Lunedi 26 Ottobre 2009 - Per dare l'idea di quanto sia migliorata Daniela si potrebbe citare la SMS del 2008 .Allora McGoldrick vinse tra i Serie, rimanendo a lungo a stretto contatto con i Proto migliori, mentre Daniela trapestava le ultime posizioni del gruppo, arrivando parecchie ore dopo, in una tratta di sole 140 miglia.Ora si può permettere il lusso di giungere solo di un soffio dopo l'australiano, al termine di quasi un mese di navigazione!Le sue immagini in testa d'albero credo che rappresentino quant'altre nessuna le qualità tecniche, fisiche ed umane che occorrono per portare a termine la Transat.Non per fare il maschilista, ma vederle esprimere in questa misura da una ragazza non farà che aumentare l'ammirazione e la stima che tutti le dobbiamo. Well done Dani... non vediamo l'ora di abbracciarti!
Per Gaetano il compito era particolarmente ostico... il suo proto nelle ultime stagioni aveva evidenziato un palese deficit di spunto rispetto ai nuovi mostri.Se parti con un P2 puoi sempre nutrire, nel fondo del cuore, la speranza di ottenere, di riffa o di raffa, un risultato decente. Per lo meno sai che non ti sarà impossibile tenere il gruppone nel mirino.Per Gaetano questo non era affatto scontato... e ci pare che abbia spremuto dal suo incrociatore il meglio del meglio possibile, con regolarità e sapienza marina.Gaetano non ho voglia di abbracciarlo ma di ascoltare dalla sua viva voce racconti che, sono sicuro ,trasuderanno di un'epica coloritissima... A presto!
Chi è stato il migliore?Ora il compito si fa arduo... fin'ora ci eravamo compiaciuti per il settimo posto dell'indimenticato Andrea Romanelli nel 1993 e di quello di Giacomozzi nel 1997.Ora ci ritroviamo questo fantastico quarto posto in categoria Serie di Giancarlo Pedote.Credo che i piani siano difficilmente sovrapponibili e che converrà, come del resto Classemini ha già ufficializzato, continuare a distinguere le due classifiche.Sicuramente di meglio non sarà facile fare nell'immediato, soprattutto tra i Proto.
Se distinguersi tra i Serie abbiamo visto quanto sia costato ai nostri in abnegazione e programmazione, non nascondiamoci che tra i Proto porebbe essere ancora più difficile.Le considerazioni economiche diventano imponenti per una campagna al Top, circa il doppio rispetto ai Serie. Le implicazioni tecnologiche e tecniche si moltiplicano rendendo improbo, se non impossibile, l'approccio vincente di un dilettante evoluto...Il bacino di utenza per uno skipper valido nella categoria regina credo che si limiti ai cultori di Classi Olimpiche, di Coppa America od ai professionisti dei vari circuiti di monotipi, con in più il pallino del solitario e con la voglia di farsi il mazzo per almeno due anni, perfetto identikit di Caracci... mica facile!La tentazione di provarci, da parte di molti, nei nuovi consorzi di Vor 70 italiani, temo che non faciliterà il compito, stornando qualche candidato dall'ipotesi Mini...
Comunque non fasciamoci la testa... le sorprese sono sempre dietro l'angolo.Ricordo ancora quando, nella primavera del 2002 , un mio amico mi disse che un suo conoscente voleva partecipare alla Mini Transat dell' anno successivo.Avendone già conosciuti a decine di sognatori inconcludenti, gli fissai un'appuntamento a casa mia giusto per cortesia... e due sere dopo venne a trovarmi Enrico Podestà ( ottavo nel 2003 )! Quindi... in alto i cuori!
Per Gaetano il compito era particolarmente ostico... il suo proto nelle ultime stagioni aveva evidenziato un palese deficit di spunto rispetto ai nuovi mostri.Se parti con un P2 puoi sempre nutrire, nel fondo del cuore, la speranza di ottenere, di riffa o di raffa, un risultato decente. Per lo meno sai che non ti sarà impossibile tenere il gruppone nel mirino.Per Gaetano questo non era affatto scontato... e ci pare che abbia spremuto dal suo incrociatore il meglio del meglio possibile, con regolarità e sapienza marina.Gaetano non ho voglia di abbracciarlo ma di ascoltare dalla sua viva voce racconti che, sono sicuro ,trasuderanno di un'epica coloritissima... A presto!
Chi è stato il migliore?Ora il compito si fa arduo... fin'ora ci eravamo compiaciuti per il settimo posto dell'indimenticato Andrea Romanelli nel 1993 e di quello di Giacomozzi nel 1997.Ora ci ritroviamo questo fantastico quarto posto in categoria Serie di Giancarlo Pedote.Credo che i piani siano difficilmente sovrapponibili e che converrà, come del resto Classemini ha già ufficializzato, continuare a distinguere le due classifiche.Sicuramente di meglio non sarà facile fare nell'immediato, soprattutto tra i Proto.
Se distinguersi tra i Serie abbiamo visto quanto sia costato ai nostri in abnegazione e programmazione, non nascondiamoci che tra i Proto porebbe essere ancora più difficile.Le considerazioni economiche diventano imponenti per una campagna al Top, circa il doppio rispetto ai Serie. Le implicazioni tecnologiche e tecniche si moltiplicano rendendo improbo, se non impossibile, l'approccio vincente di un dilettante evoluto...Il bacino di utenza per uno skipper valido nella categoria regina credo che si limiti ai cultori di Classi Olimpiche, di Coppa America od ai professionisti dei vari circuiti di monotipi, con in più il pallino del solitario e con la voglia di farsi il mazzo per almeno due anni, perfetto identikit di Caracci... mica facile!La tentazione di provarci, da parte di molti, nei nuovi consorzi di Vor 70 italiani, temo che non faciliterà il compito, stornando qualche candidato dall'ipotesi Mini...
Comunque non fasciamoci la testa... le sorprese sono sempre dietro l'angolo.Ricordo ancora quando, nella primavera del 2002 , un mio amico mi disse che un suo conoscente voleva partecipare alla Mini Transat dell' anno successivo.Avendone già conosciuti a decine di sognatori inconcludenti, gli fissai un'appuntamento a casa mia giusto per cortesia... e due sere dopo venne a trovarmi Enrico Podestà ( ottavo nel 2003 )! Quindi... in alto i cuori!
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