mercoledì 25 febbraio 2015

Team SCA in the Volvo Ocean Race - Giorno 17: Siamo ufficialmente fuori dai Doldrums


Dopo poche ore trascorse sul mio materassino nella parte più a prua dello scafo, Sam mi ha svegliata con un voce delicata, ma al tempo stesso piena di eccitazione: Anna-Lena devi venire assolutamente a vedere questa cosa. Ho preso la mia videocamera e l'ho seguita in coperta, dove non potevo credere ai miei occhi. C'erano lampi di luce intermittenti, a 360 gradi intorno a noi, che illuminavano il cielo nuvoloso e in qualche occasione anche la barca. A giudicare dall'assoluto silenzio che regnava a bordo era un evento di una potenza eccezionale.
 
Lo spettacolo mattutino è stato seguito da una bellissima alba. Normalmente, durante queste ore iniziali della giornata, Annie sta regolando le vele mentre Elodie sta al timone. In quel momento la nostra velocità era di zero nodi. Chiunque conosca Annie può immaginare la sua frustrazione in quel momento. È affascinante come lei riesca a convogliare tutta la sua concentrazione ed i suoi sforzi per sfruttare al massimo ogni minimo alito di vento. In seguito abbiamo avuto alcune ore con temperature elevate, ed il calore era davvero intenso. 

In quel momento erano di turno Stacey e Sally, ma il loro ruolo, in quelle condizioni, era limitato a tenere i pesi a prua. Per sfuggire al sole bruciante le due ragazze si sono costruite una tenda utilizzando alcuni sacchi di vele e due bastoni. Erano entrambe elettrizzate dal risultato del loro lavoro e posso capirlo, perché funzionava davvero! Le sacche delle vele garantivano ombra e, sotto la tenda, era quasi fresco.Siamo state praticamente ferme per cinque—sei ore, ma avevamo la corrente dalla nostra e ciò ha fatto sì che il report di posizione fosse meglio di quanto in realtà sarebbe dovuto essere. 

Lentamente è ritornato il vento: siamo passate dal navigare a 3-4 nodi, a 5-6 nodi e, verso ora di pranzo, facevamo 13-14 nodi. Concluderò con le buone notizie. La prima è che ultimamente abbiamo guadagnato miglia attraverso i Doldrums. La seconda è che siamo ufficialmente fuori dai Doldrums e facciamo rotta verso la Nuova Zelanda.

In generale si può dire che questa volta abbiamo navigato decisamente bene attraverso i Doldrums. Non c'era veramente il tempo per annoiarsi. Penso di aver dormito all'estrema prua (per migliorare l'assetto della barca in condizioni di assenza di vento) solo per due turni di riposo. Una grande differenza rispetto all'ultima tappa, nel corso della quale penso di non aver visto la mia cuccetta per due settimane.(www.teamsca.com)

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