Nelle ultime ore ci sono stati almeno tre cambiamenti
al vertice e la notte passata è stata intensa e stressante, a causa dei
venti leggeri e instabili. E' stato un vero e proprio match-racing
atlantico, fatto di piccoli guadagni e di piccoli ritardi, con
differenti prestazioni dovute a minime differenze di settaggio e di
scelta delle vele. Una situazione decisamente nervosa per il 57 velisti
che non possono fare grandi opzioni tattiche ma “tirare” sempre e al
massimo.
All'ultimo rilevamento delle posizioni sono gli
olandesi di Team Brunel guidati da Bouwe Bekking a guidare la flotta con
poco più di 8 miglia sugli spagnoli di MAPFRE e quasi nove su Abu Dhabi
Ocean Racing, ma la tappa sembra essere ancora molto aperta per tutti,
quando mancano poco meno di 2.200 miglia a Lisbona. Il terzetto alla
caccia dei primi, composto da Dongfeng Race Team, Team SCA e Team
Alvimedica sono ancora in corsa, con un distacco inferiore alle 13
miglia.
“Di scuro qualcuno si sbaglia. Ha detto
Justin Slattery, citando l'ovvio. In un miglio di oceano c'erano quattro
barche con configurazioni di vele completamente diverse. A metà
giornata ci siamo resi conto che il vento era così variabile e
instabile, che abbiamo smesso di provare a mettere in atto i nostri
piani e deciso di affidarci alla creatività del momento!” Ha raccontato Matt Knighton da bordo di Abu Dhabi Ocean Racing. “Non esiste un manuale, quindi ci creiamo delle regole nuove man, mano.”
E, come ormai tradizione, di questa edizione del giro
del mondo anche il minimo errore, con le barche monotipo e in
condizioni di vento leggero, può costare molto caro. Lo skipper di
Dongfeng Charles Caudrelier ha ben riassunto lo stato d'animo di molti
dei velisti nel suo blog di oggi, con la difficoltà di comprendere la
meteo e la frustrazione di dover fare i conti anche con le insidie della
Corrente del Golfo.
E' terribile questa Corrente del Golfo, il
vento è leggero e la corrente forte. Il vento è estremamente instabile e
difficie da interpretare. Siamo tutti vicini e le posizioni cambiano
con ogni raffichetta. Se esci dalla Corrente, poi, sei fuori dai
giochi.” ha scriutto il transalpino nel suo blog odierno. Le sei
barche dovranno anche evitare la zona di esclusione dei ghiacci, che li
terrà lontani dalla zona dove avvenne il celeberrimo e nefasto
affondamento del Titanic 103 anni fa, ma l'attenzione di Caudrelier è
puntata su un altro ostacolo, decisamente più rilevante dal punto di
vista strategico. “L'Anticiclone delle Azzorre è come un muro enorme
di fronte a noi. Come passarlo? Forse da nord, ma si fa più strada.
Oppure si può pensare di prendere la rotta diretta, e rischiare di
rimanere impantanati nel suo centro. Sarà il momento clou di questa
tappa.”
Anche a bordo di MAPFRE si soffre per l'incertezza della situazione, come ha raccontato l'onboard reporter Francisco Vignale. “Questa meteo sta renderdo la battaglia più dura ogni
giorno che passa. Il vento salta di continuo, e proviamo ad andare a
nord, ma la prua va da una parte all'altra come sulle montagne russe.
Ognuno cerca di usare i ballast e il trim dell'albero in maniera
diversa. Oggi eravamo tanto vicini ad Abu Dhabi Ocean Racing che potevamo sentire il rumore di qualcuno che lascava le scotte in un salto di vento.” Le previsioni meteo parlano di ancora almeno due giorni di vento leggero, il rompicapo atlantico continua.
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