domenica 14 marzo 2010

Vela - Louis Vuitton Trophy: Grande vittoria per Mascalzone Latino Audi Team


Gavin Brady ha inflitto nel prepartenza una penalità a Paul Cayard, skipper di Artemis, ma non si è accontentato ed è andato a tagliare il traguardo davanti al team svedese regatando, in circa 15 nodi d'aria, il match più adrenalinico e spettacolare sinora visto al Louis Vuitton Trophy di Auckland.
C'era da soffrire, guardando la regata di oggi in webstreaming live: nella prima bolina Mascalzone era all'inseguimento, ma ben deciso a non mollare la poppa dell'avversario. Marcandolo stretto la vittoria sarebbe stata certa, poiché occorrono circa 40 secondi per compiere il 360° su sé stessi per liberarsi dalla penalità, mentre era di soli 7 secondi il distacco alla prima boa. Ma all'issata dello spinnaker è successo di tutto: se la manovra di Artemis aveva qualche sbavatura, a bordo del team italiano si è aperto il moschettone del punto di mura, per cui l'enorme vela ha iniziato a fileggiare, rischiando di compromettere la strategia di regata.Immediatamente il team ha reagito, dimostrando uno spirito di squadra assolutamente unico. Effettuata la manovra di "recovery", si sono buttati all'inseguimento dell'avversario limitando i danni al cancello di poppa a soli 13 secondi, ampiamente sufficienti per ottenere la vittoria, dovendo gli avversari effettuare la penalità.
I Mascalzoni hanno ridotto ulteriormente le distanze sulla seconda bolina e si sono nuovamente presentati alla boa a ridosso di Artemis, che non ha avuto altra scelta che attenderli senza issare lo spinnaker nel tentativo di restituire la penalità. Qui c'è stata la prova di carattere da parte di Gavin Brady e Morgan Larson, che hanno saputo disimpegnarsi dal rischioso ingaggio sottovento ad Artemis, riuscendo poi a rollarlo al momento della strambata e andando a vincere.
Mascalzone Latino Audi Team si trova ora in seconda posizione a pari punti con All4One, Team Origin e Azzurra, contro cui regaterà domani. Davanti solo i neozelandesi. A proposito del derby italiano, Gavin Brady ha voluto pubblicamente sottolineare, alla Skippers Conference, la sua stima e amicizia per il timoniere avversario, Francesco Bruni: "Abbiamo fatto assieme una campagna di Coppa America e lui è stato il mio tattico su un maxi yacht, lo conosco bene come persona e lo rispetto come avversario. Per noi la regata di domani sarà come le altre, ma comprendo le emozioni in più, trattandosi di due team italiani".

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