Alicante,
Spagna – 29 ottobre 2014 - Leg 1 - giorno 18 - Per la prima volta dal
passaggio di Capo Verde, la flotta ha un nuovo leader. Ieri, infatti, il
team olandese guidato dal veterano Bouwe Bekking, alla sua settima
partecipazione al giro del mondo, ha preso la testa ai danni di Abu
Dhabi Ocean Racing che aveva guidato il gruppo dei sette Volvo Ocean 65
per un'intera settimana. Ma la classifica è tutt'altro che decisa, con
una situazione meteo rompicapo per i navigatori, che devono aggirare al
meglio l'anticiclone di Sant'Elena e i suoi venti leggeri, prima di
poter finalmente entrare nei mitici Quaranta Ruggenti.
Forse coloro che hanno scelto l'est
hanno sottostimato la scelta ovest? Fino a oggi i commenti dalle barche
che si sono tenute ad est erano negativi sull'opzione a ovest di Team
Vestas Wind. Ma ora la bolla di alta pressione si sta sviluppando e
forse il navigatore olandese Wouter Verbraak ha letto il futuro nelle
carte meteo in maniera non così superficiale. “La notte non ci ha
deluso, molte strambate per cercare l'aria migliore. Alla fine è calata,
i leader hanno guadagnato e il gruppo degli inseguitori si è compresso.
Wouter, però, non sembra preoccupato, il suo obiettivo è di prepararsi
per andare veloci a est, crede che siamo nella zona migliore per
prendere il vento quando si formerà la bassa pressione.” Raccontava oggi Brian Carlin, Onboard reporter di Team Vestas Wind.
All'ultimo rilevamento Dongfeng Race
Team si trova a un'ottantina di miglia di distacco e sta cercando di
restare nella scia dei primi, tenendo anche d'occhio Team Vestas Wind a
ovest. “Stiamo usando due diversi tipi di file meteo, quelli europei e
quelli americani. Ma non sempre dicono la stessa cosa, bisogna fare
delle scelte. Perciò negli ultimi due giorni abbiamo visto rotte così
diverse. Il verdetto fra qualche giorno.” Scriveva nel suo blog oggi Yann Riou da bordo della barca franco/cinese. “Queste
questioni strategiche ci tengono svegli, stiamo anche parlando molto
dell'arrivo a Città del Capo. La data di arrivo definisce il numero di
giorni che ci restano da passare ancora in mare, e a terra... E' un
argomento molto sentito.”
Resta il fatto che le oltre 2.300 miglia
che separano i leader dalla meta tutto sembrano tranne che facili da
interpretare. I modelli di navigazione meteo mostrano una situazione
complicata dove la bassa pressione, che tutti i team sperano di trovare,
si sta ulteriormente allontanando verso sud. Come spiega il meteorologo della Volvo Ocean Race, Gonzalo Infante: “Team
Vestas ha fatto una mossa piuttosto aggressiva ieri, posizionandosi ad
ovest, e sembra che l'opzione stia pagando, almeno sul medio periodo.”
Intanto il nuovo leader Team Brunel è quello che si è avvicinato di più
all'alta pressione e vive una situazione di “blocco” nel senso che non
potrà strambare finche il vento non cambierà di direzione e aumenterà di
intensità. Nel mezzo, con una scelta più conservativa c'è Abu Dhabi
Ocean Racing. “La corsa è ancora verso sud, dove i team cercheranno
di agganciare un fronte freddo che li spinga verso est e verso Città del
Capo.” Spiega ancora Infante.
Un fronte che secondo le elaborazioni
dei software potrebbe essere veloce, tanto che le prime quattro barche
potrebbero raggiungere Città del Capo a distanza di un'ora l'una
dall'altra. La variabilità della meteo nella zona, tuttavia, e la
prudenza suggeriscono che le carte in tavola potrebbero ancora cambiare.
Inoltre, la flotta dovrà rispettare il limite di navigazione che la
direzione di regata ha deciso di imporre ai team, la cosiddetta Ice exclusion zone,
per evitare il rischio di incontri con iceberg o growler con una linea
posizionata a 42° sud. Infante stima che la flotta potrebbe avvicinarsi
molto a questa zona e si potrebbe assistere a una nuova compressione.
Per il momento le tracce dei
leader si stanno avvicinando e secondo le simulazioni al computer coloro
che sono attardati, in particolare gli spagnoli di MAPFRE potrebbero
ridurre significativamente il distacco. Spagnoli che, come racconta
l'Onboard reporter Francisco Vignale hanno avuto anche qualche problema
tecnico a bordo a peggiorare la situazione. “Stamattina presto
abbiamo sentito un allarme, che indicava che avevamo solo il 30% di
batteria, e che è necessario ricaricare. Il motore parte ma le batterie
non si caricano. Quindi abbiamo spento tutto, sistema satellitare,
computer, luci di bordo, gps. Quindi abbiamo chiamato la direzione per
informarli. Michel (Desjoyeaux) e Iker (Martinez) si sono messi al
lavoro ma non sono riusciti a trovare l'origine del problema. Poi
abbiamo scoperto che si potevano caricare le batterie solo se isolate,
non tutte insieme. Forse dipende dal problema con la via d'acqua che
abbiamo avuto l'altro giorno, o forse c'è qualcosa che non funziona
bene, non lo sappiano. Ora tutto ha ripreso a funzionare, ma sappiamo
che se dovesse succedere di nuovo nei prossimi giorni potrebbe essere
una cosa seria. Ci stiamo preparando a condizioni di navigazione
piuttosto dure, abbiamo controllato tutti i verricelli e l'albero. Come
dice Iker tutto può succedere a queste latitudini e quelli che si sono
preparati meglio potrebbe avere i risultati migliori.”
Posizioni alle ore 15.40 UTC di mercoledì 29 ottobre 2014
1 – Team Brunel – a 2.370,3 miglia dall'arrivo
2 – Abu Dhabi Ocean Racing – a 15,3 miglia dal leader
3 - Dongfeng Race Team- a 48,3 miglia dal leader
4 – Team Vestas Wind- a 58,8 miglia dal leader
5 – Team Alvimedica - a 66,6miglia dal leader
6 – MAPFRE - a 188,5 miglia dal leader
7 – Team SCA– a 262,1 miglia dal leader
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