Ieri sembrava che tutte noi ci fossimo alzate dal letto con il piede sbagliato. Aspettate, in effetti è stato proprio così – avevamo virato la notte precedente, dopo quella che era sembrata una giornata interminabile trascorsa navigando a mure a dritta. È come prendere la tua casa e spostare la porta di ingresso: tutto è uguale ma sembra diverso. In tutta onestà, ieri è stata una giornata impegnativa, ma credo che fosse dovuto più al tempo che alla virata. Mentre navighiamo verso nord sfruttando gli alisei provenienti da nord-est, abbiamo dovuto superare un fronte freddo, che includeva una zona di assenza di vento.
Queste sono parole che non vorresti mai sentire al risveglio: “assenza di vento”, ed io ritengo che questa situazione fosse la diretta responsabile dei pessimi umori a bordo.Una zona d’alta pressione senza vento significa esattamente questo: navigare attraverso una zona in assenza di vento, in qualche modo abbiamo realizzato che ci avremmo messo fino a due ore per attraversare questa zona. Due ore significavano rimanere indietro di duecento miglia. Lo ripeterò: DUECENTO MIGLIA!!! Anche coloro che generalmente sono ottimiste si rendevano conto di quanto questa notizia fosse deprimente.
Verso mezzogiorno abbiamo ricevuto un’email dal nostro amico Mr Legomen (lavora alla Lego e fa parte del nostro team di terra). La sua email era fantastica – positiva ed incoraggiante. Diceva cose tipo: “è bellissimo vedere dai report di posizione che state recuperando di nuovo.” Oh Mr Legoman, grazie, ma non sai che i nostri sogni stanno per essere spazzati via a causa di una zona di assenza di vento? Non vedi che, praticamente, sta cambiando il nostro giorno di arrivo? Non sai che la ”nostra tappa” ci sta sfuggendo!?Ma per tutta la giornata abbiamo tenuto i 14-16 nodi di velocità – era una navigazione che meritava un brindisi, era gloriosa.
Condizioni di navigazione perfette, sole caldo, l’acqua tiepida delle Bahamas - da prepararsi un cocktail leggero e suonare Jimmy Buffet! Sapevamo tutte cosa dovevamo affrontare, tuttavia era più semplice pensare,’Veramente? Come potrebbe venire guastata questa navigazione idilliaca?’. Sinceramente sembrava troppo bello per essere vero. Ma tutte noi sapevamo che lo era.Poi, al tramonto, il nostro mondo ha iniziato a sgretolarsi. Gradualmente il vento è diminuito. Successivamente sono apparse nuvole scure all’orizzonte: il momento oscuro e avverso era giunto.
Abbiamo iniziato a reagire: fuori il J1, prepararsi ad ore di vele sgonfie, attrezzature e pesi equipaggio in avanti.La nuvola scura e minacciosa che portava bonaccia era in effetti spettacolare. Si allungava sull’orizzonte e torreggiava su di noi. Il sole è diventato dorato e si è nascosto dietro la nuvola grigia. Come se qualcuno stesse controllando il vento con un meccanismo in grado di attenuarne l’intensità, il vento lentamente iniziava a “spegnersi”.Lentamente; molto lentamente; aspettate, in realtà c’è ancora pressione. C’È ANCORA VENTO!!!Improvvisamente c’è stato un richiamo generale dell’equipaggio in coperta: “nuvola scura davanti, bisogna virare adesso!”ha gridato Sam dal timone.
Un forte vento ha cominciato ad increspare la superficie del mare. Tutte le ragazze sono saltate giù dalle cuccette e si sono precipitate in coperta per affrontare Madre Natura.Il vento ha tenuto, e noi siamo passate a testa alta attraverso il fronte freddo, per poi entrare nei venti da nord est. Non abbiamo perso le duecento miglia preventivate. Perciò, Mr Legoman, dobbiamo correggerci. Nel finale abbiamo ancora possibilità di lottare.
Il meteo da qui in avanti sarà insidioso, per tutte le barche, e ci sono ottime possibilità di avvicinarci alla flotta più di quanto speravamo.Pertanto, abbiamo imparato la lezione: bisogna rimanere positivi e continuare a lottare, perché le probabilità che non vada poi così male sono piuttosto alte.
(www.teamsca.com)
Nessun commento:
Posta un commento