Dopo
quasi 21 giorni dalla partenza a New York (avvenuta il 31 dicembre 2012 alle
16h 22' 56'' passaggio Statua della Libertà; alle 17h 49' 30'' passaggio di
Ambrose Light), e con più di 6.700 miglia alle spalle (sulle 13.225 totali per
arrivare a San Francisco) il Vor 70 Maserati è alle prese con uno
dei
passaggi più delicati e difficili della storica Rotta dell'Oro: il
doppiaggio
del leggendario Capo Horn contro i venti e le correnti dominanti,
l'estremapunta sud dell'Argentina che si trova nei cosiddetti “50
urlanti”, proprio dove
si scontrano oceano Atlantico e Pacifico.
In
queste ore Giovanni Soldini e compagni stanno navigando a 14 nodi di velocità
con vento da est, sud est, verso lo stretto di Le Maire, che dista solo 44
miglia dalla loro prua. 160 sono le miglia che separano Maserati da Capo
Horn. Il doppiaggio del mitico capo dovrebbe avvenire domani mattina presto e
si prevede difficile sia per l'arrivo di una perturbazione con venti da ovest
sui 30 nodi, con raffiche fino a 40, sia per la presenza di parecchi iceberg
tra lo stretto di Le Maire e Capo Horn.
“A
bordo tutto bene, siamo pronti ad affrontare il passaggio di Capo Horn
controvento”, racconta Soldini raggiunto al telefono verso le h 14.30 di
oggi.
“Siamo diretti verso lo stretto di Le Maire e abbiamo deciso di passarci
dentro
per fare meno strada e per posizionarci il più a ovest possibile. Il
passaggio
dello stretto sarà molto impegnativo per i 4, 5 nodi di correnti
contrarie e
per la presenza di alghe giganti che potrebbero avvolgersi sulla
chiglia. Sono
come gomene, lunghe 20 metri e larghe 20 centimetri. Dobbiamo stare
molto
attenti. Una volta usciti dallo stretto, dritti su Capo Horn. Avremo un
forte
vento da ovest per tutta la giornata di domani, con punte fino a 40
nodi.
Sappiamo anche che ci sono sette, otto iceberg tra Le Maire e Capo Horn,
quindi
cercheremo di passare molto vicini a terra, col radar sempre acceso. La
nostra
strategia sarà quella di sfruttare ogni minima variazione della
direzione del
vento in modo da virare sugli scarsi e portarci velocemente a ovest per
poifare rotta verso nord paralleli alla costa del Cile. Ma non troppo
vicini al
Cile perché le Ande sono così alte da formare un muro che comprime le
isobare e
il vento potrebbe aumentare sotto costa anche di 15 nodi. Noi ce la
stiamo mettendo
tutta, sarà l'oceano a decidere quando lasciarci passare”.
Il
record New York-San Francisco è monitorato dal World Sailing Speed Record
Council (WSSRC), l'organismo internazionale che certifica i migliori tempi di
percorrenza delle barche a vela sulle rotte storiche dei clipper. Due le
categorie di barche: monoscafi e multiscafi. L’attuale record dei monoscafi,
categoria cui appartiene Maserati, è detenuto dal francese Yves Parlier
che nel 1998 a bordo del 60 piedi Aquitaine Innovations ha impiegato 57
giorni, 3 ore, 2 minuti.
Il record nella categoria dei multiscafi è stato
stabilito nel 2008 da Lionel Lemonchois a bordo del maxi-catamarano di 110
piedi Gitana 13 (43 giorni, 3 minuti, 38 secondi, media di 13,5 nodi). Gitana
13 ha passato Capo Horn dopo 22 giorni, 7 ore e 25 minuti di navigazione.
A
bordo insieme a Giovanni Soldini, un equipaggio internazionale di otto
affiatati navigatori e velisti: gli italiani Guido Broggi, Corrado
Rossignoli e
Michele Sighel, il francese Sébastien Audigane, il tedesco Boris
Herrmann,l'americano Ryan Breymaier, il cinese Jianghe Teng detto Tiger,
lo spagnoloCarlos Hernandez.
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