I
bambini convocati per il raduno di Genova erano tutti nati tra il 2007 e
il 2009 provenienti dalla I XII XIII XIV XV zona FIV. Le condizioni
meteo incontrate sempre con sole, temperatura in calo nell’arco dei 3
giorni e vento teso da terra sempre molto rafficato e talvolta troppo
forte per l’età dei ragazzi. Il programma del raduno si è svolto con
ritmi abbastanza serrati visto anche la comoda sistemazione presso
la.scuola di mare “Beppe Croce” dello Yacht Club Italiano che.ospitava
il raduno, in modo da sfruttare ogni ritaglio di tempo utile.
Giovedì pomeriggio: accoglienza dei ragazzi presso la struttura e sistemazione nelle foresterie, briefing prima della cena. Venerdi:
colazione alle.8 poi tutti in piazzale ad armare le barche e le vele,
briefing in aula poco prima di uscire in acqua alle 10,30. Le condizioni
meteo col vento da N teso e rafficato hanno messo alla frusta non pochi
giovani timonieri che comunque hanno portato a termine l’allenamento
senza mollare.
Allenamento composto dapprima su un lavoro fatto a gruppi
mirato a migliorare le manovre e la tecnica di conduzione poi tutti
insieme su tattica di regata, partenze, partenze e regate intorno a boe
fino al momento del rientro per le 15,30. Dalle 17 alle 19 il
de-briefing ha evidenziato le regolazioni di vela e centrature utili
alla conduzione con vento teso e visione filmati. Cena alle 19,30 per poi coricarsi presto e recuperare energie mentali e fisiche per il giorno successivo.
Sabato
17: la meteo prevedeva meno vento ma poi in realtà si è dimostrato da
NE e di intensità maggiore che però non ci ha impedito di svolgere
l’attività in acqua dalle 10,30 fino alle 15. Alle 16,30 è stato
proposto ai ragazzi un’ora di attività fisica con studio
dell’equilibrio, posizioni fondamentali.della ginnastica e un piccolo
circuito farcito di esercizi soprattutto per le capacità coordinative
senza tralasciare le condizionali in modo indiretto. Al termine della
ginnastica il “riposo” fisico ha previsto aula fino.alle 19 con visione
filmati e approfondimenti su manovre e tecnica di conduzione.
La consueta cena servita presto alle 19,30 ha consentito di andare a letto molto presto.
Domenica
18: in acqua alle 10,30 fino.alle 13. A terra nel piazzale il vento era
molto forte e rafficato e sembrava presagire l’impossibilità
dell’uscita che invece , una volta fuori.dal porto, si è dimostrata alla
portata di quasi tutti. Al rientro il pasto caldo servito alla scuola
di mare ha ritemprato i piccoli e noi istruttori e con il debriefing
sono stati congedati i ragazzi.
Conclusioni:
le condizioni meteo e di freddo hanno condizionato un po’ il rendimento
di alcuni e hanno invece evidenziato la tempra e la tecnica di altri se
pur tra i più leggeri. È
stato messo a fuoco dallo staff istruttori il punto sulle regolazioni
della vela (stroppi, segno stazza, vang, base, picco) e loro utilizzo
nelle diverse condizioni meteo-marine, sull’uso della deriva, sulla
regolazione del piede d’albero, sulla conduzione della barca in
condizioni di vento molto rafficato.
Qualche timoniere ha dimostrato
tenacia e forza di volontà da vendere nonostante l’età e il peso
talvolta veramente molto leggero.
Ringraziamenti:
-a Pietro Micillo (istruttore “padrone di casa”) che ha condiviso insieme a me questo raduno
-ad
Alessandro Maffei (delegato AICO della 1^zona e collega) che ci ha
aiutato in acqua il venerdì e che ci ha proposto un semplice ma efficace
test sull’attenzione da far fare ai ragazzi e che abbiamo colto al volo
-a Massimo e a tutto lo staff della scuola di mare
-allo
Yacht Club Italiano per l’ospitalità di questi giorni mettendo a
disposizione la scuola di mare “Beppe Croce” e il “Grampus” (storica sua
barca scuola d’altura) per ospitare i ragazzi a dormire.
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