venerdì 4 settembre 2009

TRANSAT 6,50 - pochi giorni al via


Giovedi 3 Settembre 2009 - Ho sentito Caracci affermare, in senso diminutivo, che la regata in Serie, rispetto a quella sui Proto, è un'altro sport. Non sarei così categorico. In fondo il record assoluto di miglia percorse nelle 24 ore da un Serie (269) è solo di una decina inferiore a quello dei Proto (Manuard nel 2007), non dimentichiamoci che nel 2008 Lobato nelle dure condizioni della Acores -Les Sables col suo P2 si è fatto un baffo di tutta la flotta, Proto compresi e lo stesso Andrea, alla SMS, è venuto a capo della resistenza del P2 di McGoldrick con qualche affanno.Ad ogni modo è innegabile che le probabilità che il primo a tagliare la linea di arrivo a Bahia sia un Proto siano altissime.Vediamo di sbrogliare un pò l'intricata matassa del novero dei favoriti di questa edizione della Transat650.

Continuo a citare l'intervista a Pierre Rolland sull'ultimo numero di Voiles et Voilier. L'autorevolissimo progettista-regatante segnala di non notare tra gli iscritti personalità dello spessore di un Manuard o di un Le Blevech.E' verissimo ma questo complica ancora di più l'analisi, dato che mai come in questa edizione, saranno anche una decina i concorrenti che potranno giocarsi la vittoria. Il coro è unanime: Ruyant e Le Diraison sarà difficile che non salgano qualche gradino del podio.Il primo in due stagioni ha vinto Map, Mini Barcellona, Pornichet, Pavois e di sicuro ho dimenticato qualcosa.
Ho assistito personalmente ad una sua uscita a vela in condizioni impossibili dallo stretto canale del porto di Douarnanez: la padronanza del mezzo testimoniava senza ombra di dubbio che Thomas su di quel Mini ci aveva vissuto per centinaia e centinaia di ore...Il curriculum di Stephane è meno ponderoso ma pare che il parigino dagli occhi cerulei, manager al seguito, già secondo Serie nel 2007 stia prendendo confidenza nel suo Manuard e l'accoppiata Map-MiniFastnet 2009 è di quelle che lasciano pochi dubbi.Da qui in poi ci avventuriamo nell'ignoto, potendo solo elencare una serie di Skipper che nel corso delle ultime stagioni hanno, a turno,fatto bellissima figura nelle regate del circuito dei 650 e che potrebbero sfornare ogni sorta di risultato, non ultima la vittoria.

Bertrand Delesne: 19esimo nel 2007 su di un pacioso Mistral, ha iniziato la costruzione del suo Manuard già a Febbraio del 2008. Il risultato? Al GPI 2009 era già a 1000, infatti ha vinto, e la sua recentissima vittoria alla Trangascogne lo mette in bella evidenza.

Fabien Despres:nelle ultime due stagioni ha "solo" vinto la peraltro poco frequentata Marsiglia- Algeri e non ha fatto meglio che quinto alla Transgascogne, però... il suo De Beaufort (chi era costui?) è salito sul podio nel 2007 e Fabien matura una tale autostima da non nascondersi dietro un dito, affermando di essere lì per vincere.

Jorg Riechers:il simpatico e chiacchierone tedesco,forte di una sponsorizzazione generosa che gli ha permesso una campagna sontuosa ha raggiunto a forza di miglia su miglia una mirabile simbiosi col suo Bertrand e la vittoria nella prima tappa della Transgascogne prova che ha raggiunto la forma migliore al momento giusto.

Remy Aubrun:monta il Manuard di penultima generazione che nel 2006 aveva,per primo, indotto Caracci al dubbio sulla velocità del suo 431. Remy in quattro anni di fraquentazione del circuito, non ha mai goduto dell'acuto stordente ma la sua regolarità nei "top five" ne fa un pretendente a qualsiasi risultato Pierre Brasseur:il roccioso ex Pogo1 si è pasciuto alla scuola di un immenso delle solitarie come Gildas Morvan. Il suo Magnen è lo stesso che è arrivato secondo alla Transat 2007 ed alle Azzorre 2006… Basterà la sua grinta per rallentare la corsa degli "spigoloni" dell'ultima generazione?

Nicolas Boidevezi:questo sciatore su snow board da primi 70 al mondo under 25, è stato il primo ad infrangere il muro dei sei giorni per coprire le 1000 miglia di qualifica. Il suo Bertrand nuovo di pacca si è sempre distinto tra i primissimi e solo per pochi minuti ha perso la Transgascogne. Come non tenerne conto?

Henry Paul Schipman:monta la gemella evoluta del 624 di Le Blevech. Non teme default di velocità con nessuno e, dopo il ritiro alle Azzorre, ha lavorato molto sull'affidabilità del mezzo.
Olivier Avram:esperto "over40" è alla sua terza Transat650 ed il suo Finot è la gemella di 667 di Ruyant. Ha terminato la sua preparazione vincendo a luglio la Navy Ouest.

Sebastien Picault:la presenza, dopo 12 anni, del mitico Karen Liquid di Magnen tra i favoriti sembra tratta dal libro "Cuore". Gli ammodernamenti che su 198 ha fatto Hardy per le ultime due edizioni, non dovrebbero bastare a colmare il gap di velocità... ma Sebastien ha perso il Mini Fastnet per soli 90 secondi....
E Andrea Caracci...?Siamo assolutamente convinti che il tasso di classe, esperienza e temperamento del milanese non sia secondo a nessuno dei predetti, anzi... Purtroppo Andrea, contro ogni sua volontà, arriverà alla partenza su di un mezzo appena ultimato e pochissimo testato.Lui è il primo a sapere che razza di handicap sia, su mezzi così sofisticati, e con avversari che non lasceranno indietro neppure un decimo di nodo, il non conoscere i limiti a cui portare la barca, correndo sempre sul filo del "non tiro o rischio di rompere?". Speriamo che un'niziale Meteo clemente gli lasci il tempo di prendere le misure del suo Manuard con armo rivoluzionario. Forza Andrea !

Probabilmente potremmo continuare ancora per un pò ad elencare qualche altro outsiders... ma crediamo di avere già complicato abbastanza la faccenda. Le vicende dell'affascinante giallo si svilupperanno sotto i nostri PC da qui a pochi giorni.
Tutti a la Rochelle dunque... non c' è nulla che possa alimentare i sogni latenti come il bazzicare le banchine alla vigilia della Mini. Se qualche lettore intende fare il grande passo avrebbe oltrettutto la possibilità di valutare l'acquisto di un Mini a regata terminata.Avete visto che Del Zozzo, Pedote Apolloni e Rossi hanno già messo in vendita i loro bolidi? Chi si sentisse tecnicamente ed economicamente all'altezza potrebbe contare su Mini già ottimizzati con infinita passione ed esperienza.

Sì perchè la vita continua! L'edizione 2009 non è ancora partita che qualcuno, per fortuna, sta già pianificando l'Azzorre 2010 o la Transat2011.In quest'ottica vanno sicuramente lette le recenti felici conclusioni delle Qualifiche di Frattaruolo, Beyer e Renella.Lunga vita ai Mini 6,50 !
(S. Paltrinieri)

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