Il sogno di Italia, di Gaetano Mura e del Team 1Off per ora
si ferma a Fremantle, Australia Occidentale, dove la barca è approdata
l’ultimo giorno dell’anno, ferita da alcune serie avarie. A Fremantle,
l’esame della situazione ha chiarito che Italia ha bisogno di una
permanenza di ben più di qualche ora in cantiere. Non si tratta solo di
ripristinare il sistema di navigazione satellitare, ma anche e
soprattutto di intervenire su parti strutturali per ovviare ai danni
causati dall’urto dei timoni contro un oggetto flottante non
identificato, avvenuto nella notte del 9 dicembre, da poco superato Capo
di Buona Speranza, che dopo una prima riparazione in mare si erano
ripresentati.
Infatti, a seguito di un’attenta perizia cantieristica le avarie
riscontrate si sono rivelate ben più serie delle stime iniziali,
richiedendo l’alaggio e la messa in cantiere della barca. In particolare
si è determinata una delaminazione dello scafo conseguente all’urto
subito. Inoltre è necessaria una completa revisione del pilota
automatico e del dissalatore, ossia il dispositivo che garantisce la
produzione d’acqua dolce per evitare di sovraccaricare la barca con
scorte d’acqua potabile che rappresenterebbero di per se un peso
eccessivo.
Senza il corretto funzionamento di questi due sistemi è
impensabile affrontare una navigazione in solitario. 1Off, il Team di
Gaetano, non vuole esporre l’ocean racer al rischio di prendere il mare
con un’imbarcazione non perfettamente in ordine.
Italia infatti avrebbe dovuto discendere lungo l’Oceano
Indiano fino a oltre 48° di latitudine Sud per passare a sud della Nuova
Zelanda, e proseguire nel Pacifico scendendo a oltre 55° di latitudine
Sud per passare Capo Horn, per poi completare il viaggio risalendo lungo
l’Atlantico. La permanenza in cantiere a Perth e il percorso con venti
sfavorevoli necessario a riportare Italia in rotta avrebbero
fatto slittare il tratto finale in Atlantico in un periodo
caratterizzato da forte instabilità e dai primi cicloni tropicali.
Quindi la decisione, sofferta ma unanime, di fermare qui la corsa di
Italia, e riprendere il progetto in futuro, in condizioni più
favorevoli. Questo malgrado, con una comunicazione del 2 gennaio 2017, il World
Sailing Speed Record Council (WSSRC), l’organismo deputato a omologare i
record di velocità a vela abbia dato luce verde alla possibilità di
continuare a correre per il giro del mondo, nella configurazione con
assistenza e scalo.
Questo tipo di record tuttavia comporta che il
cronometro non venga fermato nel corso dello scalo tecnico. Il tempo di
percorrenza complessivo sarebbe stato penalizzato non solo per la durata
della sosta stessa, ma anche per il tempo necessario all’avvicinamento
allo scalo e, successivamente, a riprendere la rotta originaria.
A questo punto, tentare di abbreviare i tempi di sosta avrebbe
significato mettere a repentaglio la sicurezza di imbarcazione e
navigatore. 1Off, di comune accordo con Gaetano, ha quindi dovuto
prendere la difficile e dolorosa decisione di rinunciare al
completamento dell’impresa. Il Team 1Off è solidale con Gaetano Mura, al
quale non ha mai fatto mancare il proprio sostegno in un momento di
così grande difficoltà. Entrambi sono determinati a guardare alle nuove
sfide che li attendono in futuro.
Mentre 1Off sta già provvedendo al rimpatrio dello skipper in Italia,
da Cagliari partirà un piccolo gruppo di tecnici che, assieme agli
esperti che stanno supportando 1Off a Perth, prepareranno Italia per il rientro a bordo di un cargo.
(www.gaetanomurarecord.com)
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