
Oggi il team Azzurra dello Yacht Club Costa Smeralda ha concluso la prima giornata delle semifinali del Louis Vuitton Trophy con un punteggio di 1 ad 1 pari con i padroni di casa Emirates Team New Zealand, perdendo per un soffio il secondo match che avrebbe consentito al team italiano di passare alle finali. Il match decisivo tra Azzurra e i neozelandesi si disputerà domani mattina. Degli altri due equipaggi che si sono sfidati oggi nella semifinale, Mascalzone Latino Audi Team (skipper il neozelandese Gavin Brady) ha battuto per 2:1 Artemis (skipper l’americano Paul Cayard) e ha conquistato il posto nella finale.Le due regate che Francesco Bruni, al timone di Azzurra, ha disputato oggi contro Dean Barker di Emirates Team New Zealand sono state appassionanti e cariche di suspense, dall’aggressivo circling di pre-partenza, alle penalità inflitte prima dai neozelandesi poi dagli azzurri, allo straordinario arrivo da fotofinish in cui i Kiwi hanno conquistato la vittoria con un vantaggio di 1 solo secondo. Al termine di questa lunghissima giornata di mare, Francesco Bruni ha dichiarato: “è stata una giornata molto emozionate, peccato che non abbiamo chiuso la partita. Come ho detto ai ragazzi siamo stati a un metro dalla leggenda perché battere Team New Zealand 4:0 [dopo il 2:0 di Nizza], non è mai riuscito a farlo nessuno nella storia. Peter Reggio [Principal Race Officer del Louis Vuitton Trophy] dice che sull’arrivo c’era un distacco di un metro, purtroppo con la nuova regola contano le prue, fosse stata la vecchia regola avremmo vinto noi. Nella vecchia regola contavano lo spinnaker o il tangone. Noi abbiamo tagliato prima con lo spi e il tangone, ma a quanto pare la loro prua era davanti alla nostra. Domani speriamo di fare meglio. Siamo contenti ma scioccati, per tutta la regata eravamo convinti che i Kiwi non avessero la distanza per fare la penalità e solo alla fine Tommaso [Chieffi] ha sentito puzza di bruciato. Noi abbiamo spinto la barca più che potevamo, non abbiamo rallentato, si potevano fare cose diverse ma se ti avvicini troppo l’avversario prova a darti una penalità e per noi sarebbe stato troppo rischioso. Comunque sia, abbiamo fatto esultare l’equipaggio neozelandese, era da 10 anni che non facevano così - urla, salti di gioa, strepiti… espressioni tipicamente italiane e già averli fatti esultare per noi è un gran risultato!”Riccardo Bonadeo, Presidente di Azzurra e Commodoro dello YCCS, oggi era 18esimo uomo per il secondo match e ha dichiarato: “i ragazzi hanno fatto un lavoro sensazionale. Le regate sono state magnifiche e spero che tutti gli appassionati di vela in Italia abbiano potuto vederle. Rappresentano un’importante promozione per la vela italiana. Domani avremo la possibilità di chiudere il conto.”Il primo match di Azzurra si è consumato con un bel vento di circa 15 nodi. Bruni, con Tommaso Chieffi alla tattica, è riuscito a sconfiggere i padroni di casa con una rimonta incredibile dopo essere incappato in una penalità al primo giro di boa. Nella prima poppa i neozelandesi sono apparsi più vulnerabili e Azzurra ha colto l’occasione per attaccare; nella seconda bolina Bruni, grazie anche al prezioso aiuto di suo fratello Gabriele “Ganga”, issato in testa d’albero per individuare i salti di vento, ha tentato il sorpasso. Tentativo riuscito magnificamente. Con una serie di virate tattiche, Azzurra è passata da un deficit di 80 metri a oltre 200 metri di vantaggio e si è liberata della penalità effettuando un giro su sé stessa. Nell’ultimo lato di poppa Bruni ha difeso bene la sua posizione, conquistando questa prima importante vittoria con un netto vantaggio di 18 secondi.Il secondo match di Azzurra, partito alle 18.15 con vento di 12-15 nodi, è stato ancora più appassionante e si è concluso a favore dei neozelandesi con un finale da fotofinish e un distacco di 1 solo secondo. Questa volta è stato Bruni a infliggere una penalità ai Kiwi nella pre-partenza, ma Barker è riuscito ad assumere il comando della regata nella prima bolina e da lì in poi non ha mai mollato la presa su Azzurra. A pochi metri dal traguardo i neozelandesi hanno ammainato lo spinnaker, completando il giro di penalità - la prua della barca neozelandese ha tagliato il traguardo 1 secondo prima di Azzurra.
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