Il 21 giugno 2022, presso la Scuola Navale Militare Francesco Morosini di Venezia, è avvenuta la cerimonia di donazione alla Marina Militare Italiana, da parte dell’industriale padovano Renato Pirota, dell’imbarcazione a vela Sorella, varata in Inghilterra nel 1858. La barca da regata più vecchia del Mediterraneo, e fra le più antiche ancora naviganti al mondo, supera in anzianità l’Amerigo Vespucci del 1931 diventando la veterana della flotta. Una classifica della prestigiosa rivista inglese Classic Boat l’ha collocata al quarto posto tra le più importanti imbarcazioni storiche a livello internazionale.
“SORELLA” DEL 1858 ENTRA NELLA
MARINA MILITARE ITALIANA
Dopo 164 anni da quando è stata varata l’imbarcazione
a vela storica Sorella, un cutter aurico in legno costruito nel 1858 dal cantiere inglese
Dan Hatcher di Southampton, indossa ufficialmente le stellette
ed entra a fare parte della Marina Militare Italiana. Tecnicamente,
nonostante una lunghezza di armamento di appena 10,97 metri, diventa l’unità
in servizio più anziana della flotta, seguita da Viri, uno Skerry
Cruiser lungo 11,35 metri varato in Finlandia nel 1928 e dalla ben più
nota nave scuola Amerigo Vespucci di 101 metri,
varata a Castellamare di Stabia, in provincia di Napoli, nel 1931.
La cerimonia di donazione è avvenuta il 21
giugno 2022 presso la Scuola Navale Militare Francesco Morosini di Venezia alla presenza
dell’industriale padovano Renato Pirota, donante e proprietario
di Sorella per oltre 30 anni. Presenti il Capitano di Fregata Marco
Zanèt, vice comandante del Morosini in rappresentanza del Capitano di
Vascello Marcello Ortiz Neri Comandante della Scuola, il Capitano di Vascello Giuseppe
Cannatà, Capo Ufficio Vela e Direttore Sport Velico Marina Militare e il
Capitano di Vascello Roberto Fazio in rappresentanza
del Comando di Presidio Militare di Venezia. “Dono con orgoglio la mia imbarcazione
alla Marina Militare”, ha dichiarato Renato Pirota, “con
la consapevolezza che oltre a diventare uno strumento per l’addestramento alla
vela di giovani allievi, considerata la sua storicità possa anche avvicinare le
nuove generazioni alla cultura navale”. Nel corso della cerimonia è stato letto il
messaggio del Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra
Enrico Credendino: “I giovani che, sotto i colori della Marina
Militare, solcheranno le onde con questa imbarcazione, saranno consapevoli di
essere custodi non solo di un natante prezioso, ma anche e soprattutto della
storia e delle tradizioni che essa rappresenta, e che faranno rivivere ogni
volta che ne spiegheranno le vele”. Come già avvenuto in occasione di precedenti
donazioni di imbarcazioni a vela alla Marina, da Viri del 1928 a Caroly del 1948, da Capricia del 1963 a Chaplin del 1974, anche a
bordo di Sorella è stata apposta una targa in ricordo della giornata.
“SORELLA”, UNA BARCA DI IMPORTANZA MONDIALE
Una classifica
della prestigiosa rivista inglese Classic
Boat colloca Sorella del 1858 al quarto posto (dopo il Britannia,
Tuiga e Rowdy) tra le più importanti imbarcazioni a livello mondiale. La barca, caratterizzata da una poppa a specchio e ponte a
tre quarti, è stata realizzata in fasciame di pitch pine su ordinate in rovere
dal cantiere Dan Hatcher (1817-1880), geniale progettista e dall’età di 21
anni valente costruttore navale soprannominato “King Dan”. Ha una lunghezza di
27 piedi secondo le misure inglesi (8,38 metri lo scafo, 10,97 metri
compreso l’armamento), una larghezza di 2,74 metri, un pescaggio di 1,50 metri
e un peso di 4,5 tonnellate. L’armo velico a gaff cutter, distribuito
su cinque vele (randa, controranda, trinchetta, fiocco murato sul
bompresso e uccellina), è pari a circa 65 metri quadrati. In base alle vecchie “Regole
del Tamigi” era classificata come 8 tonnellate e meglio conosciuta come Itchen
Ferry, imbarcazioni realizzate sia per la pesca costiera delle ostriche e
dei gamberetti che per le scommesse veliche disputate sul Tamigi e nel
Solent. Alcune ricerche evidenziano come Sorella fosse stata impiegata come
palestra sperimentale, da parte dei fratelli William e George Gordon, committenti
e primi proprietari della barca, per lo studio delle prime rudimentali vele di
poppa denominate spinks, poi spinker, spinniker e infine spinnaker, la
famosa vela adottata su quasi tutte le barche a vela del mondo. L’intento era
quello di fare conoscere il cutter vincendo più regate possibili, stimolando
così la concorrenza a usare le loro vele.
