio e debole, mantenendo sempre un buon rendimento. Tranne nella terza prova in cui abbiamo pagato una brutta partenza. Antibes ci è piaciuta molto, abbiamo vissuto qui una settimana perfetta, non solo dal punto di vista sportivo".

Per il secondo classificato, Tommaso De Bellis, pugliese doc e cresciuto, anche lui come i Montefusco, nel vivaio della Lega Navale di Monopoli, il risultato è comunque soddisfacente, anche se la continua rincorsa di Euz II sta diventando logorante: "E' stato un campionato bellissimo, anche se molto impegnativo per via delle condizioni meteo incostanti e del campo di regata difficile. Abbiamo avuto la conferma dell'alto livello tecnico della classe. Con Euz II il confronto è stato continuo. Anche se i Campioni del Mondo non hanno disputato l'ultima prova, fino a venerdì solo sette punti ci separavano da loro e il risultato non era affatto scontato. Fino all'ultimo ci hanno marcati stretti, coprendoci sempre. Portiamo a casa questo secondo posto, contenti del risultato. Complimenti all'organizzazione e alla calorosa ospitalità della Société de Régates di Antibes".

Mathias Bermejo, il timoniere dell'imbarcazione svizzera "Superbusi" è al settimo cielo: "Nel primo giorno, con vento molto forte, abbiamo regatato bene. Poi, il secondo giorno, alla quarta prova abbiamo fatto un primo che ci ha fatto guadagnare molte posizioni. Dal terzo giorno, con un altro primo nella prima regata, abbiamo cominciato decisamente a crederci. Con buone partenze, scelte tattiche azzeccate e una velocità più che buona in tutte le andature, siamo riusciti a conquistare il terzo posto. Siamo stati un po' incostanti, questo sì, ma da qui adesso partiamo per migliorarci ancora. Siamo sempre noi, con vele vecchie per giunta. Il risultato di questo Mondiale ci conforta e ci dà la conferma di essere cresciuti e di poter crescere ancora".

I francesi di "Black Flag" con al timone Christophe Chaffardon fino all'ultimo hanno combattuto per il terzo gradino del podio. "Dopo una prova molto difficile il primo giorno, abbiamo regatato al nostro meglio in condizioni di vento leggero, mettendo a segno anche due primi posti. Nelle altre regate abbiamo oscillato tra il quinto e il decimo posto ed è stata per noi una vera sorpresa competere con Superbusi per il terzo posto l'ultimo giorno. Sfortunatamente una brutta partenza in questa ultima regata ci ha impedito di realizzare il sogno del podio. Siamo comunque soddisfatti e orgogliosi per questo quarto posto ai Mondiali. Un risultato che è di buon auspicio per la prossima stagione" .

Tra gli equipaggi italiani, presenti con il più alto numero di barche a questi Mondiali 2014, si segnala anche l'ottima performance di "Brera Hotel", imbarcazione palermitana timonata da Alberto Wolleb con Paolo Cian alla tattica.  Alberto Wolleb, da vicepresidente della classe italiana esprime la sua soddisfazione: "Ottima l'organizzazione e ottima la partecipazione. La classe conferma una buona tenuta e ottimi standard anche in tempi di crisi. Una classe che si caratterizza per essere composta da appassionati più che da professionisti. Questa è la forza della classe Platu 25". Anche per quanto riguarda "Brera Hotel" il bilancio è positivo: "Siamo terzi degli italiani e siamo più che soddisfatti. Purtroppo la seconda giornata ha pregiudicato il campionato, anche se ci siamo ripresi bene, mettendo a segno un bel primo posto il giorno successivo".

Ottima performance anche di "VIS" di Davide Pasini che conclude al nono posto in classifica e quarto degli italiani , a pari punti con i tedeschi di "Wikiwiki" e di "Gallo Cedrone" di Luca Nacci (Lni Mandello del Lario), quinto degli italiani e undicesimo in classifica a pari punti con la forte imbarcazione tedesca "Randale 3" di Ingo Lochman. "Abbiamo mancato per un pelo l'obiettivo di classificarci nei primi dieci. Comunque siamo più che soddisfatti e motivati per una nuova stagione all'insegna dei buoni risultati. Ci voleva proprio, torniamo da questi Mondiali riconfortati" ha commentato Luca Nacci.

L'altra imbarcazione lariana "Kong Bambino Viziato" di Simonetta e Richard Martini, con Fabio Mazzoni al timone, deve accontentarsi di un risultato decisamente al di sotto delle sue potenzialità. "Siamo comunque contenti" ha sottolineato Fabio Mazzoni. "Abbiamo avuto grossi problemi di velocità nelle prime prove e questo ha pregiudicato il risultato finale. Poi, con una buona regolazione della barca e un maggiore affiatamento dell'equipaggio, siamo riusciti a risalire un po'. Siamo andati in crescendo fino ad ottenere il risultato dell'ultimo giorno. E' stato un bel campionato del Mondo, di livello altissimo".

Tra gli italiani, si segnala anche la partecipazione dell'imbarcazione romana di "Bonaventura" di Domenico Tulli, Alessandro Riccioni e Edoardo Barni, presidente della classe Platu 25. "Al di là dei risultati, l'equipaggio di Bonaventura è soddisfatto di questo Mondiale" commenta a caldo il timoniere Marco Belcastro. "Era importante per noi esserci perché Bonaventura è parte di un progetto più ampio. Al Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, gli armatori hanno messo a disposizione quattro Platu 25, tra cui Bonaventura, per i dilettanti e per gli appassionati di vela. L'intento è quello di rilanciare la classe e il Circolo e di avvicinare alla vela i giovani e tutti coloro che ancora non conoscono questa classe".

Si conclude così con successo, il Campionato Mondiale Platu 25 organizzato dalla Société de Régates de Antibes - Juan les Pins che si è disputato dal 22 al 27 settembre e che ha visto la partecipazione di 35 equipaggi provenienti da sei Paesi: 13 dall'Italia, 9 dalla Germania, 6 dalla Svizzera, 5 dalla Francia, uno dall'Austria e uno, capeggiato da Shintaro Chono, dal Giappone.

Nessun commento: