Ottimo inizio per il team Azzurra dello Yacht Club Costa Smeralda che oggi ha conquistato la sua prima vittoria nel Louis Vuitton Trophy in corso ad Auckland, sconfiggendo il forte avversario inglese Team Origin timonato dal fuoriclasse Ben Ainslie che ha al suo attivo tre ori e un argento olimpico. L’equipaggio tutto italiano di Azzurra, che in questa serie di regate affronterà sette dei più forti timonieri del panorama internazionale della vela agonistica, ha condotto la regata con estrema concentrazione tattica tagliando il traguardo con quasi un minuto di vantaggio. Francesco Bruni, skipper di Azzurra, ha confermato che la forma dimostrata con la vittoria contro il favorito Emirates Team New Zealand al Louis Vuitton Trophy svoltosi a Nizza lo scorso novembre non è casuale, ed è chiaramente felice aver rotto il ghiaccio ad Auckland con un’autorevole vittoria: “eravamo un po’ nervosi all’inizio. E’ stata una regata bellissima, nonostante il poco vento. Tutti i ragazzi hanno fatto un lavoro eccellente. Speriamo di continuare così, il campionato è ancora lungo.” Il momento cruciale della regata, quello in cui Bruni con Tommaso Chieffi alla tattica ha sferrato l’attacco e assunto il comando, è stato al primo giro di boa. Con estrema calma Bruni e i suoi ragazzi hanno eseguito un’issata di spinnaker magistrale. Da quel momento in poi per Bruni e il suo equipaggio è stata solo questione di controllare gli avversari. Giovanni Maspero, Team Principal di Azzurra, ha seguito la regata dei suoi ragazzi come “18esimo uomo” a bordo di Azzurra, come ospite spettatore che non può partecipare ad alcuna manovra. Riccardo Bonadeo, Commodoro dello Yacht Club Costa Smeralda e Presidente del team Azzurra giunto ieri ad Auckland per seguire l’evento, ha assistito all’avvincente regata dal gommone di assistenza del team. Il Louis Vuitton Trophy di Auckland fa parte di un circuito mondiale di eventi che consente ai migliori skipper ed equipaggi al mondo di sfidarsi con la formula del match racing, ossia scontri ravvicinati a due. Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento svoltasi ieri sera nella storica sede del Royal New Zealand Yacht Squadron, l’allineamento sul palco degli otto skipper partecipanti era a dir poco straordinario in quanto ad esperienza e palmares. Dean Barker, skipper del team di casa Emirates Team New Zealand che qui è ovviamente il grande favorito, è stato prudente: “il livello è certamente più elevato dell’anno scorso. Dobbiamo regatare bene perché ogni squadra può vincere”. Ad Auckland sono utilizzate le due barche di Emirates Team New Zeland (NZL84 e NZL92), che per arrivare alla fine del programma (round robin, semifinali e finali) dovranno disputare più di 50 regate. Quest’anno le barche sono dotate di vele nuove e identiche per pareggiarne le prestazioni. Le regate si svolgono nel magnifico campo di regata antistante Auckland che è stato in passato teatro di combattutissime sfide di Coppa America. Oggi il vento si è fatto attendere ma alla fine ha consentito agli organizzatori di disputare tutti e quattro i match previsti, che si sono conclusi alla luce di un magnifico tramonto. La squadra franco/tedesca di All4One con skipper il tedesco Jochen Schümann, triplice iridato olimpico e vincitore di due Coppe America, ha sbaragliato Mascalzone Latino Audi Team, l’altro team che batte bandiera italiana ma che ha a bordo solo tre italiani su 17 membri d’equipaggio, con al timone Gavin Brady, neozelandese trapiantato negli USA. Poi è stata la volta della squadra tutta italiana di Azzurra, l’unica insieme ai favoriti di casa ad avere una forte identità nazionale. Nel terzo match Emirates Team New Zealand con il fuoriclasse Dean Barker al timone ha battuto gli svedesi di Artemis condotto dall’americano Paul Cayard che nel suo palmares conta sette titoli mondiali, cinque campagne di Coppa America e due Giochi Olimpici. Nella regata finale del giorno il veterano di Coppa America Bertrand Pacé al timone di Aleph Sailing team ha battuto il polacco Karol Jablonski del team russo Synergy.
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