Manovre e ancora manovre, i due leader Dongfeng Race Team e MAPFRE
stanno infilando una serie incredibile di strambate, con una traiettoria
a zig-zag verso sud-est, tenendosi al limite della zona interdetta,
imposta dalla Antarctica Ice Exclusion Zone (AIEZ), uno strumento
virtuale attivato per tenere gli equipaggi lontani da pericolosi iceberg
presenti nelle basse latitudini dell’Oceano meridionale.
Secondo l’onboard reporter di Dongfeng, Martin Keruzore, l’odine
“strambata” incomincia a suonare come una punizione, qualcosa che
spaventa i velisti. E indubbiamente la sensazione sarà la stessa su
tutte le barche. La ragione è semplice: strambare su queste barche
richiede molte braccia, l’equipaggio fuori turno viene richiamato in
coperta per aiutare oppure rimane sotto per spostare tutto il materiale
da un lato all’altro della barca. Un processo che può durare mezz’ora e
che richiede uno sforzo fisico notevole. E, attualmente i leader stanno
strambando più di una volta all’ora.
“Stiamo navigando a vista con Dongfeng dalla scorsa notte,
entrambi abbiamo continuato a strambare sulla linea della zona di
esclusione dai ghiacci.” Ha raccontato il navigatore di MAPFRE Juan Vila in un report alla sede della regata ad Alicante.
“Abbiamo fatto 17 strambate in meno di 11 ore. Tutto bene a bordo, il
morale è altro, specialmente perché siamo riusciti a rientrare in
contatto con il leader.” In effetti c’è molto di cui essere
soddisfatti a bordo della barca spagnola visto che ieri avevano un
distacco da Dongfeng di 14 miglia e oggi, a 24 ore di distanza si è
ridotto a sole 5 miglia.
Alle spalle dei due battistrada anche gli altri team nella pancia
della flotta si sono rifatti sotto con Vestas 11th Hour racing a poco
più di 52 miglia, team Brunel a meno di 74, Sun Hung Kai Scalliwag a
83,3 e Turn the Tide on Plastic a 133,4 miglia.
Proprio da bordo di Turn the Tide on Plastic, arriva un video con Francesca Clapcich,
che dà il senso di quanto difficile sia rimanere sempre in controllo
della barca nelle condizioni di vento ma soprattutto di mare del
Southern Ocean, il video è scaricabile da questo link
In coda alla flotta team AkzoNobel ha ripreso a navigare al 100%
delle forze, essendo riuscito ad effettuare un’efficace riparazione
della rotaia della randa sull’albero. “Abbiamo issato la randa senza problemi, abbiamo fatto un buon lavoro.” Ha raccontato Nicolai Sehested. “Sapevamo che al secondo tentativo la riparazione avrebbe tenuto.”
In effetti AkzoNobel sta camminando bene e recuperando miglia, ben 125
nelle ultime 24 ore, anche grazie alla compressione della flotta
davanti. Oggi infatti le barche sono tutte più vicine, ma resta comunque
un buon segno per il team di Simeon Tienpont che sta cercando di
rientrare in gara.
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||||||||||||
| DTL nm | GAIN_LOSS | STATUS | SPEED kt | COURSE | TWS kt | TWD | DTF nm | |||||
| 1 | DFRT | 0.00 | 0.00 | RAC | 17.5 | 94º | 21.0 | 316º | 3103.32 | |||
| 2 | MAPF | 5.29 | 1.74 | RAC | 20.9 | 93º | 19.5 | 313º | 3108.60 | |||
| 3 | VS11 | 52.32 | 1.46 | RAC | 21.1 | 104º | 18.8 | 341º | 3155.64 | |||
| 4 | TBRU | 74.32 | RAC | 16.0 | 109º | 17.0 | 329º | 3177.63 | ||||
| 5 | SHKS | 83.08 | RAC | 14.7 | 99º | 16.8 | 332º | 3186.40 | ||||
| 6 | TTOP | 133.36 | RAC | 15.4 | 174º | 20.5 | 314º | 3236.68 | ||||
| 7 | AKZO | 250.75 | 38.50 | RAC | 22.4 | 99º | 17.8 | 321º | 3354.07 | |||

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