20/11/2016 - La situazione meteo è sempre molto complessa e noi viaggiamo sul filo del rasoio. La testa del Vendée Globe grazie a velocità incredibili è riuscita a
stare davanti alla depressione e scendere, incollati ad essa,
rapidamente verso il Sud Africa. Noi navighiamo ai limiti della
saccatura ( la saccatura è un promontorio di bassa pressione che si
infila tra due alte pressioni, in questo caso l’alta pressione formatasi
a largo del Brasile e l’anticiclone di S.Elena.
Questo sistema,
abbastanza permanente, genera delle depressioni al largo del Brasile che
corrono verso sudest e vanno poi a fondersi con le depressioni che
viaggiano intorno all’Antartico). In questo momento, più che mai, è
importante restare il più possibile veloci. Stanotte, navigando nel
fronte freddo associato alla saccatura, ho cercato di spingere al
massimo restando invelato anche sotto i groppi (nuvole piovose con
raffiche di vento anche violente) e abbiamo persino fatto qualche punta a
18 nodi.
Al momento seppur con un angolo molto poggiato ( più largo
rispetto all’incidenza del vento e in questo caso più lento in
velocità), abbiamo ancora un buon vento, ma questo non garantisce di
scampare ai tentacoli dell’alta pressione che si estende a nord.
Mi scrivono stamane i miei meteorologi Andrea Boscolo e Alessandro Pezzoli:
“Una nuova alta pressione, in queste ore, sta prendendo forma a
Nordest di Buenos Aires. in Argentina, e si sposterà lentamente, nelle
prossime ore, verso Nordest. L’alta pressione di Sant’Elena, ad Est
dell’isola di Tristan, è in spostamento molto lento verso Est e si
“schiaccerà” parzialmente sull’Africa a causa dello spostamento della
depressione verso Sudest. L’alta pressione di Sant’Elena nei prossimi
giorni sarà pertanto molto ad Est e “disturbata” dalle depressioni che
si trovano a Sud. Non garantisce una sicurezza navigando verso Est,
saremo continuamente sul filo del rasoio, perdendo acqua sull’ortodromia
(l’ortodromia è la navigazione per circolo massimo cioè la rotta che
segue la curvatura terrestre ed è la rotta teorica più breve anche se a
vista non è intuitivo)”.
Non è un dispetto rendervi partecipi di tutto ciò. E’ non per essere
da solo a dovermi arrovellare con gli umori di chi governa ogni cosa,
solo per cercare di spiegare la logica di rotte non dirette verso il
punto di destinazione, ma che devono tenere conto di molteplici fattori.
Sono belle giornate di sole e vento finalmente in poppa. Ho approfittato
per fare le “pulizie di stagione”, riordinare la barca, fare dei check
generali e qualche piccolo aggiustaggio qua e là, per fortuna di poco
conto.
Io e Italia siamo in forma, abbiamo trovato un nostro ritmo,
entrambi nella consapevolezza di quanto uno dipenda dall’altro. Il resto
vien da sé. Sono equilibri che qua si regolano da soli, legati
all’istinto primordiale di sopravvivenza che non tengono conto di
influenze socio-culturali e non devono passare che per il benestare del
proprio istinto. E naturalmente del cuore.
Cala Gonone il Pane Carasasu
Ieri ho visto una bellissima foto di Cala Gonone, sempre straordinariamente bello il mio paese. Qui ho il Pane Carasau che mi fa sentire un po’ a casa e che tra l’altro si conserva a bordo come il giorno in cui è stato fatto. Sono certo che farà il giro del mondo conservandosi perfettamente.
Ieri ho visto una bellissima foto di Cala Gonone, sempre straordinariamente bello il mio paese. Qui ho il Pane Carasau che mi fa sentire un po’ a casa e che tra l’altro si conserva a bordo come il giorno in cui è stato fatto. Sono certo che farà il giro del mondo conservandosi perfettamente.
Approfitto per salutare il mio paese Cala Gonone e Dorgali, in particolare tutti quelli che hanno contribuito attivamente e col cuore a far si che io ora sia a qui a navigare e raccontarvelo.
Ciao a tutti
Gaetano e Italia
(www.gaetanomurarecord.com)
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