lunedì 27 settembre 2021

MÈTIS VELA DELL'UNIVERSITÀ DI PADOVA È TERZA PER UN SOFFIO NELLA 1001VELACUP A MONDELLO


 Quattordicesima edizione del trofeo 1001VelaCup, disputato nelle acque di Mondello (Palermo) dal 23 al 26 settembre, con 9 regate molto “tecniche”, che si sono svolte in condizioni meteo buone di vento medio leggero, spesso molto variabile. È stato un rientro importante, dopo lo stop-covid del 2020, con grande entusiasmo e partecipazione di studenti e professori. Dodici le imbarcazioni presenti, in rappresentanza di 7 atenei: Università di Karlsruhe (Germania), Napoli Federico II, Padova, Palermo e Trieste, e i Politecnici di Milano e Torino.

 L’imbarcazione Athena, del team Metis Vela dell’Università di Padova, con Marco Pitteri al timone e Arturo Bevilacqua in prua, con due primi di giornata è terza nella classifica finale, ad un solo punto dalla seconda, Fenix, del Politecnico di Torino. Vince l’imbarcazione Dedalo dell’Università di Trieste, magistralmente condotta da Succi-Tezza, con 6 primi di giornata. I padovani Marianna Peditto e Andrea Coppola regatano con grande attenzione tattica e regolarità, ottenendo un ottimo quarto posto, considerando le caratteristiche della loro imbarcazione Ate, più idonee a vento forte.


Il progetto internazionale studentesco 1001VelaCup, alla quattordicesima edizione, prevede la costruzione di derive acrobatiche a vela, di 4,60 metri di lunghezza costruite con almeno il 70% di materiali naturali la costruzione, sperimentazione e prova in mare. Il regolamento prevede in alternativa una componente minima del 75% di materiali riciclabili per la ricerca di nuove soluzioni tecnologiche mirate a una maggiore sostenibilità senza rinuncia alle massime prestazioni in regata. Le imbarcazioni padovane Athena e Ate sono costruite entrambe in sottovuoto, la prima in composito naturale di balsa e fibra di lino, la seconda in composito riciclabile di PET, fibra di lino e resina termoplastica, con una tecnica all’avanguardia mirata alla completa riciclabilità.


Molto “agonismo” anche a terra sulla questione “riciclabilità”, per verifiche richieste dal team padovano alla Commissione Tecnica sulle imbarcazioni Fenix e Calipso del Politecnico di Torino. Queste impiegano fibre in basalto, molto più leggere e performanti delle fibre di lino impiegate dalle altre imbarcazioni, ma delle quali deve essere verificata la riciclabilità, intesa come ripristino possibile delle proprietà iniziali. La classifica è pertanto da considerarsi provvisoria, e potrà essere definitiva solo dopo una verifica approfondita da parte della Commissione Tecnica.

 

Metis Vela non è riuscito invece a conservare il trofeo “Paolo Padova” per equipaggi composti da professori e studenti, di cui era detentore. Le regate, combattutissime, si sono svolte quest’anno con la formula del match-race e hanno visto l’Università Federico II di Napoli prevalere sull’Università di Palermo. I professori padovani Tomaso Patarnello e Andrea Lazzaretto, responsabile del team Metis, hanno patito il vento forte e rafficato, che ha favorito timonieri molto giovani e preparati per questo tipo di regate.


La squadra padovana è composta quest’anno da una trentina di studenti appartenenti a discipline diverse: Ingegneria, Medicina, Scienze Ambientali, Biotecnologie, Scienza dei Materiali, Fisica, Economia, Statistica. Il team leader è Marco Pitteri, il lavoro di progettazione e sperimentazione in laboratorio è stato condotto sotto la guida di Filippo Santi, Arturo Bevilacqua ha seguito la preparazione degli equipaggi, Maria Melato e Gaetano Petraglia l’organizzazione generale e ogni aspetto amministrativo.


Un ringraziamento agli organizzatori dell’evento, gli architetti Massimo Paperini e Paolo Procesi, e al prof. Antonio Mancuso dell’Università di Palermo. Un plauso a tutti i soci del Circolo Vela Sicilia, che hanno messo a disposizione spazi, personale e attrezzature, ospitando con grande e sincera generosità tutti gli equipaggi e i docenti accompagnatori.


Un ringraziamento all’Ateneo, in particolare alla dott.ssa Rosa Nardelli e a tutto l’ufficio Public Engagement, nonché al Dipartimento di Ingegneria Industriale per il sostegno economico e amministrativo. Un grazie sincero anche a Selden ed Eurosail per il costante e propositivo supporto tecnico Senza questo sostegno non sarebbe stato certamente possibile raggiungere questi risultati.

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