Porto
Cervo, 16 settembre 2019. Manca una settimana alla partenza della 22^
edizione della Mini-Transat, regata oceanica in solitario su barche
della classe Mini 6.50, cui prenderà parte il socio sportivo YCCS
Daniele Nanni a bordo della sua ITA 659 Audi
e-tron. Daniele regaterà in veste di Testimonial della One Ocean
Foundation ed è supportato da Audi, fin dall'inizio a fianco della
Fondazione nei vari progetti intrapresi per una maggiore consapevolezza
ambientale.
La
Mini-Transat, svoltasi per la prima volta nel 1977, prevede 4050 miglia
di percorso suddivise in due tappe. La prima tappa vede i ministi in
partenza da La Rochelle fino a Las Palmas (Canarie) lungo una rotta di
1350 miglia. Restano altre 2700 miglia da compiere per la seconda e più
lunga tappa, da Las Palmas fino a Le Marin, in Martinica, per un totale
di circa 30-35 giorni di navigazione. La classifica è distinta in due divisioni: i "Proto", Mini 6.50 costruiti con tecnologie e materiali più avanzati e sperimentali e le imbarcazioni di "Serie", sempre della stessa classe ma realizzate con caratteristiche simili e meno sperimentali, tra cui rientra quella di Nanni. La vittoria sarà assegnata all'imbarcazione con il miglior tempo ottenuto dalla somma delle due tappe.
Per
essere ammesso alla partenza, Daniele ha dovuto affrontare una serie di
prove di qualificazione, tra cui 1500 miglia di navigazione in
solitario e 1000 miglia in regata. La comunicazione ufficiale relativa
alla conferma della sua partecipazione alla Mini-Transat 2019 è arrivata
qualche settimana fa da parte della Classe Mini 6.50.
Il
22 settembre Daniele partirà alla volta di una regata in solitario
piuttosto dura, nota per mettere alla prova tutti i partecipanti che in
questa edizione hanno raggiunto quota novanta. Durante la traversata non
è previsto l'ausilio di strumentazione cartografica elettronica e GPS
satellitari, le informazioni sul meteo e sulla classifica saranno
veicolate per tutti dall'organizzazione soltanto via radio. Anche il
sonno sarà un fattore fondamentale da gestire, normalmente in regate del
genere si dorme non più di venti minuti per volta, affidando al pilota
automatico il timone per mantenere l'imbarcazione in rotta.
"Sono veramente
entusiasta di poter partecipare alla Mini-Transat 2019. È stato un
percorso lungo e laborioso, nel quale ho imparato a conoscere la barca e
me stesso compresi i miei limiti, la cui conoscenza risulta
fondamentale per studiare una preparazione ad hoc. Sono riuscito a
completare il percorso di qualifica in poco più di un anno e mezzo, una
tempistica relativamente ristretta perché tutti i "neofiti" abitualmente
si avvicinano alla Mini-Transat nei 3/4 anni precedenti. Sono
orgoglioso di regatare per il guidone dello YCCS e farmi portavoce dei
principi sulla tutela del mare sostenuti dalla Fondazione One Ocean.
Cercherò di fare del mio meglio!" Queste le parole di Daniele Nanni che
sta completando gli ultimi preparativi in vista della partenza.
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