Il mare come luogo di incontro, lo sport come strumento di solidarietà. Anche quest’anno il Circolo della Vela di Bari ha organizzato la Regata Telethon, appuntamento che unisce giovani velisti, famiglie e cittadini in una grande giornata dedicata alla raccolta fondi a sostegno della ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare.Ottanta i giovani velisti iscritti, tra bambini e ragazzi della scuola vela e gli equipaggi agonistici, scesi in acqua nelle classi Optimist, ILCA, 29er, Laser Bahia e Optimist Scuola Vela, trasformando il mare in un palcoscenico di impegno e partecipazione. La quota di iscrizione, insieme alle donazioni spontanee raccolte nel corso della giornata, è stata interamente devoluta a Telethon.
L’iniziativa ha coinvolto non solo i giovani atleti, ma anche le loro famiglie, protagoniste di una partecipazione sentita e convinta, nel segno della consueta vicinanza a chi soffre e a chi ogni giorno lavora per costruire un futuro migliore attraverso la ricerca.
La giornata è iniziata con la colazione offerta dal Circolo, momento di incontro e condivisione prima dell’uscita in mare. A rendere ancora più speciale l’esperienza, i piccoli gadget offerti dagli sponsor, che hanno accompagnato i partecipanti come simbolo concreto di una rete solidale sempre più ampia.
Al termine della regata, in occasione della premiazione, il vicepresidente nautico del Circolo della Vela Bari Roberto Ranito ha salutato Luigi Leonetti di Telethon, assicurando il rinnovo, come ogni anno, del sostegno del Circolo a questa importante iniziativa benefica.
Nel corso della cerimonia è stato inoltre presentato il dott. Attilio Guarini, noto oncoematologo barese, che ha rivolto un messaggio a tutti gli atleti, grandi e piccoli, sottolineando l’importanza della ricerca e della cura delle malattie rare.
Il Circolo della Vela di Bari, da sempre impegnato nella promozione della cultura del mare e nella diffusione dei valori dello sport, del rispetto, dell’inclusione e della solidarietà, ha così rinnovato, con questa iniziativa, la propria missione educativa e sociale.
Una regata che ha lasciato il segno, non solo sulle onde, ma nei cuori di chi ha partecipato. A Bari, ancora una volta, ha soffiato forte il vento della solidarietà.

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