Domenica
26
giugno 2016, lago di Hourtin, vicino a Bordeaux. 6 giorni di regate, 11
prove totali: il Campionato Europeo Moth a Foil, evento organizzato dal
Club
della Voile di Bordeaux Carcans Maubuisson, è terminato venerdì 24
giugno. Giancarlo Pedote ha partecipato a bordo del Mach2 Prysmian
4171 arrivando sessantesimo su 74 partecipanti.
« Per gli
studenti è tempo di vacanze. Per me la scuola è appena cominciata ». Commenta così, con un sorriso schietto, la sua
partecipazione al Campionato Europeo il navigatore oceanico Giancarlo Pedote. « E’ appassionante, è completamente nuovo e
lontano da tutto quello che ho fatto fino ad oggi. Infatti su 74 partecipanti mi sono classificato 60 ».
Giancarlo
Pedote ha
deciso di mettere temporaneamente da parte la navigazione in oceano
aperto per rimettersi completamente in gioco, iniziando un percorso che
lo obbliga
a recuperare una serie di conoscenze davanti alle quali non era ancora
stato messo difronte. Una barca con esigenze differenti, che richiede
una
condotta e quindi una preparazione diversa; regate con ritmi differenti,
che richiedono un nuovo modo di utilizzare energie e risorse: la
gestione di
un progetto Moth è esperienza e apprendimento allo stato puro.
« Oggi
la vela
vive un momento importante con l’introduzione del foil a tutto tondo,
per questo ho sentito l’esigenza pressante di gettarmi dentro a capo
fitto in questo settore della vela. In attesa di poter un giorno partire
su un progetto Imoca 60’, volevo cimentarmi in qualcosa che fosse, in
termini di gestione, il più lontano possibile da quello che so fare, e
credo che il mio risultato parli chiaro: penso di aver fatto centro
» conferma Pedote, che prosegue citando uno degli autori a cui è più affezionato: «
Come diceva il buon Tiziano
Terzani: “Dinanzi a un bivio, di una strada che va in basso e una che va
in alto, prendi sempre quella che va in alto. Ti troverai sempre
meglio”. Ed è grazie a questo buon consiglio che da sempre mi porto in
tasca, che adesso mi ritrovo a percorrere questa strada tutta in
salita ».
Una strada che lo skipper
di Prysmian Group percorre con la metodicità di sempre, come confermano i suoi piani per l’imminente futuro: « Tra
pochi giorni
mi trasferirò in Italia, per allenarmi sul Lago di Garda. Non sono
ancora capace di virare in volo e questo è decisamente penalizzante.
Nella vela in fondo non ci sono segreti: bisogna andare in acqua con
degli obiettivi e non uscire fino a che non si sono raggiunti. Imparare a
navigare svelti su queste barchine è molto interessante in termini di
sensazioni e setting. Il mondo della vela oceanica sta diventando sempre
più esigente, per questo è necessario prepararsi cercando di essere il
più completi possibile ».
Il Campionato Europeo si
è concluso con un podio tutto british: Michael Lennon si è aggiudicato il primo posto, seguito da Chris Rashley e Ben Paton.
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