sabato 31 marzo 2012

Diego Negri ed Enrico Voltolini al 43° Trofeo SAR Princesa Sofia



A poche ore dall’inizio della 43° edizione del Trofeo S.A.R. Princesa Sofia a Palma di Mallorca, Diego Negri commenta la scorsa settimana di preparazione sul campo spagnolo in vista della regata, la pentultima prima dei mondiali di Hyeres, e il suo stato di forma in vista degli importanti impegni della primavera 2012.

La settimana scorsa abbiamo fatto un ottimo lavoro portando avanti la collaborazione con il polacco Kusznierewicz, campione del mondo 2008 e quarto alle ultime Olimpiadi. A lui si aggiungerà –dopo questa settimana- anche il tedesco Stanjek, arrivato secondo nell’ultimo mondiale. Un ottimo gruppo di lavoro, nato con l’obiettivo di sviluppare al massimo il nostro potenziale, collaborando tra di noi fino al giorno prima delle Olimpiadi.
 



Abbiamo iniziato a Palma di Mallorca la settimana scorsa, portando avanti uno studio sullo sviluppo dei materiali, e devo dire che il lavoro è stato veramente molto proficuo. Ci riteniamo fortunati per aver trovato condizioni ottime: nei primi due giorni c’è stato vento forte fino a 25 nodi, poi è entrato in regime di brezza, che di solito arrivava verso l’una e si fermava a metà pomeriggio fino a 10, 12 e anche 15 nodi.
Il lavoro è quindi proseguito regolarmente e di sicuro i risultati si vedranno. Abbiamo trovato delle buone soluzioni per le vele e, con la collaborazione della Quantum Italia, abbiamo confrontato e analizzato le loro forma, le velocità della barca e i vari parametri, migliorando anche la nostra tecnica di conduzione della barca. Con il completamento di questi task possiamo andare avanti sereni nella preparazione alle gare: un percorso intenso che ci vedrà impegnati in particolare nel Campionato del Mondo di Hyeres, che è la nostra prova di selezione olimpica.
 
Per quanto riguarda il calendario degli eventi, siamo appena tornati a Palma di Mallorca dove siamo stati immediatamente impegnati con le stazze e a seguire inizieranno le regate. Il Trofeo SAR Princesa Sofia è una gara di coppa del mondo, un banco di prova per tutti gli equipaggi olimpici che sono sbarcati a Palma per verificare i risultati dei lavori portati avanti durante l’inverno. Ci saranno quasi tutti gli equipaggi che contano. Abbiamo già visto sia il franceseRohart che il neo-zelandese Pepper, con il nuovo prodiere, ed è previsto l’arrivo anche del brasiliano Scheidt e dell’inglese Percy: insomma ci saranno forse quattro quinti della flotta che si vedrà alle Olimpiadi. Troveremo quindi un campo impegnativo, come tutti gli anni, con una concorrenza assolutamente di altissimo livello.
 
Per quanto riguarda la nostra forma, mi sembra ottima: nell’allenamento invernale ci siamo preparati con attenzione quando abbiamo navigato da soli nelle acque di Loano, poi nell’ultimo periodo abbiamo iniziato ad allenarci in flotta con il tedesco e con il polacco e quindi abbiamo unito ad un’ottima forma fisica anche un’approfondita e attenta preparazione tecnica. In linea di massima ci sono tutti i presupposti per fare bene.
 
Lo scorso anno Palma era la prima prova di selezione tra gli equipaggi italiani e siamo stati praticamente scalzati dal podio dall’ultimo atto della medal race, quando Bruni ci aveva coinvolti in un match race per cercare di non farci accumulare punti. Noi speriamo di nuovo di poter iniziare col piede giusto la stagione e giocarci il podio con grandi aspettative. Veniamo da una grossa batosta, il mondiale di Perth, e non vogliamo fare passi falsi quindi saremo molto concentrati, molto attenti nel tentativo di non fare errori, cercando di analizzare bene le situazioni per vedere se siamo veramente riusciti a risolvere tutti quanti quei problemi che ci avevano portati ad avere quel brutto risultato in Australia.
 
In quanto al resto della squadra olimpica, mi spiace per i risultati di Cadice, dove Alessandra forse è stata privata dell’ennesimo titolo mondiale perché negli ultimi due giorni non hanno regatato per troppo vento. Ma lei aveva dimostrato il giorno prima, quando il vento era in situazioni abbastanza estreme, di essere in gran forma inanellando una serie di ottimi risultati che le avevano permesso di risalire la classifica fino al podio. Poi purtroppo non hanno corso l’ultimo giorno di regata ma c’è la certezza che Alessandra si è ripresentata da “Alessandra Sensini”, con una forma da grande campionessa quale è. Un ottimo risultato lo hanno fatto anche i Finn che sono stati impegnati nel campionato europeo; quarto Baldassari, quinto Poggi che hanno seguito un programma simile al nostro a Valencia e anche il loro lavoro invernale è stato molto premiato.
 

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