DALL’INGHILTERRA ALL’ITALIA
Il secondo armatore
di Sorella fu il tenente colonnello F.W.J. Dugmore, ex Commodoro del Royal
Yacht Squadron. Tra i più longevi proprietari figura invece la famiglia Fuger
di Warsash, località a sud di Southampton, che tenne la barca per ben 90 anni e
quattro generazioni. Un loro componente ebbe l’onore di partecipare alla
storica “Coppa delle 100 ghinee”, la competizione del 1851 vinta da America
attorno all’isola di Wight dalla quale nacque la Coppa America, il più
antico trofeo sportivo del mondo. In epoca più recente, dopo un restauro
compiuto nel 1981 dall’ex armatore Chris Waddington, nel 1988 Sorella è arrivata
in Mediterraneo grazie all’imprenditore padovano Renato Pirota, cultore di storia navale e già ex proprietario di un
altro importante cutter aurico, Moya del 1910. Dopo avere partecipato ai
raduni del Tirreno, tra cui Le Vele d’Epoca di Imperia e una vittoriosa Nioulargue
di Saint Tropez, alla fine del 1989 è stata trasferita a Trieste. Nel 1990 ha
subìto un nuovo importante restauro eseguito dal cantiere Alto Adriatico di Monfalcone su progetto dell’architetto triestino Carlo Sciarrelli, colto progettista italiano di barche classiche. Per Pirota disegnerà anche
Hilde, sloop di 11 metri in legno verniciato varato nel 1995 presso il
Cantiere Carlini di Rimini, da lui stesso definita: “È la più bella! Non mi
capiterà mai più di progettare una barca così”. Per tanti anni Sorella ha fatto
base presso lo Yacht Club Adriaco di Trieste e partecipato a diverse edizioni
della Barcolana e all’International Hannibal Classic di Monfalcone.
Tra i guidoni
dei Circoli ai quali Sorella è stata iscritta il Royal Southern Yacht Club
di Southampton, lo Yacht Club Porto Rotondo, lo Yacht Club Costa
Smeralda, lo Yacht Club Adriaco e l’AIVE (Associazione
Italiana Vele d’Epoca), sodalizio fondato nel 1982 al quale Pirota continua ad
essere associato. Nonostante non appaia nei registri del Royal Yacht Squadron,
a causa della piccola stazza, esistono testimonianze della sua prolungata permanenza
a Cowes, sull’isola di Wight. Oggi Sorella, che ha una quasi gemella di nome
Nellie, di più piccole dimensioni, è facilmente riconoscibile in mare anche
grazie al numero 1858 riportato
sulla vela.
“SORELLA” TRA LE PIÙ ANTICHE VELE DEL MONDO
Sorella entra nel
ristrettissimo club delle più vecchie unità a vela in legno ancora in servizio
attivo al mondo, pur senza riuscire a strappare il primato alla USS (United States Ship, Nave degli Stati Uniti) Constitution, 62 metri, la fregata a tre alberi americana del 1797
tuttora iscritta al naviglio della Marina statunitense e che in occasione dei
suoi 200 anni ha navigato a vela. Ancora più vetuste sono il vascello di prima
classe HMS (Her Majesty’s Ship, Nave di sua Maestà) Victory dell’Ammiraglio Nelson del 1765, lungo 69 metri di base a
Portsmouth, e il galeone svedese di pari lunghezza Vasa del 1627, a Stoccolma. Entrambe sono però navi museo statiche.
Poco più giovani di Sorella sono il brigantino a palo Star of India del 1863, lungo 85 metri, monumento di interesse
storico americano di base a San Diego nonchè più antico veliero mercantile in
acciaio tuttora navigante, e il famoso clipper Cutty Sark del 1869,
musealizzato a Greenwich.
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