Grande successo per la sesta edizione di “Tra Legno e Acqua”, il
convegno sulle imbarcazioni d’epoca e storiche conclusosi lo scorso 26 gennaio 2019
a Varese, organizzato annualmente dall’Associazione Vele d’Epoca Verbano. Oltre
150 i partecipanti all’evento, che si conferma come il più importante di questo
settore a livello nazionale. Tra le dodici relazioni della giornata quella
sulla costruzione della Velarca e della baleniera San Juan, sul restauro e
prossimo varo del ketch Tirrenia II del 1914, sui segreti dell’Amerigo Vespucci
e dell’ultracentenario piroscafo Piemonte. Presentato anche un doppio volume
sul cantiere Baglietto e uno dedicato al Nautical Heritage.
A VARESE IL MONDO DELLE BARCHE
STORICHE
Ancora una volta il prestigioso Palace Grand Hotel di Varese ha fatto da
teatro alla sesta edizione di “Tra Legno
e Acqua”, il Convegno Nazionale sul Recupero e la Valorizzazione delle Imbarcazioni
d’Epoca e Storiche conclusosi lo scorso 26 gennaio. Organizzazione a cura dell’AVEV, Associazione Vele d’Epoca Verbano (www.veledepocaverbano.com), con il
contributo della Regione Lombardia. Oltre
150 partecipanti hanno affollato la sala congressuale dell’Hotel per ascoltare le
12 relazioni programmate nel corso della giornata e confrontarsi sullo “stato di
salute” di questo settore della nautica da diporto. Con questo ennesimo
successo l’AVEV, presieduta dal varesino Alessandro
Corti e coordinata dal direttore scientifico Paolo Sivelli, si conferma una delle realtà più attive a livello
nazionale nel settore della marineria tradizionale. La manifestazione ha goduto
del patrocinio di titolati enti e associazioni (Regione Lombardia, Università degli Studi di Genova, Associazione Musei
Marittimi del Mediterraneo, Yacht Club Italiano, FAI Fondo Ambiente Italiano,
Vele Storiche Viareggio, Associazione Italiana Vele d’Epoca, Associazione Scafi
d’Epoca e Classici, Gestione Navigazione Laghi, Istituto Italiano di
Archeologia e Etnologia Navale) e del sostegno di importanti sponsor (Veleria Zaoli Sails, Casa Editrice Mursia,
Cantiere Nautico Ernesto Riva, Porrini Moda e Casa, Cromatura Cassanese, Studio
Giallo & Co., Agricole Gussalli Beretta). A fare da cornice all’evento
la mostra della pittrice acquerellista di barche d’epoca Emanuela Tenti, le fotografie di regata di Marco Trainotti e il modellino della feluca San Giuseppe Due del
1968 esposto a cura dell’Associazione Pungolo Club per ricordare il
cinquantenario del primo viaggio antartico compiuto dal Comandante Giovanni
Ajmone Cat. Domenica 27 gennaio un folto gruppo di partecipanti al convegno ha
compiuto un’esclusiva visita guidata al piroscafo Piemonte del 1904
all’ormeggio ad Arona, sul Lago Maggiore.
I GIGANTI IN LEGNO ‘VELARCA’ E
‘SAN JUAN’
Dopo l’introduzione dello storico locale Giuseppe Armocida, la professoressa Maria Carola Morozzo della Rocca dell’Università di Genova ha
illustrato, con tanto di cifre, lo stato di salute del patrimonio marittimo
nazionale e presentato la sua monografia “Per
un Portale del Nautical Heritage”, il cui scopo è quello di fornire gli
strumenti di conoscenza adatti ad approfondire le ricchezze che galleggiano sui
nostri mari. L’ingegnere progettista Carlo
Bertorello ha descritto la rinascita della Velarca, ricostruzione della
famosa barca-casa in legno del Lago di Como, donata recentemente al FAI - Fondo
Ambiente Italiano, in corso di completamento presso il cantiere Ernesto Riva. Dopo
avere scritto i più importanti testi di riferimento sui motoscafi Riva,
l’architetto Piero Maria Gibellini,
massimo esperto al mondo dell’argomento nonché presidente della RHS Riva
Historical Society, ha dato alle stampe due volumi sulla storia di un altro
storico cantiere nazionale, Baglietto di Varazze. Ad affiancarlo Alex Mazzoni, esperto ex armatore di queste
imbarcazioni e l’architetto Emanuela
Baglietto, partner dello studio Renzo Piano Building Workshop, figlia
dell’ingegnere e progettista Pietro Baglietto. L’esperto costruttore basco di
barche tradizionali Xabier Agote, fondatore
e presidente dell’Albaola Basque Maritime Heritage Society e direttore del Sea
Factory of the Basques di Pasaia (Spagna), ha descritto la costruzione in corso
della baleniera del sedicesimo secolo San Juan, basandosi sulle misurazioni
ricavate dal relitto ritrovato nel 1978 lungo le coste del Canada.
