La tecnologia delle navi autonome, con particolare riguardo al loro impiego su scala mondiale, i costi-benefici che tale tecnologia comporta, nonché le discendenti implicazioni per le norme internazionali, sono oggetto di continuo interesse per il Corpo delle Capitanerie di Porto e, per materia del Reparto VI – Sicurezza della Navigazione e Marittima, attraverso la partecipazione alle attività dell'International Maritime Organization.
Il Comando generale ha avviato da tempo un'attività di collaborazione, su richiesta dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), per prevedere e valorizzare l'uso delle applicazioni spaziali tese alla promozione della innovazione sostenibile, rivolta all'ecosistema marittimo e dei suoi trasporti.
Tale collaborazione si è tradotta, nella sua fase iniziale, in una forma di cooperazione e supporto allo sviluppo del progetto "5G Maritime Autonomous Surface Ships - 5G MASS", di cui il 30 Maggio scorso, si è svolto, presso la Sala Riunioni del VI REPARTO, il primo, importante, appuntamento di "milestone", unitamente ai rappresentanti del Consorzio di aziende private nazionali che ha vinto la "outline proposal", bandita da ESA (la cordata è composta da TIM (capofila), CNIT, Fly Sight, Cetena-Fincatieri, Grimaldi Lines).
All'evento, presieduto dal Capo del VI Reparto Ammiraglio Ispettore Luigi Giardino, ha partecipato altresì, da remoto, il Direttore Marittimo di Livorno, Contrammiraglio Gaetano ANGORA e l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, entrambi coinvolti nelle fasi operative di attuazione del progetto. I lavori si sono conclusi con grande soddisfazione dei presenti, tra cui la Direttrice del Dipartimento Business Applications" dell'Agenzia Spaziale Europea, dott.ssa Roberta Mugellesi, presente all'evento, che ha dato appuntamento alla prossima "Milestone" di progetto a Novembre di quest'anno.
Il progetto in parola si inserisce in un programma di sviluppo tecnologico più ampio, rivolto alla digitalizzazione ed all'automazione dei porti ed all'interfaccia tra tutti gli attori portuali (ivi incluse le Autorità Marittime) e l'ambiente "nave", al fine di facilitare lo scambio automatico di informazioni riguardanti la sicurezza della navigazione e non solo. Gli obiettivi di tale progetto, infatti, sono molto ambiziosi: la promozione di un uso innovativo delle tecnologie spaziali che riguardino il settore dello smart shipping nella sua transizione verso l'uncrewed shipping, sia nel settore della navigazione che delle comunicazioni marittime e costiere, così come l'implementazione di una integrazione sicura del trasporto marittimo, attraverso il monitoraggio delle aree e delle infrastrutture costiere ed una attività di maritime surveillance (attraverso le articolazioni: security, fishing and evironment).
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