mercoledì 26 settembre 2012

Circuito Nazionale J24: conclusa la Coppa Italia a Taranto - classifica


Taranto - Dopo la discussione delle proteste e la relativa penalizzazione inflitta proprio all’equipaggio che provvisoriamente deteneva il vertice della classifica (Djke), è 96gradi timonato da Francesco Rima (Ist Naut Vespucci Ass Nav Balsamo, 2,2,2,8,4,3,2,7 i suoi parziali) ad aggiudicarsi il gradino più alto del podio della Coppa Italia J24, tappa del Circuito Nazionale 2012 perfettamente organizzata nelle acque di Taranto dalla Sezione Velica Marina Militare Taranto in collaborazione con il Circolo velico Ondabuena, l’Associazione Nazionale di Classe J24 e l’Associazione Taranto Turismo.  La Coppa Italia è stata un’ottima occasione per far tornare gli intramontabili e versatili J24 al Sud e far apprezzare a tutti i concorrenti e ai loro accompagnatori questi stupendi luoghi di mare, la simpatia e l’ospitalità della Flotta pugliese, mettendo in evidenza le doti del J24 e la grinta degli equipaggi che hanno dato vita a spettacolo e grandi regate.

In seconda posizione della classifica finale, ad un solo punto di distanza da
96gradi, Ita 47 Pulsarino di Fabio Pignatelli (CV Ondabuena, 3,3,dsq,2,6,1,6,1)
a pari punti con Ita 419 Alphard, il J24 della Sez Velica Taranto affidato a
Cosimo Bottiglione (8,9,3,1,1,2,5,4 i parziali). Seguono a 19 punti Ita 470
Dijke (1,8,ocs,4,2,dsq,1,3) e a 20 punti Ita 427 Jeebede con Antonio Macina (CN
Maestrale, 9,1,4,6,5,5,3,2). La vittoria della terza prova di giornata è,
invece, stata firmata dall’altro J24 della Sez Velica di Taranto, Ita 429 Ambra
affidato a Marc Arata, sesto assoluto.
“Tre ottime giornate, diverse tra loro, con otto regate portate a termine da
quindici equipaggi agguerriti e quattro (Ita 47, 204, 419 e 470) ancora più
determinati a contendersi il titolo.” ha commentato Fabio Delicati, timoniere
del J24 della Polizia Penitenziaria Ita 470 Djke (Sez Vel. Anzio) “La prima
giornata è stata caratterizzata da maestrale rafficato, la seconda da vento
debole da sud ovest e quella conclusiva da vento da sud sugli 8/10 nodi.
Peccato che qualcuno abbia voluto inficiare il nostro risultato (ultima
giornata, sesta prova, 3° classificati ) con una protesta da parte del Comitato
di Regata respinta da Ita 470 e una protesta molto dubbia (direi dubbissima) da
parte di un'altra imbarcazione, purtroppo con esito DSQ per noi. Questa
squalifica ci ha pertanto relegati dalla prima alla quarta posizione finale.”
“La Coppa Italia si è aperta con una bella giornata, ottime condizioni
climatiche, vento intorno ai 13 nodi che però ha dato rotazioni improvvise
favorendo chi, magari per caso, si è trovato sul lato giusto. In questi casi
capita che ci si ritrovi in più barche all'arembaggio ad una boa e l'inferno è
assicurato. Ma anche lo spettacolo!” ha commentato il Capo Flotta della Puglia,
Gaetano Soriano “Sin dal primo giorno alcune barche (96gradi, Jebedee, Djke e
Pulsarino) si sono portate al comando, guidando le scelte della Flotta, ma gli
altri J24 non sono stati a guardare.”
“ La seconda mattina si è aperta senza un'alito di vento che però, verso le
12, è arrivato da 230° sui 5-6 nodi. Subito dopo la partenza il vento è ruotato
a sinistra da 205 con intensità rimasta sui 6-7 nodi e abbiamo fatto un cambio
di percorso.“ ha spiegato l’Ufficiale di Marina Gianni Rochira “Alla terza boa,
dopo il secondo bordo di poppa, è stata data una riduzione di percorso con
arrivo appunto in boa. La seconda prova di giornata è stata più regolare in
quanto il vento è rimasto costante con proveninza sempre da 205 e con una
intensità di 8-9 nodi. Purtroppo non vi è stata possibilità di effettuare anche
la terza  regata prevista.”
“La giornata conclusiva è stata molto bella per le condizioni di vento e
mare.” ha aggiunto il Capo Flotta pugliese Soriano “Sono state effettuate tre
prove, come da programma. Quindi, sulle nove totali previste, solo sabato se ne
sono potute disputare solo due, per colpa del vento debole. Per la verità, il
percorso articolato sulla ripetizione per tre volte sulle boe disposte a
bastone era un tantino lungo ma ha dato modo agli equipaggi di cimentarsi in
ripetuti passaggi di boa e quindi molta dimestichezza nelle manovre. Proprio
questo fattore, secondo me, ha condizionato il numero delle proteste che in
ogni giornata sono state troppe. Alla fine, ha vinto 96gradi timonato da
Francesco Rima, ottimo timoniere, ufficiale della Marina Militare e con un buon
equipaggio che ha fatto della costanza dei risultati il pezzo forte. La
classifica delle prime cinque posizioni (complici anche i due scarti) è molto
ravvicinata e fa capire che le prime barche sono sempre state lì a contendersi
le posizioni di testa.
Rivelazione del gruppo è stata Ita 1 Bestia Nera (CV Ondabuena), portato da
Francesco Palazzo con un gruppo di 420isti che, con la freschezza dei loro 16
anni, hanno dato filo da torcere in più di una occasione: da considerare anche
che disponevano di una barca in charter con vele mutande.
Un’ultima considerazione per il Mar Grande che in certe giornate (vedi
domenica) è più imprevedibile di un lago: offre possibilità di recupero a chi è
dietro ma, ovviamente, da grattacapi a chi è d'avanti.”


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