09/05/12 - Mancano 8 giorni alla Sanremo Mini Solo e saranno circa una ventina i partecipanti alla SMS 2012 e di questi quasi la metà sono stranieri. In considerazione degli attuali chiari di luna e tenendo conto che stiamo parlando di una solitaria, si tratta di un numero ragguardevole. Se correre in Mini 650 non è cosa per tutti i palati, ancora più selettivo è farlo "en solo" ed è chiaro che in questo esercizio da marinai e sportivi sperimentati non si possano immaginare i numeri di una Centomiglia del Garda o di una Millevele, soprattutto in Italia, paese dalle tradizioni esiline in materia. Notiamo che, tra i Serie, saranno rappresentati tutti i modelli esistenti, Nacira e Mistral a parte. P1, P2, Super Calin, Ginto, Dingo 1 e 2, Tip Top, Zero,Naus... davvero una tavolozza che divertirà gli appassionati. Prendete nota dei loro numeri di riferimento sul sito della regata e gustatevi lo svolgersi delle tracce.
I primi due del GPI, Braud e Bona, rinnoveranno il loro duello ma nessuno potrà giurare che il suo vincitore taglierà per primo il traguardo, tanto è livellato lo standard dei partecipanti.
Anche nei Proto Zambelli e Thibon non si risparmerenno fendenti, come nella più lunga regata in doppio, ma questa volta, Michele per vincere la terza regata consecutiva in Proto, dopo l'Arci ed il GPI, dovrà vedersela con una vecchia conoscenza... il 431 che corre sotto bandiera spagnola non è altro che l'indimenticato Speedy Bonsay sul quale Caracci ci ha fatto tanto sognare e soffrire.
Il neo armatore è un antico praticante di Finn, il mezzo non si discute quindi... anche qui buon divertimento!
Mentre il nostro Med ci garantiva due regate bellissime ed avvincenti, lassù non si sono certo annoiati, con una Demi Clè ed una Pornichet dalle tinte forti e spunti tecnici di assoluto interesse.
Vediamo di svilupparne qualcuno.
Piano piano, ed era inevitabile che prima o poi sarebbe accaduto, il regno incontrastato del Pogo 2 si sta sgretolando.
Nelle condizioni variabili dalle bavette ai 30 nodi della Demi Cle i primi tre Serie sono stati tre Nacira.
Il segnale è bello forte e chiaro ed è un trend confermato dall'elevato numero di nuovi numeri velici di quel modello dal carattere fortissimo.
Ha vinto la ragazzina svizzera, Justine Mettraux che qualche mese fa avevo avuto il fiuto di segnalare per la accuratezza della sua preparazione.
Chiaro che avere a bordo Etienne David aiuta parecchio, ma credo che la biondina ci abbia messo molto anche del suo.
Per noi la bella notizia è che Giancarlo Pedote ha debuttato con uno splendido terzo posto sullo Scow di recente acquisto.
Personalmente eravamo preoccupati del fatto che il ritiro di Caracci ci avrebbe per sempre estraniato dai primi posti assoluti nelle regate Mini.
Ringraziamo il toscano per avere stornato questo pericolo e per come alimenterà il nostro gusto di seguire il mondo 650 nei prossimi due anni. Ci voleva proprio!
Notiamo che anche dopo la Transat molti armatori di Proto non hanno venduto.
Cappellier, Kolacek, Boidevezi, Roux sono ancora della partita.
Hanno invece cambiato fantino il Finot 667 che vinse la Transat 2009 ed il Lombard, ex Rogues, 712.
I nuovi armatori sono dei 23enni lupacchiotti francesi che impareremo a conoscere ben presto.
L'altro Manuard 784 che Normand portò al secondo posto a Bahia l'anno scorso, è ora nelle mani, non so ancora quanto all'altezza, dell'estone Jannus Tamme... praticamente un Carneade.
Diamogli il tempo per ambientarsi...
Ricordate Castelnerac? Nel 2007 fece gridare al miracolo arrivando 11esimo sul suo P1 alla Transat.
Dopo due anni si ripresentò al via su uno dei più bei P2 mai costruiti, il 514, per di più attrezzato, prima che il regolamento lo proibisse, con la nuova tecnologia HR di NKE.
