martedì 23 aprile 2013

MINI 6.50 - Diario di Bordo - Il Proto venuto dal passato vince il GPI


Ci siamo asciugati le ossa! Dopo mesi e mesi del freddo e dell’umidità che avevano caratterizzato quasi ogni uscita dei ministi, rivolta che fosse ad allenamenti, trasferimenti od alle pur bellissime SoloRoma SoloRace ed Arci, finalmente è ricomparso il sole. Vero, come scrive Nannini, che i cultori dei 650, come a tutti i velisti d’altura in genere, non disdegnano dormire bagnati… ma diciamocela tutta: gareggiare sotto il cielo stellato o dipinto di blu che più blu non si può, accarezzati da brezze e senza battere i denti sotto tanti strati di polari è veramente un’altro vivere.
 
Chiaro che poi si trova sempre qualcuno che recrimina il fatto che non si sia mai ridotta vela, che siano mancate le impoppate furenti, che le piatte abbiano falsato certi verdetti… ma secondo noi correre in Mini 650 non deve per forza tradursi in una sofferenza ad oltranza pertanto: viva l’altra pressione e viva il GPI 2013!

Se avevo ventilato l’ipotesi che il percorso del GPI fosse il più bello di tutti, ora ne sono più che mai convinto. La visibilità perfetta di cui si è goduto ha esaltato le qualità estetiche di una tratta che è parsa proposta da un’agenzia di viaggi, più che da un Comitato di Regata
Ed allora si è trattato di una scampagnata per educande? Niente affatto.
Lo slalom tra l’Arcipelago, corso in regime di brezza tesa, era disseminato di mille insidie. Ogni isoletta costituiva una potenziale minaccia sulla via del bel risultato. I venti leggeri e variabili hanno imposto agli equipaggi ritmi serratissimi in termini di regolazioni e cambi di vele ed era difficile riposare per più di tre decine di minuti consecutivi senza essere richiamati sul ponte per manovrare.
Alla fine la stanchezza si è fatta sentire, eccome, e proprio quando un Meteo di difficile interpretazione richiedeva lucidità nell’approntare le giuste traiettorie di avvicinamento a Genova.

Lavagna 1996
Allora non esistevano le regate per soli Mini e le barchette gareggiavano ospiti di regate aperte ad altre Classi. Alla Corsicax2 di quell’anno partivano 4 Te Salt, il Rolland di Gardossi ed un marziano di nome Paris Texas portato da uno skipper di rango sociale inusitato, il fratello dell’ex “Premiere Dame” Carla Bruni.
Il biondo e riservato Virginio vinse a mani basse e non potemmo non ammirare il fatto che un siffatto figlio dell’alta borghesia si degnasse di correre e soffrire con noi sulla più proletaria della barche da regata.

17 anni sono passati e quella barca è tornata in Liguria a gareggiare,nelle mani di un giovane skipper francese, Ludovic Menchin e sotto l’egida della Fondazione dedicata all’antico skipper, mancato prematuramente. Quando una barca nasce bene!
Le arie leggere hanno esaltato le qualità del Finot che non è mai uscito dai primi due posti, dando la zampata quando più serviva alla fine.

I Proto saranno anche in crisi ma penso che, per fortuna, anche in futuro non si potrà fare a meno d loro. Sciolti come sono da vincoli progettuali troppo stringenti sono un’inno alla fantasia ed alla libertà espressiva di chi li concepisce e li migliora costantemente.
In banchina è bello gustarseli… e le velocità con cui divorano i percorsi, anche quelli lenti come quest’anno, non possono non incantare.

La lotta tra i primi 4 è stata magnifica.
Sampaquita ha condotto a lungo la danza, perdendo il filo solo in dirittura d’arrivo, mentre Jeff e Sam hanno sofferto un pò scafi dalla vocazione più oceanica e planante, un pò impacciati nelle petole.
Tanto per dire che tipi circolano in banchina: alla fine Bruno Garcia mi ha avvicinato per comunicarmi che parteciperà il prossimo mese all’Ironman di Lanzarote!

Il duello tra le barche “normali”è stata vinta dai gardesani di Exing99 Gelmini/Paltrinieri che hanno condotto più che onorevolmente il Rolland del ‘96.
Notiamo che Exing, insieme al MaVie di Farina, era l’unico Mini ancora privo di centralina del vento.
Un bell’esempio di antica abiltà conduttiva!

Avevamo previsto che ques’anno i Serie non avrebbero potuto vincere la classifica Scrath e così è stato. Però… Pascal Braud, vincitore del 2012 ha portato così bene il suo D1, ben stimolato dal D2 Colibrì, da arrivare pelando la poppa dei Fabulous 4 di cui prima.
Dopo il fantastico bis, motivi di budget lo obbligano a rintanarsi fino alla Mini Transat.
Ricordiamoci del suo 502.

Andrea Pendibene in Med è una garanzia.
Non molla un’attimo la presa, sa uscire con freddezza da situazioni anche ingarbugliate e stampa un bel podio, classificandosi tra l’altro primo degli Italiani.
A proposito… solo la sua ed Exing99 le barche italiane tra le prime 10… siamo contenti che tanti stranieri corrano da noi ma dovremmo batterne un pò di più…

Anche questa volta si è avuta la dimostrazione che nelle più probabili condizioni meteo che si trovano nelle nostre regate si può vincere su ogni mezzo.
D1, D2, Ginto, Zero e… solo quinto il primo P2. Questa volta Argo ed RG 650 non hanno incantato ma abbiamo già scritto che il campo di regata era di difficile interpretazione e, probabilmente, troppo ostico per Russi ed Australiani, abituati a tutt’altro genere di condizioni.
A proposito di numeri: l’RG veleggia sul settimo esemplare mentre il cantiere che produce gli Argo si è acquistato i tre esemplari che mancavano per arrivare a “10?.
Nulla di più facile che ad Ottobre la classifica dei Serie godrà dei due nuovi arrivi.

Consideriamo che in Italia sta nascendo un nuovo progetto di una barca di Serie, che in Brasile sarebbero già stati venduti 14 esemplari di un nuovo disegno e che l’Araba Fenice P3 forse non è più tanto utopica… i prossimi anni ci sarà veramente da divertirsi!

Lo Yacht Club Italiano si è per l’ennesima volta dimostrato degna sede di un grande evento.
Ormai il GPI è il perno dell’attività in Mediterraneo dei 650 e questo concetto è tantopiù rinforzato dal doloroso fatto che il Grand8 in Camargue, l’altra “long distance”del Grand Bleu, probabilmebte non verrà organizzata per mancanza di fondi. Teniamocelo stretto ed onoriamolo da armatori con la nostra presenza: nel 2014 dovremo essere di più ed infarcire i primi posti delle classifiche!

Ed ora a Sanremo per la SMS…
la prima regata in solitario mai organizzata in Italia per qualsivoglia Classe da regata, l’ultima delle 4 perle di un Calendario Nazionale fantastico. 
(da www.classemini.it di S. Paltrinieri)
 

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