venerdì 16 ottobre 2009

VELA - Diario di bordo - MiniTransat 6,50


Giovedi 15 Ottobre 2009 - Forse ci siamo sbagliati. Si era convenuto che i concorrenti Proto di questa edizione fossero figure un pò sbiadite. A giudicare dall'intensità e dall'equilibrio dello scontro in atto non si direbbe proprio. Nel 2005 McKee aveva ucciso la regata, fino al disalberamento. Nel 2005 Douguet non è mai stato messo in discussione. Nel 2007 quei fenomeni di Manuard e Joschke si erano fatti male con le loro stesse mani, andando fuori giri e svolgendo il tappeto rosso a Le Blevech. Questi hanno saputo risparmiare la barca quando serviva, quando ne è stato il caso hanno staccato record di 24 ore non inferiori ai predecessori ed ora stanno combattendo all'arma bianca in tre nel giro di poche miglia. Bravi davvero! Altro che ultimo! Gaetano, regolare, regolare, ha messo nel mirino Charmet e, con tutti i Proto che perdono i pezzi, la lista di quelli che gli resteranno dietro a Bahia sarà di quelle che contano. Chissà che racconti, al suo ritorno...Non mi sarei permesso di accennare all'allagamento di Dagadà ma visto che Simone ne ha scritto nel suo sito porto la mia testimonianza. Il sabato della viglilia, alle 17:30 ( ! ) Federico Pogliano chiama con fare concitato noi che stavamo bighellonando in banchina a goderci gli ultimi preparativi, in quanto Dagadà aveva la poppa piena d'acqua. Il cantiere, vista l'incongruenza della trappa della zattera col profilo del goiot, aveva pensato di incollare un tassellino di legno per potere chiudere meglio la levetta di bloccaggio. Questo tassellino era saltato, la guarnizione non congruiva perfettamente e l'acqua dilagava. Ci siamo messi in sei per due ore a prua, per sollevare la poppa,mentre Simone e suo padre sgottavano e riincollavano lo stupidissimo tassello. Allora non lo immaginavamo ma il danno subito dall'elettronica era stato irreparabile. Che stupidata!

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