Durante l'incontro sono stati affrontati temi di importanza strategica attinenti alla sicurezza del trasporto marittimo e alla ricerca e soccorso in mare, con riferimento anche all'impegno del Corpo nelle "mass rescue operations" condotte nel Mediterraneo centrale. Al centro della discussione, anche gli effetti del cambiamento climatico nel settore marittimo, e l'attività che la Guardia Costiera italiana ed i suoi comandi territoriali hanno garantito nel corso del frangente pandemico che ha investito la comunità internazionale.
A conclusione del momento di scambio, Il Segretario Generale Lim ha espresso parole di apprezzamento e gratitudine verso la Guardia Costiera italiana, anche per la qualificata e competente azione che svolge nell'ambito delle riunioni internazionali dell'Assemblea, l'Organo di governo dell'IMO, composto dagli Stati membri, che si riunisce periodicamente e delibera sui temi di interesse marittimo.
In occasione della presenza a Londra dell'Ammiraglio Carlone, si è tenuto anche l'incontro con Claire Hughes, direttrice della Her Majesty's Coastguard, organizzazione a ordinamento civile - tra le più antiche organizzazioni di salvataggio al mondo e in procinto di compiere 200 anni il prossimo 15 gennaio – che dipende dal Ministero dei Trasporti inglese, con funzioni molto simili a quelle della Guardia Costiera Italiana.
La parentesi inglese del Comandante generale si è conclusa il 30 novembre, data in cui l'Ammiraglio Carlone ha incontrato l'Ambasciatore d'Italia a Londra, Raffaele Trombetta - che svolge anche funzioni di Rappresentante Permanente italiano presso l'IMO ed è stato recentemente eletto vicepresidente dell'Assemblea – con il quale sono state trattate questioni marittime legate alle funzioni e alle competenze specifiche della Guardia Costiera.
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