Siamo a metà giornata e abbiamo appena pranzato. Sono alla mia scrivania
sottocoperta, nella sauna buia che è la nostra barca. A fianco a me, alla
postazione del navigatore, Libby sta parlando con Carolijn. Stanno analizzando
il report di posizione: non è andata come speravamo, ma in un certo senso ce
l'aspettavamo. Quello del navigatore, non è un compito facile, ci sono
tantissimi fattori e scenari da tenere in considerazione e scelte tattiche da
compiere. Dee Caffari sta timonando con un gran sorriso sul viso. Il Sud
Pacifico è stato ricco di sorprese fino ad ora. Alcune brutte, ma per la maggior
parte positive, e noi siamo tutto fuorché annoiate. Nel corso della notte
abbiamo attraversato una zona di vento leggero e abbiamo dovuto spostare tutti i
pesi in avanti, incluse noi stesse. Dopo dieci giorni abbiamo anche compiuto la
nostra prima strambata.
La mia "scrivania" e attrezzatura sono state spostate a
dritta; è una strana sensazione trovarsi improvvisamente a vivere sull'altro
lato della barca. Tuttavia ho gradito il cambiamento, specialmente quando cucino
mi piace potermi sporgere nell'altra direzione, tanto per fare qualcosa di
diverso!
La mattina è trascorsa tranquilla. È iniziata lentamente, con venti leggeri
mentre il sole sorgeva. Annie era alla regolazione delle vele: lei adora farlo
in queste condizioni di vento e si vede dalla sua concentrazione e dal suo
impegno. Dopo poco tempo era ora di cambiare assetto, fare una mano di terzaroli
sulla randa, cambiare la vela di prua e naturalmente spostare tutti i pesi. Non
si può mai dimenticare lo spostamento dei pesi. Quando il vento aumenta
d'intensità, le vele stivate in coperta e l'attrezzatura sottocoperta vengono
spostate da prua verso poppa. In una regata offshore lo spostamento dei persi è
una "storia infinita". Ma dato che ogni nodo di velocità è essenziale siamo
molto felici di farlo.
Ed ora siamo qui. Sfortunatamente, nel corso della notte, abbiamo perso
miglia nei confronti delle altre barche e, nonostante questo, al momento, stiamo
navigando a 18 nodi di velocità; purtroppo pare che ne perderemo ancora un pò
prima di poter riuscire a riavvicinarci alla flotta. Ma non ci facciamo
abbattere da questa situazione. Sappiamo dove siamo dirette. C'è una zona di
transizione insidiosa tra la flotta e Auckland. Abbiamo lottato con forza fino
ad ora e adesso siamo in vena di andare "a caccia". In giorni come questo, con
vento stabile, sole, belle planate e spruzzi in coperta, c'è una sola opzione,
ed è andare avanti. (www.teamsca.com)
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