domenica 14 febbraio 2010

Vela - VENTODISARDEGNA - Tecnologia Pulsante: 2° atto


Dopo la fantastica strumentazione della Raymarine è stato completato anche il nuovo impianto elettrico di Vento di Sardegna.700 ore di lavoro manuale, 400 mt. di cavi elettrici, oltre 1.000 terminali elettrici crimpati.Questi alcuni numeri del nuovo impianto elettrico.Una delle peculiarità del nuovo impianto elettrico è l'impianto batterie per la presenza a bordo di due alternatori da 120 Ampere/cad. e di due distinti pacchi di accumulatori. I generatori, isolati fra loro, sono rispettivamente dedicati uno alla ricarica delle batterie dei servizi e l'altro al gruppo batterie motore, avendo pertanto la possibilità di attingere contemporaneamente da due fonti di energia separate, al fine di garantire la migliore resa energetica degli utilizzatori e la più alta sicurezza in condizioni estreme.Tutta la caveria e i dispositivi di distribuzione dell'energia alle utenze di bordo sono stati realizzati su due distinti impianti.All'occorrenza, sia gli alternatori che gli accumulatori sono predisposti per poter essere utilizzati rapidamente anche in parallelo.Le batterie servizi sono al Gel per un consumo lento e costante, mentre le batterie ad alto spunto sono AGM per l'utilizzo di utenze come l'avviamento motore, i winch elettrici e il motore della chiglia basculante da 3.000 w.L'impianto è estremamente semplice secondo la formula (meno cose ci sono e meno se ne rompono), ma molto efficace.Gli strumenti di controllo dell'impianto elettrico, costituiti da Voltmetri e Amperometri digitali, permettono un preciso controllo delle fasi di carica e scarica degli accumulatori installati nei separati circuiti, sia con il motore spento che con il motore acceso.La lettura visiva dei predetti strumenti e l'impostazione della soglia di valori minimi/massimi, tramite l'attivazione di un allarme a segnalazione ottico/acustica, assicura il costante monitoraggio dello stato di entrambi gli impianti, consentendo pertanto di avere la continua sorveglianza dello stato delle batterie e dei sistemi di produzione di energia di bordo.Nello specifico, quando il motore è spento, gli strumenti indicano le tensioni di alimentazione e gli assorbimenti di corrente delle varie utenze di bordo mentre, quando il motore è in funzione, gli stessi strumenti di misura permettono di valutare, con immediatezza, sia il corretto funzionamento degli alternatori che la condizione di ricarica dei gruppi di accumulatori a loro associati.In questo modo è possibile stabilire l'effettivo stato di carica dei singoli gruppi batterie, scegliendo il momento ottimale per accendere o spegnere il motore, ottimizzando pertanto il consumo di gasolio e quindi il peso imbarcato.In pratica frequenti accensioni per periodi brevi ottimizzano la ricarica delle batterie con il minor consumo di gasolio.

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