giovedì 8 ottobre 2009

Diario di Bordo - Transat 6.50 - Canarie alle spalle



Mercoledì 7 Ottobre 2009 - Ed ora possiamo rilassarci un pò!Pare che il grosso della flotta si sia messa alle spalle le Canarie e tra bolina secca ,salti di vento ,mollane non deve essere stato facile.La bellissima notizia è che tra i serie posiamo quasi ormai parlare di "scuola italiana". Quattro rappresentanti nei primi 12 sono un sogno ed anche Dani sfiora i 20. Tra l'altro i nostri navigano a stretto contatto del gruppo centrale,quello dei più forti ,senza svolazzi tattici eccessivi e questo vuol dire che ,salvo grossi imprevisti,dovrebbereo poter tenere le splendide posizioni ancora per un bel pò. Anche Simone e Rossi si stanno allontanando all'arcipelago, puntando, finalmente la prua verso il gran largo,dove potranno riprendere il filo del discorso con più serenità.
La brutta notizia è che Andrea Caracci pare, al momento,soffrire un pò il ritardo dell'entrata dell'Aliseo, che lui sperava di trovare così ad est.Coraggio Andrea! A chi dimostra coraggio non si può imputare nulla e la via per Bahia è ancora tanto lunga.
Gaetano è di quelli che dovrebbe avere sofferto meno la bolina di questi giorni. Il suo proto ha un bordo libero altissimo, un pozzetto bello profondo ed accogliente ed una capottina che in pochi hanno. Ci piace pensarlo felice alla barra, relativamente asciutto, consapevole che a lui interessa la velocità media della barca e non quella di punta.
Ci dispiace per Haize, già ritiratosi per noie irreparabili all'impianto elettrico. Ingiustizia dei mini!Xavier aveva fatto tutto e di più per partire a posto sotto ogni punto di vista. Aveva terminato la Select, il Mini Pavois, il MAP. Il Mini Fastnet, perfino l'UK Fastnet (vinto!) la Transmanche e la Transgascogne, sempre in buona od eccellente posizione...più di così! Nel 2005, su Pogo 1, subì una grossa penalità per avere lasciato ad Ovest tutto l'arcipalago di Capo Verde. Nel 2007, già su 432, dovette fare una lunga sosta per riparazioni ed arrivò per onore di firma...ora neppure quello! Coraggio e che i Figarò ti siano più propizi.

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