Le velocità sono tornate a salire per le sette barche impegnate nella
prima tappa della Volvo Ocean Race, dopo che la flotta si è lasciata
alle spalle Porto Santo. L’isola, che fa parte dell’arcipelago di
Madeira era boa di percorso ed è stata doppiata nelle prime ore del
mattino. Adesso la flotta ha puntato la prua verso nord, in direzione
del waypoint intermedio e poi della linea del traguardo di Lisbona, in
Portogallo.
I leader sono ancora gli americani di Vestas 11th Hour Racing, con lo
skipper Charlie Enright che sono anche stati protagonisti di un
incidente che avrebbe potuto costare caro quando un tubo del ballast (il
serbatoio d’acqua utilizzato per contrastare l’inclinazione della
barca) si è rotto e la sentina è stata inondata di 800 litri di acqua.
Gli statunitensi sono stati i primi a girare l’isola portoghese e si
sono messi in rotta verso la nuova “boa virtuale” annunciata ieri e
denominata Porto Santo Nord. L’andatura è quasi in poppa piena, il che
significa che i team dovranno strambare per raggiungere il waypoint, ma
che questa parte della Leg 1 è una gara di velocità pura.
La leadership di Vestas è però insidiata seriamente dagli spagnoli di
MAPFRE, che hanno optato per una diversa combinazione di vele che ha
permesso loro di essere altrettanto veloci degli americani, ma ad un
angolo leggermente più favorevole rispetto alla boa. Lo scafo rosso
degli iberici ha dunque riguadagnato circa 4 miglia fra le 7.00 e le 13
UTC, orario del rilevamento delle posizioni.
“Le condizioni sono piuttosto buone.” Ha detto il britannico Rob Geenhalgh da bordo di MAPFRE. “20
nodi di vento e facciamo circa 20 nodi di velocità, ma tutti sono
veloci e hanno aria buona adesso… Questa corsa verso il waypoint è una
questione di velocità. Noi ci siamo tenuti un po’ più a est, sperando di
riuscire a ridurre il distacco entro le 10 miglia quando arriveremo al
waypoint.”
AkzoNobel continua a restare in terza posizione, abbastanza in
sicurezza in confronto del gruppetto degli inseguitori ma tuttavia non è
riuscita ad avvicinarsi al duo di testa. Le posizioni del quartetto che insegue rimangono stabili, con la
quarta e la settima barca separate da sole 110 miglia. Ogni miglio è
guadagnato a fatica e ogni errore si paga raramente.
"Stiamo ancora lavorando sulle regolazioni di fino di queste barche.” Ha spiegato il navigatore di Sun Hung Kai/Scallywag Steve Hayles. “A
tratti siamo veloci ma in altri momenti manchiamo di passo. Però poter
regatare contro team come Brunel e Dongfeng, che hanno già corso con
queste barche, è una grande opportunità di impararare.”
Leg 1 – Position Report – Thursday 26 October (Day 5) – 13:00 UTC
1. Vestas 11th Hour Racing -- distance to finish – 572.0 nautical miles
2. MAPFRE + 12.2nm
3. team AkzoNobel +13.3
4. Dongfeng Race Team +22.9
5. Sun Hung Kai/Scallywag +29.7
6. Team Brunel +32.7
7. Turn the Tide on Plastic +33.0
2. MAPFRE + 12.2nm
3. team AkzoNobel +13.3
4. Dongfeng Race Team +22.9
5. Sun Hung Kai/Scallywag +29.7
6. Team Brunel +32.7
7. Turn the Tide on Plastic +33.0
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