26 gen 2013 - “Oggi, come tutti i giorni, comincio il turno alle 10 di sera e fino
alle 2 del mattino sto fuori al gelo. Un’ora alle manovelle, un’ora alla
scotta, un’ora e mezza al timone, mezz’ora di stand by. Finito il turno
mi metto al computer per scaricare gli ultimi aggiornamenti meteo, poi
faccio un paio di simulazioni col programma di navigazione per capire
cosa succederà nei prossimi giorni. Quando sto finalmente per andare a
dormire, il vento gira, passa il fronte e bisogna virare. Tutti svegli.
Tre persone all’interno spostano tutto il materiale da una parte all’altra della barca; gli altri sei fuori fanno le stesso con le vele sopravento che devono essere sistemate sottovento e legate per bene. Fare una virata così su Maserati, dentro un fronte freddo, vuole dire 30, 40 minuti di lavoro. Finita la virata sono le 4 del mattino, Michele ha appena fatto una pasta mattutina per sfamare i ragazzi, non posso tirarmi indietro. Alla fine raggiungo il mio sacco a pelo alle 5 e crollo sfinito. Alle 5.45 mi svegliano per il turno successivo. Ecco, sono così le nostre giornate. Quindi non chiedeteci se a bordo leggiamo tanti libri…”.
Tre persone all’interno spostano tutto il materiale da una parte all’altra della barca; gli altri sei fuori fanno le stesso con le vele sopravento che devono essere sistemate sottovento e legate per bene. Fare una virata così su Maserati, dentro un fronte freddo, vuole dire 30, 40 minuti di lavoro. Finita la virata sono le 4 del mattino, Michele ha appena fatto una pasta mattutina per sfamare i ragazzi, non posso tirarmi indietro. Alla fine raggiungo il mio sacco a pelo alle 5 e crollo sfinito. Alle 5.45 mi svegliano per il turno successivo. Ecco, sono così le nostre giornate. Quindi non chiedeteci se a bordo leggiamo tanti libri…”.
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