Si è concluso mercoledì 1
giugno, presso la prestigiosa sede dello Yacht Club Adriaco, il “Progetto Vela”
promosso dalla Lega Navale sezione di Trieste, l’Istituto Nautico e lo Yacht
Club Adriaco. L’iniziativa, ideata dal vicepreside dell’Istituto Nautico di
Trieste Bruno Zvech e da Guglielmo Danelon, velista socio dell’Adriaco, con
l’intento di avvicinare gli studenti del Nautico alla passione della vela, era
articolato in tre uscite in mare dopo un’introduzione teorica curata dai prof.
Davide Battistin e Adriano Filippi.
Gli armatori dell’Adriaco
hanno messo a disposizione, anteponendo l’interesse dei ragazzi alla gelosia
per i propri “gioielli” d’epoca, le tre imbarcazioni storiche più prestigiose
del Mar Adriatico: Aria (categoria
8m stazza internazionale del 1935, “gemella” dell’imbarcazione Italia,
vincitrice dell’oro alle Olimpiadi di Berlino del 1936), Sorella (cutter inglese del 1858) e Bat (imbarcazione del 1889 appartenuta a Carlo Sciarrelli).
Ognuna di queste magnifiche barche
porta con sè un pezzo di storia e i ragazzi, oltre ad avvicinarsi alla
disciplina sportiva della vela, hanno potuto scoprire il fascino delle barche
d’epoca.
A bordo di ARIA, assieme a quattro ragazzi del
Nautico, lo skipper triestino Alberto
Leghissa, esperto velista professionista,
che, insieme all’armatrice Serena
Galvani, ha portato molte volte sul podio lo storico 8m SI, splendido
esempio dell’antica classe olimpica, riportata alla vita e alle vittorie dopo
tre lunghi restauri filologici.
Presenti i docenti
dell’Istituto Nautico Battisitin e Filippi, com. Claudio Nascig e il
vicepreside Bruno Zvech, il vicepresidente della Lega Navale di Trieste Sandro
Fabietti, il vicepresidente dell’Adriaco Gianandrea Cossi e Guglielmo Danelon
con gli skipper Paolo Vatta, Fabio Schaffer, Gianpaolo Bonmarco, Roberto
Fattori.
Per l’occasione, Danelon ha
ringraziato gli skipper che hanno amichevolmente partecipato all’iniziativa e i
ragazzi per la loro entusiastica partecipazione, con l’invito a proseguire
nella passione della vela anche frequentando le attività sportive promosse
dall’Adriaco. Soddisfatto anche Zvech, che si unisce ai ringraziamenti
aggiungendo: “E’ un’occasione unica perché attraverso queste iniziative
possiamo riscoprire un’identità inclusiva e solidale che sul mare si costruisce
davvero.
Di questa grande storia il Nautico ha l’ambizione di essere sempre più
parte”. Fabietti ha ricordato il legame e il ruolo che la Lega Navale ha avuto
e ha nella conservazione della tradizione marittima e nella diffusione dello
sport della vela, auspicando che questo progetto non resti un caso isolato.
Infine gli allievi, hanno testimoniato con calore la loro fortissima emozione
per essere stati coinvolti nel progetto e, in particolare, per essere saliti su
imbarcazioni d’epoca che conservano ancora le tracce di un glorioso passato.
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