lunedì 2 novembre 2009

Diario di Bordo - Transat 6.50 - Il Circo sbaracca


Lunedì 2 Novembre 2009 - Scusate se mi intrometto nella lettura degli emozionanti racconti della banda... ma qualche pennellata mi sgorga ancora dai tasti.
Alexandre Scrizzi avrebbe voluto essere invisibile. Si legge che, interrogato sulla sua storia prima della partenza, avrebbe consigliato con modestia di lasciarlo stare, dato che ben altri erano quelli che avrebbero connotato la storia della regata. Malgrado la sua volontà di tenere un profilo basso, da vero dilettante, per contrappasso si è visto sbattere in primissima pagina per quello che ha combinato col suo clamoroso "fuorirotta"Poverino! Provate ad immaginare come si deve essere sentito quando, più o meno all'altezza del Pot, per motivi che non conosciamo si è trovato privo di ausili elettronici alla navigazione e ha dovuto andare "in stimata", con 1000 miglia davanti ed un'atterraggio su di una costa difficile e sconosciuta...Certo, è chiaro che il punto astro non lo sapeva fare, malgrado la Guida Mini lo richieda espressamente durante la Qualifica. E' altrettanto chiaro che ciò che gli è accaduto potrebbe indurre Classemini ad un indesiderato giro di vite in proposito... non riesco però ad infierire su di lui e men che meno mi viene da chiamarlo "zozo" (non so che significhi ma non deve trattarsi di un complimento) come qualcuno fa sul Forum Francese. Scrizzi mi pare proprio uno di noi, che si è avventurato nell'impresa della vita sottovalutando qualche tassello dell'intricatissimo puzzle, proprio come avremmo fatto quasi tutti...Bravo comunque, chè tu a Bahia ci sei arrivato a vela, su di un 650!
Era vero che Jerome Lecunà era a corto di soldi.Ha spiegato la sua classifica, ampiamente insufficiente, per le sue ambizioni, con un pilota vecchio e recalcitrante, l'unico che poteva permettersi. Ora, senza "sostanza" per pagarsi il viaggio in cargo, dopo avere raccolto tra gli amici i liofilizzati avanzati, torna a vela in Francia, dopo una lunga pausa invernale nei Caraibi, dove lavorerà, come attrezzista o skipper...che marinaio!Ricordiamo il precedente di Bernard Morin, il sessantenne giornalista parigino che tornò da Bahia col suo Cocò nel 2003. Sono invece trascorsi 10 anni da quando un giapponese, dopo l'arrivo in Martinica, tirò dritto, tagliando lo stretto di Panama e sciroppandosi il Pacifico, fino a casa.
E due!Massence Desfeux nel 2008 terminò la Les Sables Acores Les Sables fuori tempo massimo, per una manciata di ore, oberato da un pilota silente. Quest'anno, rimasto atrocemente invischiato nel Pot per 6 giorni, replica alla Transat. A corto di viveri per l'inusitato prolungarsi del supplizio, si è fermato a Recife, per rimpinguare la cambusa ed arriverà oggi "hors delay". Forza Massence... anche se arrivi mentre stanno sbaraccando il circo, anche tu sei arrivato di là con le forze tue e della tua barca. Ora puoi tornare serenamente a correre la Maratona... di sicuro farai molta ma molta fatica in meno!

dal sito www.classemini.it by Stefano Paltrinieri

1 commento:

Anonimo ha detto...

per correttezza dovresti almeno citare la fonte.
Stefano Paltrinieri per www.classemini.it