domenica 6 dicembre 2009

Vela - Assemblea Classe MINI 6,50 Italia


da www.classemini.it di Stefano Paltrinieri
Troppa Grazia Sant' Antonio!Nove partecipanti alla Transat 650 hanno costituito un menù di difficile digestione anche per i palati più esigenti nel corso della recente Assemblea di Genova e del suo preliminare al Castello in Val Borbera.Era inevitabile che tutti non riuscissero a raccontare tutto a tutti e rimane il rimpianto di non avere potuto sviscerare le loro esperienze come l'importanza della loro impresa avrebbe meritato.Di sicuro erano anni che non assistevamo ad un'assise così frequentata e zeppa di spunti, per il passato e per il futuro.
Novembre è per tradizione un mese di grande marasma emozionale per i Ministi. I ricordi scintillanti delle regate, o DELLA REGATA, appena terminata, si intrecciano coi propositi ancora fumosi ma rutilanti di belle speranze per quelle che si profilano all'orizzonte.Non è ancora chiarissimo quello che i nostri eroi hanno intenzione di fare in futuro.Alcuni hanno messo la barca in vendita con decisione, non precludendosi la possibilità di correre ancora sui Mini come ospiti di altri armatori.Altri l'hanno messa in vendita ma con meno slancio, lasciando intravedere una possibile reiterazione.Basta leggere il sito di Daniela Klein che si augura un'altro inverno di navigazioni in Atlantico per rendersene conto.Qualcuno passerà di sicuro a barche di classe maggiore mentre Simone Gesi ci pare determinato a portare a termine l'opera incompiuta...
I nostri timori di un salasso di partecipanti grave ed inarrestabile si sono sciolti in un Amen.Accanto ai gloriosi senatori non ci sono sfuggiti parecchie facce nuove, talmente nuove che fatichiamo a rammentarne i nomi. Siamo però sicuri che la loro costanza di rendimento nella prossiama stagione agonistica renderà loro merito più di quanto possa fare io ora.Abbiamo conosciuto armatori che hanno appena acquistato un Mini e stanno mettendo ordine nei loro dubbi per organizzare al meglio il 2010, altri ad un passo dal gran salto, ancora indecisi sul modello da scegliere.Erano presenti coloro che nel 2009 hanno già cominciato a macinare miglia in regata e la Qualifica e che nell'anno prossimo dovranno solo correggere il tiro, perfezionando le loro prestazioni in vista del 2011.Abbiamo rivisto un ragazzino di 19 anni che ha fatto da Shore Team a tutti a La Rochelle ed a Bahia, che ha seguito la regata su di una barca appoggio e che charterizzerà il Mini di Alessandro Zamagna.Non sono mancati protagonisti degli anni 90, tornati nell'arengo tirati a lucido e con grandi progetti in testa...Con tutti si è parlato di Transat e della prossima Azzorre e sempre ho visto occhi che luccicavano per la passione .Insomma... non ci annoieremo e non ho fatto neppure un nome proprio per dare il tempo a tutti di maturare con calma e senza pressioni le proprie traiettorie.
Novembre è anche il mese delle maledette correzioni alla Guida...L'imminente Assemblea della Classe Francese instaurerà l'ordine definitivo nel baillamme di ipotesi e proposte che si sono susseguite nelle ultime settimane.Ronan Deshayes, gentilmente venuto a Cogoleto a rappresentare il movimento d'oltralpe, ci ha tranquillizzato sul fatto che i dadi stanno ancora rotolando sul tappeto.Pare già per ora fuor di dubbio che le batterie al Litio saranno proibite, che le vele potranno essere solo in Dacron, che per i Serie non saranno ammessi i piloti di ultimissima generazione, che la vela di K sarà facoltativa e che le modifiche alle riserve di galleggiamento varranno solo per le barche varate nel 2010.La regata in solitario dovrebbe essere corsa l'anno prima del grande evento a cui si vuole partecipare e ciò valorizzerà oltremodo la SMS.Ci sono buone possibilità che in futuro le modifiche alla Guida scattino solo ogni 2 anni, fatti salvi gli inevitabili adattamenti alle norme OSR e l'odiosa limitazione a 6 delle vele per i Serie è ben lungi dall'essere definitiva.Spulciando a caso quà e là nella guida provvisoria ci siamo imbattuti in qualche altra pinzellacchera tipo la denominazione dell'estintore di cui non conosciamo la nuova sigla, la necessità di avere un mezzo di travaso dell'acqua tra le taniche e l'opportunità di tenere i tappi di legno in prossimità di ogni foro nello scafo... comunque non ci sembrano drammi.
la Classe Italiana ha poi firmato con quella Francese la Convenzione che stabilizza i rapporti tra le due, ufficializzando la nostra indipendenza su parecchi aspetti dell'attività agonistica, non ultima, l'autonomia nella gestione delle Qualifiche.Questo weekend ci recheremo a Parigi e vi sapremo poi relazionare sulla piega definitiva che prenderà il quadro normativo sulle corse per Mini.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti, questa classe merita tutta la migliore attenzioneChi ama il mare e la vela di un certo impegno sportivo dovrebbe incominciare da questa classe perchè si forgia uno spirito sportivo e un'esperienza unica.Io ero un fifone quando andavo in mare ma con un Sciuscià 6.50 ho incominciato a veleggiare in solitario acquisendo una padronanza e un'esperienza che mi fanno portare qualsiasi barca in quasi tutte le condizioni meteo-marine.

Andrea Messersì ha detto...

Grazie per i complimenti .....
se può interessarti la mia video intervista al N 1 Giancarlo Pedote questo è il link:

http://navigamus.blogspot.com/2009/11/intervista-al-navigatore-solitario.html

CIAO!!

Andrea Messersì ha detto...

Grazie per i complimenti .....
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