Torbole
meglio di Rio con i campioni olimpici Trujillo e il russo Krutskihk in
testa dopo 4 regate. I primi 5 della classifica vantano tutti la
presenza ai Giochi Olimpici in questo Mondiale Master da primato. Da
prima anche il Garda che ha offerto una giornata di sole e vento. Il Mondiale Master del singolo olimpico del Finn ha
due padroni, l’olimpionico spagnolo Rafa Trujillo e il
russo Vladimir Krutskihk, campione Master in carica.
Entrambi hanno
vinto le 4 regate disputate, correndo però
in due batterie diverse. Lo scontro diretto arriverà solo nella giornata
finale
con la Medal Race. Questa manifestazione, che ha battuto come
partecipazione
ogni record precedente, è diventato il Mondiale più affollato nella
storia delle
flotte olimpiche. Il merito va alla vitalità del gruppo di concorrenti,
tutti dal passato illustre, quelli che sono nelle posizioni di testa
possono vantare varie partecipazioni ai Giochi.
C’è chi dice che il
navigare
sul Finn sia uno stile di vita. Forse lo è la vela, soprattutto quella
in
solitario come accade sul Finn, dal lontano 1952 barca olimpica, e come
accade
in tutti gli altri eventi in solitaria (vedi le sfide in Oceano). Rafael Trujillo Villar, per tutti solo
“Rafa”, vanta quattro presenze olimpiche, l’argento ad Atene 2004,
Campione del Mondo assoluto del Finn (la Gold Cup) nel 2007, randista sulla
barca gardesana di “+39 Challenge” nella America’s Cup di Valencia.
Sempre sul Benaco si è allenato per varie anni
prima con la Star e con il torbolano Silvio Santoni nel ruolo di sparring, poi con
il coach di Malcesine Michele Marchesini, l’attuale direttore tecnico della nazionale
azzurra di vela. L’altro “capoclassifica” è il russo Vladimir
Krutskihk campione del Mondo Master in
carica, anche lui in gara alle Olimpiadi e da qualche anno portacolori del team
Fantastica.
Oggi
seconda giornata per la flotta del Mondiale Il Garda ha offerto la solita
cartolina, azzurro terso, qualche nuvolone, la brezza dell’Ora che ha soffiato
con buona intensità dai 16 ai 18 nodi, condizioni, che in ogni altro angolo di
mondo sono fenomeni eccezionali, qui la normalità. Fantastico il colpo d'occhio
sui due campi di gara, sotto le rocce della strada gardesana di entrambe le
rive, il set di tanti film, ultimo in ordine di tempo il terzultimo della saga
di 007.
Dopo
Gara 3 in testa alla classifica restano in due, l’olimpionico andalusiano “Rafa”
Trujillo e l’olimpico russo Vladimir Krutskihk che continuano a guidare a
punteggio pieno. Secondo, in verità terzo, diventa lo svizzero Piet Ecker, che
rappresentò la sua nazione a Barcellona ’92 con l’FD, quarto è Michael Maier,
l’atleta olimpico della Repubblica Ceca che il Mondiale Master l’ha già vinto 5
volte, e che guida la graduatoria dei Grand Master, quarto l’australiano Paul
Mckenzie (in gara ad Atlanta nel 1996). Dopo le tre manches il primo degli
azzurri era Walter Riosa di Grado, non a caso Campione Italiano Master e
Grand Master in 19° posizione assoluta. Dopo Gara 4, come detto, si conferma la
staffetta in testa con Trujillo e Krutskikh, terzo sale Michael Mair (primo
Grand Master) affincato dallo svizzero Eckart, quinto è l’estone Harles Liv. Il
primo degli italiani è Walter Riosa (19°), Enrico Passoni (25°), Florian Demetz
(33°). Domani altri due prove e si andrà avanti così fino a giovedì, prima della
Medal conclusiva di venerdì.
Da
lodare è, di sicuro, il lavoro in acqua (ed a terra) della macchina organizzativa di
Torbole e Arco coordinata da Gianfranco Tonelli e dal suo attivissimo staff.
Nessun commento:
Posta un commento