Proprio vero che il Diavolo fa le pentole ma non i coperchi... ed il povero, strafavorito, Bertrand incappò in mille guai ed uscì dai primi 20. Ora è allenatore a Lorient e, dopo una pausa in Figarò, torna ai 650 sul Finot 621 che ricordiamo vincitore del primo GPI, quello del 2007.
Un fatto è però certo: in questa congiuntura economica la classe Proto è in affanno.
Ogni regata non riesce ad allineare al via più di una dozzina di partenti e gli annunci di vendita di questa categoria sono decine.
I prezzi stanno scendendo e mi sa che tra non molto converrà ai debuttanti attrezzarsi con qualche Proto di non primissimo pelo piuttosto che con un, per quanto si voglia economico, Serie.
La Pornichet ha ribadito con vigore la sua fama di regata selettiva.
57 i partenti e solo 17 gli arrivati !
La bolina iniziale al limite della praticabilità ha scremato con brutalità il gruppo ed in questo gioco al massacro siamo orgogliosi di quello che hanno saputo fare due italiani.
Pedote si è trovato nelle condizioni peggiori per domare il suo difficilissimo gioiello, ha avuto noie alle vele e malgrado tutto cio' ha terminato quinto.
L'altra notizia è il ritorno imperiale di Luca Del Zozzo.
Dopo la pur soddisfacente Transat 2009, il romagnolo si era defilato.
Ora ha ripreso un P2 ,si è riaccostato quatto quatto al centro di allenameto di Pornichet ed alla prima regata da gente dura e sperimentata mette sul piatto il suo valore con un probante ottavo posto. Altro ossigeno per noi che, dopo una Transat 2011 di Eroi sfortunati, abbiamo tanto bisogno di una nidiata di Atleti.
Dopo una Demi Cle in sordina continua il momento non favorevole di Pendibene, costretto al ritiro da noie al fiocco. Forza Andrea che la stagione è appena cominciata!
Tra i Proto ha dato una bella verniciata di internazionalità alla prova il ceco Kolacek che alla terza stagione di Mini dà prova della raggiunta maturità.
Il secondo, dal nome altisonante, è il primo Serie a Bahia, Gahinet sul Lombard a prua potente 800.
Devo ancora capire di chi è la barca, dato che alla Demi Clè Gwenolè ha vinto in coppia con Rioux, il quale è timoniere titolare iscritto al MAP! Ad ogni modo ,qualunque sia lo skipper,è sicuro che Festival des Pains lo vedremo sempre nei posti che contano...
Tra i Serie Aymeric Belloir sul suo Nacira sta costruendo la sua vendetta.
Sempre tra i primissimi in ogni regata del 2011, vincitore sontuoso alla Transgascogne, si vide proibire la partenza alla Transat per mancanza di miglia qualificative.
Ha masticato amaro tutto l'inverno ed ha debuttato nel ventone con un primo posto che sa tanto di pugno sul tavolo. Bravo!
Ammetto di avere un debole per questo velista avendone intuito il lato umano squisito.
L'anno scorso dovetti abbandonare la Transgascogne ancora prima di partire per una collisione nel prologo.
Il giorno seguente al crack, mentre osservavo assente e malinconico il brulicare dei pontoni nella partenza imminente, Aymeric, con tutto quello che doveva avere in mente a poche decine di minuti da una solitaria atlantica, ebbe la delicatezza di venire a consolare ed a salutare me, perfetto sconosciuto.
Come non fare il tifo per lui?
Ed ora inizia la sarabanda dell'estremo Nord.
La Trinitè-Plymouth, UK Solent, UK Fastnet, MAP, MINI Fastnet... 40 giorni al vetriolo che vedranno i Mini attraversare la Manica come in un Flipper...
Una ghiotta primizia, tanto per gradire: in Inghilterra debutterà l'RG650, il serie Argentino tanto atteso.
Correrà, ovviamente, ancora tra i Proto ma al timone ci sarà Guillaume Rottee, l'allenatore del CEM che abbiamo visto vincere col Pendi l'Arci 2011. Occhio all'816 !
ULTIM'ORA. Dopo poco più di un giorno di navigazione in condizioni meteo e geografiche non semplici, Giancarlo Pedote e Rémi Aubrun hanno tagliato ieri per primi alle 15.51 il traguardo della 1° edizione della Trinité-Plymouth su Prysmian ITA 747. Congratulazioni per la vittoria da tutta Classemini Italia.
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