giovedì 24 settembre 2009

Diario di Bordo - Transat 6.50 - Gesi a 50 Mn da Funchal


Mercoledi 23 Settembre 2009 - Buon riposo!I nostri amici già in porto sono sicuro che si staranno godendo appieno un indimenticabile relax post agonistico, in preda ad una stanchezza "sana" e tutti intenti a mettere a fuoco le mille immagini accavallate nella mente.Dal punto di vista psicologico credo che vivano un momento di sollievo.Non nascondiamocelo: il vero "mostro" della Transat 650 è il Biscaglia ed ormai quello è alle spalle.L'altro spettro dei neofiti dell'Oceano "en solo", vale a dire tutti i nostri tranne Caracci ed Apolloni, è la paura di non farcela a gestire quella che, prima di partire, pare un'impresa disperata e pericolosa.Ora tutti sanno che ne sono all'altezza, loro e la barca, e questo naturalmente cambia tutto in meglio.Bricolage, cambusa, socializzazione, racconti, per chi ne avrà voglia anche un pò di turismo saranno all'ordine del giorno... Poi la tensione riprenderà a montare e tutti si renderanno conto di essere sull'orlo del "Gran salto" nel deserto oceanico, senza ridossi o possibilità di atterraggi di fortuna, in vera e prolungata solitudine, questa volta senza il sostegno psicologico degli amici e dei parenti che animavano le banchine di la Rochelle... da anime forti!
Le disavventure di Dani e Luca Tosi ed altri concorrenti, costretti a lotte estenuanti con gli spi caramellati sullo strallo, spesso terminate con la perdita della vela, fanno riflettere.Ho visto che nell'edizione del 2007 alcuni concorrenti, Vettorato tra questi, issavano sotto gli spi, quando l'andatura si allargava ed erano costretti ad ammainare i genoa, dei "Fiocchi belga" a rete o fettuccia, di fattura anche artigianale. Che possano essere una buona soluzione?
Scontato che tutti, indistintamente, sono stati bravissimi nel realizzare il loro sogno arrivando a Madeira, non possiamo esimerci dal fare alcune valutazioni sulle prestazioni di alcuni concorrenti, proprio per il fatto che, loro per primi, si erano sbilanciati in pronostici.
Tra i Serie sono sicuro che si aspettavano qualcosa di meglio:Castelnerac: undicesimo su P1 nel 2007, ha ora peggiorato di due posizioni su P2, correndo, tra l'altro, in condizioni che non lo intimoriscono, come le foto della Mini Med di Marzo testimoniano.
McGoldrick: ha disegnato una parabola parallela a quella di Del Zozzo.Nei 10 per più di metà gara, ha patito l'atterraggio troppo ad ovest, con le sue calme, e non ha fatto meglio che 22esimo.
Lecunà: sulle banchine dell'Azzorre mi aveva confidato di persona di puntare molto in alto nel 2009 e lo stesso Riccardo si era scomodato nel pronosticarlo. Il suo32esimo è veramente inspiegabile.
Rolland: l'augusto skipper è incappato nell'avaria di ben DUE generatori ed è stato costretto ad invertire la rotta, bolinando per 36 miglia prima di ridossarsi, riparare e ripartire.Con Lobato non l'avrebbe spuntata neppure lui ma il rimpianto per non aver potuto vedere all'opera il nascente D2 rimane grande per tutti gli appassionati.
Tra i Proto mi pare che i valori, Corbella stellare a parte, siano stati più o meno rispettati.Lo spagnolo Marin vale sicuramente molto di più del suo 14esimo ma grossi problemi di budget hanno ritardato all'infinito l'ottimizzazione del suo nuovissimo Teixido. Pensate che al GPI aveva corso con l'albero di un P1, così, tanto per finire la gara!Brasseur cavalcava il Magnen che Sineau aveva portato al secondo nelle Azzorre 2006 ed alla Transat 650 2007, vale a dire una garanzia... il suo 16esimo si commenta da solo.Mettiamo il simpatico americanino Jesse Rowse nella galleria dei "birichini" non perchè il suo 26esimo sia deludente, infatti migliora il 30esimo di Currier sulla stessa barca nel 2007.Osiamo tanto perchè, prima della partenza, aveva espresso un pronostico che vedeva il suo Romanelli del '97... nei primi 5! Booom...

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