In
questo periodo dell’anno, quando le condizioni nell’emisfero nord
tornano ad essere navigabili, il Mediterraneo riprende il proprio ruolo
di centro della vela Olimpica internazionale, sia per allenamenti, che
per le principali regate. Il primo grande appuntamento è
tradizionalmente il Trofeo Princesa Sofia di Palma di Maiorca, che
compie quest’anno 50 anni e ha già superato la quota di 850 imbarcazioni
iscritte per un totale di oltre 1200 atleti. Le condizioni della baia
di Palma sono famose in tutto il mondo, con la classica termica,
l’Embat, che puntuale arriva quasi ogni giorno intorno a mezzogiorno, e
questo spinge le principali squadre ad essere presenti per la regate e
spesso ad organizzare allenamenti nelle settimane precedenti.
E’ stata questa la scelta del direttore tecnico della Federazione
Italiana Vela, Michele Marchesini, che in previsione dell’evento che si
terrà a Palma dal 1 al 6 aprile, ha organizzato un raduno collegiale del
Team Performance FIV, il gruppo che comprende gli equipaggi Italiani di
livello più elevato, affiancato per l’occasione da alcuni equipaggi
ritenuti interessanti tra i giovani. La Squadra Italiana era presente
con 8 delle 10 classi Olimpiche, assenti i Nacra 17 foiling e i Laser
Radial.
“Il raduno è terminato sabato – racconta Michele Marchesini –
per tutti tranne che per gli RS:X che si fermano sull’isola un’altra
settimana prima di rientrare in Italia per qualche giorno di recupero e
poi tornare durante il Princesa Sofia per la rifinitura in preparazione
dell’Europeo, che si terrà sempre a Palma la settimana successiva: il
Campionato Europeo è uno dei target della stagione 2019. Una stagione
obiettivamente molto lunga e impegnativa per tutte le classi, e che, per
le tavole a vela, terminerà con il Mondiale a Torbole a settembre. Di
qui la necessità di fare scelte di programmazione precise e dunque la
decisione per gli RS:X di non partecipare al Trofeo Sofia; una
impostazione, per altro, adottata dalla maggior parte dei team di alto
livello del windsurf Olimpico.”
Al raduno da poco concluso a Palma, lo Staff Tecnico della Federazione
ha potuto valutare il livello degli equipaggi anche attraverso confronti
con i numerosi stranieri presenti, elementi utili per la programmazione
e taratura del lavoro da affrontare nei prossimi mesi, in quella che si
presenta davvero come una stagione complessa, anche logisticamente. Ben
8 dei 10 Campionati del Mondo saranno organizzati in Asia e Oceania, 4
saranno a dicembre, due a settembre, questo ha portato i tecnici a
considerarli come un anticipo della prossima stagione piuttosto che la
conclusione del 2019, con conseguenti notevoli cambiamenti rispetto ai
normali cicli di carico e pausa.
“Quest’anno il calendario internazionale deve essere affrontato con programmi di lavoro ad hoc praticamente per ogni equipaggio – spiega ancora Marchesini –
individuati gli obiettivi per i singoli e valutate le tappe di
ciascuna classe. Chiaramente, per gli atleti di livello più alto in
ottica Tokyo 2020, l’obiettivo principale sarà, oltre al Campionato del
Mondo, la regata Preolimpica di agosto ad Enoshima, quindi l’ Europeo.
Per le classi non qualificate puntiamo al conseguimento del Pass
Olimpico, tenendo presente che più che andare ciò che conta è come si
torna dalle Olimpiadi. A questo collegiale di Palma abbiamo posto il
focus sia sullo specifico delle singole discipline, sia su temi
trasversali. È stato presente per tutto il tempo il Rule Advisor della
Squadra Luigi Bertini, con lui abbiamo lavorato quotidianamente sia con
la presenza in acqua che riprendendo e discutendo proteste su situazioni
verificatesi in allenamento. Le udienze venivano tenute in Inglese
davanti a tutta la Squadra e poi analizzate con atleti e i Tecnici in
dibattiti molto costruttivi. È innegabile che il lavoro da fare, in
alcuni casi (classi e singoli equipaggi) sia grande. E’ stato con noi
anche il meteorologo ufficiale del team, Miguel Sanchez Cuenca, con lui
si sono svolti diversi incontri frontali, uno dei più interessanti
parlava dell’interazione tra vento e nuvole e degli effetti di questa
sulle condizioni del campo di regata su piccola scala.”
Oltre alla teoria ci sono state lunghe ore in acqua – e per qualche
equipaggio anche una regata, gestita dagli stessi organizzatori del
Princesa Sofia, l’Arenal Training Camp – se pur con condizioni diverse
dalle tipiche di Palma e temperature più basse della media stagionale.
“Non oso dire che facesse freddo, anche perché vengo dal lago di Garda – conclude Marchesini –
ma certamente non abbiamo trovato la situazione meteo che ci
aspettavamo. Nonostante questo sono soddisfatto del raduno appena
concluso, sia per la grande importanza che do a questi momenti di
collegialità della Squadra, sia per la possibilità di confronto in
questi giorni con molti dei migliori velisti stranieri. Prezioso come
sempre il lavoro di tutto lo Staff; vorrei sottolineare la grande
professionalità del Fisioterapista Luciano Marchese al seguito della
Squadra, che ci ha consentito di risolvere alcune situazioni che
avrebbero potuto essere fastidiose e portarci a perdere giorni di lavoro
importanti con alcuni dei ragazzi”.
L’appuntamento con la squadra azzurra al Trofeo Princesa Sofia è in
programma dal 1 al 6 aprile a Palma di Mallorca, primo importante evento
della lunga stagione della Vela Olimpica.
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