I SEGRETI DI NAVE VESPUCCI E
IL RITORNO DI “TIRRENIA II”
Il pomeriggio è iniziato con la relazione sui segreti dell’Amerigo
Vespucci, la nave scuola della Marina Militare varata nel 1931, raccontati dal
Tenente di Vascello Gianluca Guarneri,
Capo Servizio Marinaresco imbarcato sul veliero a tre alberi più ammirato del
mondo che lo scorso anno per la prima volta nella sua storia ha varcato il limite
del circolo polare artico e fatto sosta in Islanda. Al navigatore e storico
dello yachting Enrico “Chicco” Zaccagni
il compito di illustrare il refitting di Tirrenia
II, ketch aurico varato in Inghilterra nel 1914 dal cantiere H.R. Stevens
di Southampton su progetto di Frederick Sheperd, che il prossimo 8 giugno
tornerà a navigare dopo un restauro compiuto dal cantiere Del Carlo di
Viareggio. Quel giorno chiunque lo desidererà potrà presenziare alla cerimonia
del varo. Il maestro d’ascia Giovanni
Cammarano di Marina di Pisciotta, in provincia di Salerno, anche quest’anno
ha incantato la platea stavolta raccontando le ricerche compiute nei boschi per
selezionare il legname per la costruzione delle imbarcazioni, poi tagliato tenendo
conto delle fasi lunari e fatto essiccare attraverso metodi ben specifici. L’Ingegnere
Navale Gian Luca Mantegazza, Direttore
di Esercizio della Navigazione Lago Maggiore, ha descritto la storia del
piroscafo Piemonte del 1904, con riferimento ai recenti interventi di restauro
eseguiti dalle maestranze del Cantiere della Navigazione Laghi che hanno
permesso a questo storico battello a pale lungo 51 metri, sospinto da una
propulsione a vapore, di continuare a navigare sul Verbano.
LE RELAZIONI FLASH
È consuetudine di questo convegno intervallare le relazioni più
articolate con altre di breve durata, per comunicare novità e iniziative. Aurora Lamperti ha rilanciato l’appello
per sostenere le prossime iniziative del Museo della Barca Lariana di Pianello
Lario (CO), ad oggi il più importante museo europeo per tipologia e numero di
barche conservate (oltre 400). A Francesco
Foppiano, Andrea Ghisalberti e Maurizio Daccà il compito di descrivere i
progetti legati alla tradizione ai quali sta lavorando lo Yacht Club Italiano
di Genova, tra cui il restauro di Bigrin,
ex Amadeus, sloop Marconi di 18 metri
varato dal Cantiere Beltrami nel 1960, e lo Yacht Club Italiano Heritage,
monumentale collezione di dati dello YCI ora digitalizzati e resi pubblici. L’architetto
Silvia Nanni ha annunciato le tappe
di “Sulla rotta dei leudi”, circuito di appuntamenti riservati alle barche
armate a vela latina che si svolgeranno tra maggio e ottobre in alto Tirreno,
sul Lago Maggiore e in Francia. Infine Gianfranco
Bonomi ha ripercorso la storia recente dello sloop Crivizza, varato nel
1966 presso il cantiere triestino Apollonio su progetto di Alan Buchanan. Nel
2018 questo 12 metri in legno è stato protagonista, con a bordo il carismatico
Mauro Pelaschier, del periplo dell’Italia da Trieste a Genova in qualità di
ambasciatore di Charta Smeralda, il Decalogo della Fondazione OneOcean dello
Yacht Club Costa Smeralda per salvare i mari dall’invasione della plastica al
quale hanno aderito oltre 80 club velici nazionali.
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