lunedì 19 ottobre 2020

DELL’ANDAR PER MARE PER GIOCO, PER PASSIONE E PER . . . DOVERE . . .


 Di tutte le manifestazioni molto belle e di vivo interesse legate al mare che la nostra attività sportiva nella nostra Zona ha messo in campo fino a questa parte dell’anno, mi piace segnalare le due Regate conclusive della stagione agonistica 2017 che si sono tenute nel Golfo Paradiso proposte da due di quei Circoli “così detti minori” oltre che l’avvenimento così nostrano e così “marinaresco” quale quello dell’alaggio del Leudo “Nuovo Aiuto di Dio”.

Son decenni che il Club Vela Sori ed il C.A.M.V. Recco si occupano “ostinatamente e con passione” di “cose del mare”. Nel corso degli anni hanno proposto, promosso e portato a termine attività velica, scuola vela, veleggiate, gare di nuoto ed altro ancora avendo fatto scendere in mare centinaia di imbarcazioni delle varie classi per quelle che son diventate “Classiche” Prove a Mare e/o Regate che dir si voglia che solo una mera questione strettamente strutturale non ha consentito uno sviluppo ancora maggiore proprio per mancanza di più adeguate ed utili strutture.
Ciò non di meno, come ha voluto ricordare il Presidente del Club Vela Sori Giacomo Dondero, non è la prima volta, e qualcosa vorrà pur dire, che proprio sulle spiagge di questi Circoli così legati al mare ed alle sue attività anche sportive accade a volte che agli stessi vengano restituiti, come nel caso di Sori, gli echi di campioni riconosciuti a livello nazionale e mondiale che hanno iniziato la loro attività sportiva proprio lì e che pur avendo dovuto trasferirsi altrove per svolgere appieno la loro propria attività sportiva, capita a volte che si ritrovino a “dare una mano” per le regate del Circolo. . . quelle che parlano anche del territorio e della sua gente ai quali sono normalmente dedicate.
Ma va bene così e a tutti fa piacere, così come quando, approfittando delle condizioni “almeno utili” se non “più favorevoli”, si dà il via alle prove a mare per concluderle al meglio con l’auspicabile buon gradimento da parte di tutti. Ci si prova sempre.
E così, in questo modo, ci è parso essersi svolte le prove a mare sabato 30 a Sori (dove è stato anche assegnato il Trofeo Divizia per Laser recuperato causa mal tempo nella data originale) e domenica 1 a Recco con gli amici dei Dinghy 12’ che se da una parte hanno potuto trovare buone condizioni in mare, dall’altra, a terra, non son mancate neppure belle e simpatiche sorprese come le trofie al pesto di Sori ed anche la Vela Quantum offerta a Recco dalla Famiglia Noli in memoria di Alberto.
Ci si prova sempre. E allora qui al Circolo, come sempre, siamo tutti pronti in attesa dei prossimi eventi iniziando proprio dal recupero (quella ufficiale fu rinviata per il maltempo) della prova a mare a Bogliasco che assegnerà il Trofeo Golfo Paradiso per Optimist quale coronamento di una altra interessante ed utile collaborazione fra i tre Circoli del Golfo Paradiso che danno vita ormai da tempo a questa “Classica” per i più giovani regatanti. Insomma, vien proprio da pensare: dalla più giovane età, alla maturità, nella continuità con passione e tenacia.
Passione e tenacia che non saranno mancate neppure sabato scorso durante l’alaggio del “Nuovo Aiuto di Dio” il Leudo che fa bella mostra di sé a Sestri Levante e che vede perpetuata la sua storia attraverso l’Associazione Amici del Leudo, Presidente Chiappe e Armatore Traversaro in testa.
Il “Nuovo Aiuto di Dio” ci riporta a quando di quei Leudi su quelle spiagge se ne potevano contare centinaia. Stavano lì, in attesa del varo, del viaggio e dell’alaggio nella continuità della loro dura vita di imbarcazione da lavoro. Partire, Sardegna, Elba, Capraia (Genovese fino al 1929) e tornare con carico di vino, formaggio e chissà cos’altro oltre a mare e vento affrontati a volte anche duramente e. . . qualche cosa da raccontare!
Purtuttavia, alare e varare quell’imbarcazione di 15 mt. (oltre il bompresso), da 22 TSL come fosse un gozzetto. . . emm. . . qualcosa di “quell’arte marinaresca” dell’andar per mare creatrice di civiltà che noi tentiamo di percorre ecco, che allora, per noi amanti perpetuatori di quest’arte, trovarselo un giorno nel Golfo Paradiso quale Barca Comitato e poter dare il via dal suo bordo magari alle classiche e bellissime imbarcazioni da regata quali il Dinghy 12’ oppure l’Optimist dei giovanissimi, sarebbe veramente bello!

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