venerdì 30 novembre 2012

MINI 6.50 - Diario di Bordo - Bilancio di fine anno 2012


29 Novembre 2012 - Solo pochi anni fa, sarebbe stato impensabile da parte della Classe Francese, un'attenzione nei confronti della Classe italiana spinta al punto da presenziarne l'Assemblea annuale con una rappresentativa di alto profilo. Questo fine 2012 ha invece sortito il miracolo, ed alloYCI, oltre che al fantastico prodromo al Castello di Borgo Adorno del sabato, è intervenuto addirittura il Presidente Olivier Avram, spalleggiato dalla segretaria Annabelle, ben nota a tutti i regatanti. Diciamocelo: ce lo siamo meritato! Il mandato di Gianluca Pantuso ha innestato a suo tempo la marcia da corsa alla nostra Classe, inventandosi regate ormai Cult anche all'estero, come il GPI e nutrendo la visione della prima regata in solitario mai organizzata in Italia, la SMS. L'attuale Consiglio ha tentato di mantenere alta la guardia, si è inventata la quarta regata del calendario, la neonata Roma Mini Solo e nel frattempo gli Armatori dei 650 ci hanno messo del loro, affinando in ogni modo le loro capacità tecniche, frequentando i centri di allenamento, nazionali e non, e correndo sempre più numerosi all'estero.

Le 5-6 ore di allenamento quotidiano in mare che i nostri connazionali si sono sciroppati con Apolloni a Barcellona i giorni della vigilia, non sono passati inosservati ed hanno senza dubbio contribuito ad innalzare di uno scranno la loro considerazione nei nostri confronti.
Cosa ne è uscito? La riunione del sabato tra i vertici transalpini ed i membri del Consiglio ha toccato molti temi, in un contesto "franco e cordiale"...
Politichese a parte, se il loro consiglio del 7 Dicembre ratificherà i contenuti dell'accordo, come pare molto probabile, i candidati italiani alle Minitransat non sarebbero più obbligati a correre una regata organizzata sotto l'egida della classe francese, leggasi Spagna o Francia, ma sarebbero loro a controllare le nostre barche in una regata del Calendario Italiano.
Se provate ad immaginare l'onere rappresentato dal trasferire un Mini in Bretagna per correre, ad esempio, un MiniFastnet ben quattro mesi prima dell'evento, con lo snervante obbligo di doverlo finire a tutti i costi, potete ben capire l'entità della conquista… Speriamo!

Anche sul fronte delle Qualifiche si è pattuito a nostro favore. In caso di ritardo eccedente i due mesi dall'invio del Dossier a Lorient, il parere della commissione italiana diventerebbe vincolante. Insomma... mi pare che anni di diffidenze reciproche siano stati cancellati da un paio d'ore di colloqui a quattrocchi (innaffiati da del buon vino, ma tutto fa gioco quando la posta è alta!)

La Domenica si è poi tenuta la rituale Assemblea dei Soci, per un bilancio della stagione appena trascorsa e l'inquadramento della prossima. Forse ci si sarebbe atteso qualche neo armatore e qualche curioso dei Mini 650 in più. Tuttavia sappiamo per certo che esistono e l'importante sarà ritrovarli dove veramente conta: sui campi di gara.

In sede di consuntivi si è notato che:
  • Le regate italiane hanno sostanzialmente tenuto in termini di numero di partecipanti, con una lieve flessione di partecipanti stranieri, che dovrebbe essere comunque compensata da nuovi arrivi nel 2013, anno di MiniTransat.
  • Per la prima volta un'italiano ha vinto una regata atlantica nella persona di Giancarlo Pedote, che si è aggiudicato la Trinitè-Plymouth. Giancarlo si è poi confermato al top coi podi alla Demi Clè ed al MiniFasnet.
  • Sempre nelle regate del Nord è stata apprezzata la regolarità di Del Zozzo (ottavo, nono ed undicesimo, a Pornichet, Fastnet ed Azzorre) e la fantastica seconda tappa delle Azzorre da parte di Michele Zambelli.
  • Le regate in Mediterraneo hanno rivelato una rinnovata vitalità del movimento, con 26 partenti al Grand8 e MiniBarcelona (tra cui ben otto italiani) e l'organizzazione della neonata AIR di Valencia.
  • Nelle classifiche di queste regate gli armatori italiani hanno impresso un'impronta fortissima, culminata con la vittoria di Pendibene a Valencia e di Bona a Barcellona.
Il 2012 ha visto la nascita del nuovo percorso di Qualifica, più alturiero rispetto al precedente.
I primi ad inanellare il difficile periplo sono stati Platone e Bona, entrambi in poco più di nove giorni. Purtroppo sono anche stati gli unici italiani a farlo e non può non preoccupare il confronto coi sette dossier del 2011, per esempio. Speriamo in una decisa ripresa nel 2013, dato che le Qualifiche sono la via maestra per la partecipazioni alle Transat ed Azzorre del futuro.

E per l'anno prossimo?
Come già accennato il calendario italiano si arricchisce splendidamente di una quarta regata che porterà a metà Marzo i concorrenti, in solitario, da Fiumicino in direzione dell'Arcipelago Pontino, per un totale di 200 miglia. Seguiranno in intelligente concatenazione geografica e temporale: l'Arci, ilGPI e la SMS. A quel punto crediamo che la flotta si dovrebbe scindere in due: i candidati alla MiniTransat si faranno affabulare dalle chimere della mitica Rocca a Sud dell'Irlanda ed, ingolositi dalle lusinghe degli organizzatori che hanno promesso la permanenza a Douarnenez a titolo quasi gratuito, correranno il Minifastnet. Chi invece vorrà ancora divertirsi in Med ha a disposizione il sempre tecnico Grand8, nella doppia accezione, Double o Solo, una vera ghiottoneria.

E le bocce si sono dunque fermate... solo per poco però.
A giorni riprenderanno gli allenamenti dei più motivati alloYCI, mentre l'assemblea francese si svolgerà il 7 Dicembre a Parigi, con tutto il suo corollario, non sempre gradito di novità nelle dotazioni di bordo, e sempre lì si apriranno le iscrizioni alla MiniTransat.
Pare che gli italiani al via non saranno inferiori di numero alla già numerosa pattuglia del 2011.
ma si avrà modo di scriverne a lungo... 
(da www.classemini.it di S. Paltrinieri)

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