martedì 24 marzo 2020

VECCHIE VELE: brigatino a palo ERMENEGILDA DANOVARO


Il brigantino a palo Ermenegilda Danovaro venne costruito dai cantieri Baglietto di Varazze (*) nel 1880 per conto dell'Armatore Danovaro di Genova. Stazzava 407 tonnellate lorde.
Nel 1910 l'unità venne acquistata dall'Armatore Simone Dapelo di Camogli che la ribattezzò Bianca Rosa, utilizzandola per i traffici del carbone. Il Dapelo di Camogli era specializzato nel traffico e nel commercio di carbone vegetale che acquistava, trasportava e rivendeva soprattutto sul mercato di Genova. Arrivò ad avere una dozzina di bastimenti dediti a questo commercio.
Nel 1938-39 la Bianca Rosa era ancora in servizio.
Al termine della seconda guerra mondiale non risulta più nei Registri.

(*) Questo cantiere, che diverrà famoso in tutto il mondo per la costruzione di prestigiosi yachts, è nato nel 1854 con Pietro Baglietto che costruiva gozzi da pesca.
"Varazze fu, veramente, una delle principali benemerite, anzi la principale benemerita della ascesa velica e armatoriale di Liguria. E d’Italia.

Perché fu essa, con i suoi dodici costruttori navali di prima classe e otto di seconda classe, con le sue impareggiabili maestranze , con i suoi tanti cantieri e con il suo adeguato arenile, quella che diede le navi per gli osamenti armatoriali dei navigatori di Liguria.

Per poter proclamare davanti agli stranieri, documentandolo, “che i più grandi siamo stati noi” e che la nobile e tenace Varazze, soltanto in 65 anni , cioè dal 1800 al 1865, seppe dare agli armatori di Liguria ben 1680 navi e più di duemila legni da cabotaggio, bisogna fare un passo indietro anche per offrire agli stessi stranieri la spiegazione e genesi di questa sua formidabile attività costruttiva.

Varazze adunque poté costruire quel tanto naviglio per due principali ragioni:
Perché ebbe, da secoli, delle impareggiabili maestranze e perché fu la patria di costruttori “nati” diretti discendenti di quegli uomini che già venti secoli fa erano fabbricanti di navi sull’arenile di Varazze. Il distintivo della stessa città, L'”Hasta ad Navalia” informi.”

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