27 gen 2013 - Diario di bordo di Giovanni: “Eccomi qui di turno, come tutte le notti. Il cielo è nero e carico
di pioggia: è il fronte freddo che sta arrivando. Dietro il fronte il
vento girerà finalmente in poppa ma – ahimé – sarà molto debole. Siamo
quasi arrivati ai 40° sud, la temperatura è diventata più mite, nel
pomeriggio per la prima volta abbiamo fatto il turno sul ponte senza la
cerata e gli stivali. E’ una vera goduria poter lasciare i vestiti
pesanti nella sacca e dimenticarsi i guanti, i calzettoni e gli stivali. I prossimi 10 gradi di latitudine saranno difficili, dovremo cercare di
sfruttare tutte le minime brezze per svicolare dall’alta pressione che
ci vuole inglobare.
Faremo il possibile per riuscire a scappare verso
nord e quando saremo arrivati a 30° sud saremo in salvo e dovremmo
trovare finalmente un aliseo degno di questo nome. Per ora tutto è ottimizzato per il poco vento, i pesi sono tutti
sopravento ma abbastanza a prua in modo da tenere la barca bassa di muso
e in questo modo diminuire la superficie bagnata dello scafo. Ci diamo
anche da fare per alleggerire al massimo la cambusa sbranandoci due o
tre pasti al giorno. Ormai non resta altro che pasta o riso. Sono finiti
tutti i vizi, niente biscotti, muesli, cracker. Insomma, non moriamo di
fame ma un bel panino con la mortadella me lo sparerei volentieri…”
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