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da sinistra) Giulio De Stefano, Antonio Ciciliano, Nino Cosentino |
E’ scomparsa
un’eccellenza della Vela Napoletana , a quasi 83 anni è morto ieri a Napoli Antonio Ciciliano, prodiere del Dragone
Venilia I-19, bronzo Olimpico a Napoli
1960. Classico
rappresentante della scuola velica posillipina, pagine della storia velica
napoletana, su cui oggi si basa l’attività velica zonale, riportano il suo
nome, i suoi compagni di equipaggio e le regate vinte. Un gigante
buono, quasi una recluta sia per la giovane età, sia perché proprio sul Venilia
ha colto il sapore delle prime affermazioni.
Il suo inizio avvenne sui Dinghy
12’ a cui seguirono Star e Dragone. Prima di entrare nell’equipaggio del
Dragone Venilia I-19 (feb. 1958) è stato sul 5.50 con Vittorio Postiglione. In
equipaggio con Nino Cosentino e Giulio De Stefano, negli anni precedenti
l’Olimpiade di Napoli ha vinto le più importanti regate europee della classe Dragone
tra cui la Settimana di Kiel (1958), e il Marblehead Trophy (1959). Nel 1960 a
28 anni è stato l’elemento più giovane della rappresentativa azzurra ed in
equipaggio sul Dragone Venilia (I-19) ha
vinto la medaglia di bronzo con Giulio De Stefano ed al timone Nino Cosentino.
Un velista vecchio stampo, un grande signore, dotato di stile e spiccato senso
dell’humor. Profondo conoscitore della Vela napoletana che raccontava
piacevolmente con aneddoti e ricordi su fatti e personaggi incontrati nella sua
lunga militanza sportiva.
La sua fine è
una grave perdita per la V Zona e per
l’intero mondo velico campano che si
stringe attorno alla Sua famiglia.
Napoli 5
settembre 2015
Francesco Lo
Schiavo
Presidente V
Zona FIV
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