Sabato 15 agosto 2020, dopo 20
giorni di navigazione, il progettista nautico milanese Paolo Lodigiani ha
concluso presso lo Yacht Club Adriaco di Trieste “Down the MississiPo”, la
spedizione di due piccoli trimarani in legno della classe Diecipiedi, lunghi
appena 3 metri, partita da Pavia lo scorso 27 luglio. Un viaggio lungo circa
300 miglia tra fiume e mare, caratterizzato da 19 tappe, di cui 12 lungo il Po.
Sul secondo trimarano, all’arrivo a Trieste, il pavese Giorgio Mussi del Club
Vogatori Pavesi da dove è partita l’avventura. Altri amici velisti si sono
alternati nel corso della spedizione.
20 GIORNI DI VIAGGIO E 19 TAPPE TRA FIUME E MARE
Sabato 15 agosto 2020 il 72enne progettista nautico milanese Paolo Lodigiani ha concluso
ufficialmente il viaggio denominato “Down
the MississiPo”, partito dalla sede del Club Vogatori Pavesi lo scorso 27 luglio. Dopo circa 300 miglia percorse tra il fiume Po e
l’alto Adriatico la spedizione ha fatto il suo ingresso allo storico Yacht Club Adriaco di Trieste, fondato
nel 1903. Ecco tutte le 19 le tappe del viaggio: Pavia, Ponte della Becca (PV),
Piacenza, Isola Serafini, Polesine Parmense (PR), Casalmaggiore (CR), Suzzara
(MN), San Benedetto Po (MN), Ostiglia
(MN), Santa Maria Maddalena (RO), Polesella (RO), Porto Viro (RO), Rosolina Mare (RO), Pellestrina (VE), Lido di
Jesolo (VE), Caorle (VE), Lignano Riviera (UD), Tenuta Primero (GO), Marina
Julia (GO), Trieste. Il progetto “Down the MississiPo” era stato programmato
per il mese di maggio, ma l’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19 aveva imposto forzatamente uno
slittamento della partenza. Tra la fine di luglio e la prima metà di agosto le
barche hanno navigato sul Po anche per 10-11
ore al giorno, spesso con poco vento e qualche volta pagaiando con
temperature che hanno sfiorato i 40
gradi. Solo 2 le ore di pioggia incontrate in navigazione. L’unico inconveniente
è stata la rottura della deriva di
una delle due barche a causa di una secca sul Po nei pressi di Suzzara (MN),
poi risolto “ingegnosamente” acquistando e sagomando una robusta tavola di
legno presso un vicino centro commerciale, aperto anche la domenica (giorno successivo
all’incidente).
GEROVITAL E PO-VERINA, I DUE PICCOLI TRIMARANI
A Paolo Lodigiani non bastava
avere compiuto nel 2019 il periplo dell’Italia, 61 giorni di mare e 1700 miglia
di mare percorse da Sanremo a Trieste a bordo di BAT, uno scafo lungo appena 5,20 metri costruito in legno nel 1889.
Quest’anno ha scelto una taglia di imbarcazione ancora più piccola, un
trimarano di colore bianco della Classe
Diecipiedi lungo appena 3,04 metri chiamato Gerovital. La seconda barca, anch’essa un trimarano in legno
dipinto di blu, è stata denominata per l’occasione Po-verina. Su quest’ultima si sono alternati alcuni amici velisti
che hanno voluto condividere il viaggio con Lodigiani. Tra questi il figlio Giovanni Lodigiani, l’autocostruttore
pavese Giorgio Mussi, che ha
percorso le ultime tappe fino a Trieste su Po-verina dopo avere seguito le
prime tappe a bordo della sua piroga da fiume ‘Arturo’, l’ingegnere milanese Emanuele
Ponzano, il velista Beppe Sfondrini,
i professori Elena Brambilla e Fabio Fiori.
“DOWN THE MISSISSIPO” 2020: I NUMERI DELL’AVVENTURA
Ecco i numeri riassuntivi
della spedizione:
2 il numero dei
trimarani in legno che hanno compiuto il viaggio da Pavia a Trieste
2 i passaggi delle
chiuse compiuti lungo il fiume Po (Isola Serafini e Conca di Volta Grimana)
2 le ore di
pioggia incontrate in navigazione durante l’intero viaggio
3,04 i metri di
lunghezza di ogni singolo trimarano
7 il numero di
persone di equipaggio avvicendatesi nel corso del viaggio
11 il numero massimo
di ore di navigazione compiute in una giornata
19 il numero delle
tappe effettuate
20 i giorni della
durata del viaggio
25 la massima
intensità (in nodi) del vento incontrato
72 gli anni del
capo-spedizione Paolo Lodigiani
300 le miglia percorse
da Pavia a Trieste
2003 l’anno di varo del
trimarano Gerovital
2008 l’anno di varo del
trimarano Po-verina
IL PROSSIMO TRENTENNALE DEI DIECIPIEDI
“Con questo viaggio”, ha
dichiarato Lodigiani, “oltre a promuovere la raccolta di materiali e
attrezzature dismesse da impiegare presso la scuola di vela che ho fondato in Senegal diversi anni fa, volevo
mantenere vivo l’interesse nei confronti della classe velica dei Diecipiedi, che nel 2021 compirà 30 anni. Queste piccole barche,
semplici, economiche e trasportabili sul tetto dell’automobile, possono davvero
rappresentare la porta di accesso alla nautica
popolare e alla vela basata sul piacere di navigare, senza finalità
agonistiche. Per saperne di più riguardo questa classe chiunque può contattarmi
al numero +39 335 6849717 o scrivere una mail a plodigiani@gmail.com”.
La classe velica dei Diecipiedi
La classe
velica dei Diecipiedi (anche identificata dalla sigla Classe 10’) è stata
fondata nel 1991 dal milanese Paolo Lodigiani e riunisce imbarcazioni a vela
lunghe 10 piedi, ovvero 3,04 metri (il ‘piede internazionale’, in inglese
‘foot’, è un’unità di misura di lunghezza e corrisponde a 30,48 cm). Queste
imbarcazioni, siano esse monoscafi, catamarani o trimarani, sovente sono autoprogettate
con inventiva e creatività, autocostruite in compensato marino di legno,
facilmente trasportabili sul tetto dell’automobile, inaffondabili ed
economiche. Ogni anno viene svolto un circuito di regate, da aprile-giugno a
settembre-ottobre, appoggiandosi a circoli velici sui laghi e al mare. Tra le
varie partecipazioni quella alla nota Velalonga di Venezia, organizzata dal
Circolo Velico Casanova. Annualmente si svolge l’assemblea della Classe Diecipiedi,
nella quale si discutono modifiche ai regolamenti, scelta di attrezzature,
località dei raduni e ci si scambiano esperienze e consigli
sull’autocostruzione. L’attuale Segretario di Classe è il milanese Carlo
Pelizzari. Info www.diecipiedi.it
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