mercoledì 29 maggio 2024

A SESTRI LEVANTE IL 99° VARO DEL LEUDO “NUOVO AIUTO DI DIO”


25 maggio - Le burrasche – e quel fulmine - non hanno fermato il “Nuovo Aiuto di Dio”! E così, l'ultimo ed unico Leudo ancora navigante, che il prossimo anno compirà il secolo di vita, ha preso il mare sabato 25 maggio per quella che potrebbe esser stata almeno la “sua 99vesima volta". 

Nell'attesa di festeggiare il centenario del prossimo anno, bisogna considerare che se oggi come oggi il varo viene eseguito con l'aiuto di potenti mezzi meccanici e non più a forza di braccia, ciò non toglie che si può percepire ugualmente la portata del duro lavoro e la perizia che venivano messi in campo per muovere una simile imbarcazione, anche oggi così faticosa e complessa.

Coloro che sabato 25 hanno potuto assistere alle operazioni di varo di questa storica grande imbarcazione a vela del passato “sintesi del modo di andar per mare”, che stazza quasi 30 Tsl ed è lunga 15 m. oltre il bompresso, è stata occasione rivestita di quel fascino anche romantico che han sempre avuto questo genere di cose “nostrane, nostrali, nostraline. . . nostræ, nostrànn-e, nostralinn-e, e. . . insomma, che appartengono alla grande tradizione marinara della nostra Comunità di Liguri ed in particolare, per il caso, di Rivani, Sestrini e Genovesi che
“de Leuidi. . . ne sàn quarcösa. . .”

Nel ricordare ancora una volta che alcuni Soci dell'Associazione Amici del Leudo nel corso dell'inverno (degli inverni!), con il loro lavoro certosino ma estremamente complesso e faticoso hanno provveduto ad un quasi generale refitting del Leudo Nuovo Aiuto di Dio oltre che alla costruzione del nuovo invaso, che, per chi se ne capisce un po’, sa che non è "cosa" da poco, non si può non pensare anche alla presenza dei Leuidi e delle “loro botti” qui a Levanto ma che soprattutto alcuni nostri concittadini, alcuni di essi ancora in vita, come ad esempio Ivo Brusco
e Giuseppe Tuvo, che ho il piacere di conoscere, han preso imbarco sugli stessi ed uno di loro, il Tuvo, nel 1952, imbarcato giovanissimo sul “Lino Bregante”, ha addirittura ottenuto dall’armatore il suo primo “Libretto di Navigazione”.

Dopo aver ricordato i due marittimi che han continuato a navigare fino alla pensione, bisogna anche dire che, oggi, menzionare almeno Gian Renzo Traversaro anima del Leudo, Giorgio Fondi Presidente dell’Associazione ed il Comandante Bruno Chiappara che è anche un bravo regatante FIV, vuol dire dar voce a tutti coloro che a qualunque titolo han fatto l’impresa. . .nell’attesa di rivedere il Leudo, qui a Levanto, per la Festa di San Giacomo.

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